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Politica

Area di crisi complessa: l’on.Bartolozzi chiede lumi al Mise

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Finisce in Parlamento il. caso che abbiamo sollevato nei giorni scorsi sui fondi dell’area di crisi complessa di Gela rimasti inutilizzati ( 20 dei 25 milioni di euro stanziati da Stato e Regione ) e di Venezia che ha avuto un nuovo bando mentre Gela no. A portarlo in evidenza con un’interpellanza al Ministro dello sviluppo economico è stata la deputata gelese di Forza Italia Giusi Bartolozzi. ” In un momento storico così critico come quello che stiamo attraversando -scrive nell’interpellanza l’on.Bartolozzi- nel quale c’è la concreta necessità di sostenere concretamente le azioni di rilancio industriale delle
aziende, è necessario realizzare piani di investimento che siano in grado di fronteggiare i nuovi
scenari economici e sociali che si stanno configurando;
l’area di crisi di Gela è complessa e un nuovo bando da parte del Ministero interpellato darebbe un’opportunità maggiore alle imprese garantendo prospettive di sviluppo, sostenendo processi di re-industrializzazione, promuovendo la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nell’area di
crisi complessa di Gela con l’obiettivo di rafforzare il tessuto produttivo locale e attrarre nuovi
investimenti, destinati anche a salvaguardare i livelli occupazionali, stimolando la ripresa del tessuto
produttivo in settori strategici”. ” Per la città di Gela – aggiunge-è necessario predisporre interventi volti a prevedere la presentazione delle domande di contributo per le unità produttive presenti nell’area di crisi industriale e in particolareper le micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata;
per rilanciare un’area, come quella gelese, che negli ultimi anni ha subito la perdita di numerosi
posti di lavoro per effetto della chiusura del gruppo industriale, bisogna intervenire tempestivamente con azioni concrete per rilanciare il territorio attraverso la promozione di nuovi investimenti produttivi, la riqualificazione di attività economiche esistenti, la rioccupazione di personale espulso dal mercato del lavoro”.Al ministro dello sviluppo economico l’on.Bartolozzi chiede di fornire  indicazioni precise circa le modalità e le tempistiche necessarie volte a predisporre la pubblicazione del bando per i territori dell’Area di crisi industrialecomplessa di Gela al fine di garantire nuovi processi di sviluppo economico e occupazionale per contrastare il gap di un territorio colpito fortemente dalla crisi economica e sanitaria.

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Flash news

Un’altra Gela al coordinatore di FdI:”il nome del falsario deve venire fuori”

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Un’Altra Gela va all’attacco di Fratelli d’Italia dopo la vicenda del falso comunicato sui lavori del porto diffuso da uno dei componenti del partito meloniano.

In un comunicato diffuso dal capogruppo Giuseppe Morselli la crituva dura è verso Totò Scuvera, coirdinatore del partito.

“Il coordinatore di Fratelli d’Italia – esordisce il gruppo Un’Altra Gela- da sempre pronto a intervenire e a criticare aspramente l’amministrazione comunale, ora che è chiamato direttamente in causa, preferisce starsene zitto. Delle due, l’una: O è stato lui l’artefice di questo imbroglio – e allora dovrebbe chiedere scusa – oppure (cosa molto più probabile) ad orchestrare questa sceneggiata è stato uno del suo partito e lui non ha ne’ il coraggio ne’ la forza di redarguirlo. Da un coordinatore che negli ultimi mesi, un giorno si e l’altro pure, ha candidato il suo partito alla guida della città, ci saremmo aspettati un comportamento più serio e responsabile. Deve prendere atto che, con il suo silenzio assordante, ha scelto di restare ai margini del confronto politico. Un suo intervento, su qualsiasi altro argomento, suonerebbe a questo punto superfluo e privo di valore, perché da questa vicenda la sua leadership ne esce impallidita ed appannata. Non si illuda e non pensi di mettere una pietra sopra questa inaccettabile e patetica furbastrata. I nomi dei falsari o del falsario devono venire fuori”

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Giovani della Dc al lavoro, Maria Elisa Infantino è il nuovo commissario cittadino

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La nomina è arrivata ieri sera, nel corso di un incontro ufficiale: Maria Elisa Infantino, 23 anni, è il nuovo commissario cittadino giovani della Dc. Il partito si riorganizza in vista delle prossime amministrative, puntando sul consolidamento della propria struttura con il coinvolgimento delle nuove generazioni.

A nominare Infantino sono stati il vice segretario regionale Angela Cocita e il commissario giovani del collegio di Gela, Luigi Gallenti. Il collegio gelese comprende i comuni di Niscemi, Butera, Mazzarino, Riesi, Sommatino e Delia.

Durante l’incontro sono stati affrontati diversi temi come il rapporto tra giovani, donne e politica. Prossimo obiettivo del ramo giovanile della Dc quello di lanciare una scuola di formazione politica.
(Nella foto, da sinistra: Cocita, Infantino e Gallenti)

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Politica

L’ idea del M5S: istituire un Ministero della pace contro il flagello della guerra

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Palermo – Costruire la pace, dare una casa istituzionale agli artigiani di pace, attraverso l’istituzione di un Ministero della Pace, la cui missione sia la giustizia sociale e la realizzazione dell’impegno sancito, all’indomani del secondo conflitto mondiale, nella Carta delle nazioni Unite del ’45: “salvare le generazioni future dal flagello della guerra”.


È questo il tema, ma anche la ‘mission’ di un convegno che il 2 ottobre prossimo, a partire dalla ore 10, vedrà riuniti all’Ars a Palermo (sala Piersanti Mattarella) un gruppo di enti e soggetti per illustrare alcuni aspetti della campagna nazionale che punta all’istituzione del nuovo dicastero.

Associazioni, intellettuali, attivisti e semplici cittadini si incontreranno e confronteranno perché il progetto politico di un Ministero della Pace divenga concreto e non sia percepito come mera indicazione, marginale e utopica, di buone intenzioni. Il progetto, presentato e proposto a diversi esponenti politici, è stato già accolto nei territori con la costituzione degli “assessorati della pace” in diverse città italiane.

Il convegno, dal titolo «Ministero della Pace. La non violenza: stile di una politica per la pace» è stato proposto dalla rete di associazioni promotrici della campagna per il Ministero della Pace, accolto e promosso dal gruppo parlamentare regionale del M5S, e patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana e dalla Regione Siciliana.

Nel corso dell’incontro, i relatori e gli esperti, provenienti dal mondo dell’associazionismo, dei movimenti e delle reti concretamente impegnate a vari livelli nella costruzione della pace, approfondiranno la proposta, definiranno le possibili competenze del Ministero e degli assessorati alla pace nei territori: promozione di politiche di pace, disarmo, difesa civile non armata e non violenta, prevenzione e riduzione della violenza sociale, qualificazione delle politiche di istruzione, mediazione sociale e giustizia riparativa.

Apriranno il convegno con i saluti istituzionali, la deputata M5S Cristina Ciminnisi, il vice presidente dell’Ars Nuccio Di Paola e il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta. Le conclusioni sono affidate a Monsignor Antonino Raspanti, presidente della Conferenza episcopale siciliana. L’incontro è aperto a tutti. Chi volesse partecipare deve registrarsi presso la segreteria del convegno scrivendo alla mail cristina.ciminnisi@ars.sicilia.it entro il 30 settembre

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