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Da Gela al grande calcio. Il sogno di Angelo Rechichi, capitano della Reggina Primavera

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Un nuovo talento prodotto dal calcio gelese. Si tratta di Angelo Rechichi, classe 2002, attuale difensore e capitano della Reggina nel campionato nazionale Primavera. Cresciuto calcisticamente con mister Dino Lancianese, che l’ha avuto alla Virtus Gela calcio fin dalla tenera età di 5 anni, ha mostrato da subito grandi doti atletiche e tecniche anche grazie al fisico possente maturato nel tempo. Poi il salto nelle categorie del vivaio con la Giovanile Gela, nella quale ha consolidato le proprie doti nei tornei regionali diventando un difensore forte, abile nella marcatura tanto quanto nell’impostazione, senza trascurare il “vizietto” per il gol. Due anni fa l’approdo a Reggio Calabria: dopo l’esperienza nella Berretti è arrivato quest’anno il grande passo nella formazione Primavera, entrando così nell’orbita della prima squadra che milita in Serie B.

Lo scorso 23 gennaio, il tecnico Marco Baroni ha convocato il giovane Rechichi per la gara del “Matusa” contro i padroni di casa del Frosinone, un’occasione per assaporare il clima del grande calcio nazionale al fianco di giocatori del calibro di Menez e Denis, che militano con la Reggina e vantano esperienze di altissimo livello in squadre come la Roma e il Milan, il Napoli e l’Atalanta. Un sogno che sta prendendo forma quello dell’atleta gelese: «A Reggio mi trovo bene – conferma Angelo Rechichi – e sono felice di quanto sto vivendo e imparando. Vivere lontano da casa ti responsabilizza, mi accorgo di essere diverso, più maturo. Cerco di dare il massimo tutti i giorni, lavorando con serietà per raggiungere i miei obiettivi». Con le proprie qualità e l’impegno costante, Rechichi punta il proprio traguardo: esordire in Serie A e restarci per tanto tempo.

(Nella foto della Reggina 1914, il giovane Angelo Rechichi prima della gara contro il Pescara)

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L’ on.Falcone apre la campagna elettorale

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È stata la serata del popolo del centrodestra. L’inaugurazione del comitato elettorale del candidato alle Europee on. Marco Falcone, nel cuore del centro storico, alla stessa ora e poco distante dal comitato elettorale della candidata del centrodestra Grazia Cosentino, ha dato l’immagine di una coalizione spaccata e di un partito in particolare – Forza Italia –   spaccato.

 Sia da una parte che dall’altra dicono che la data era fissata da tempo. Sarebbe stata una coincidenza. Di fatto la spaccatura alle Amministrative c’è stata. Le Europee sono un’altra storia.

 I vertici di Forza Italia e i candidati al consiglio comunale erano al comitato dell’ing. Cosentino, gli altri che non si rivedono nel partito ufficiale e nella coalizione ufficiale erano dall’on. Falcone. Tra i presenti il sindaco Lucio Greco che non è impegnato nelle amministrative e pare che per le Europee sosterrà Falcone, gli assessori Romina  Morselli  e Totò Incardona, il presidente del consiglio Totò Sammito, il capogruppo di Un’Altra Gela   Giuseppe Morselli. 

Il centrodestra spaccato? < Ci sarà dopo il 10 giugno tutto il tempo per analizzare il voto>: la risposta in politichese  dell’on. Falcone  è significativa. Può così interpretarsi: gli esiti del voto diranno chi ha avuto ragione e chi ha avuto torto. C’è il tempo della campagna elettorale e quello delle analisi e di saldare i conti, se necessario. 

 E su Forza Italia:< Per me è un partito che promuove inclusione e partecipazione, se deve capire se è così ovunque>. Anche in questo caso il messaggio è chiaro e non basta la pax elettorale sigata con l’on.Mancuso a coprire le cose.

  L’assessore regionale Falcone, scontri locali a parte, ha potuto   verificare  che ha in città il suo seguito. 

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Il centrodestra unito punta sulla coppia Cosentino- Casciana

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La campagna elettorale ha ridato vita ad un centro storico deserto.

Stasera grande folla per l’inaugurazione del comitato elettorale della candidata a sindaco del centrodestra Grazia Cosentino. Al suo fianco il capogruppo di FdI Vincenzo Casciana che è stato ufficialmente designato come vicesindaco in caso di vittoria. A lui e a FdI sono sono andati ringraziamenti e complimenti di tutti i partiti alleati per il passo indietro fatto nell’interesse della coalizione e della città.

“Non mi aspettavo tanto affetto – ha esordito Grazia Cosentino- un grazie va alla splendida squadra che mi sopporta e supporta. Faremo insieme piccole cose per far diventare Gela una città normale e poi, raggiunta la normalità, possiamo pensare al grande sogno di vedere risplendere Gela”.

Applausi, bouquet di fiori consegnatole dal nipotino Lorenzo e una marea di selfie per la candidata sindaco prima e dopo l’inaugurazione. La seconda uscita pubblica della candidata è stata ricca di emozioni.

Il coordinatore di FdI Totò Scuvera è stato il primo a prendere la parola dopo di lei.

Scuvera ha detto che il partito è orgoglioso del candidato a sindaco e del vicesindaco designato. ” Stiamo scommettendo per una città nuova.Grazia Cosentino è una donna competente e professionale che mai ha governato la città , questa è una scommessa che non possiamo perdere. Facciamo capire agli elettori che vogliamo una città stabile ed amministrata dal centrodestra”.

Vincenzo Casciana,anche lui molto emozionato, ha evidenziato che i sacrifici i sono valsi ad unire il centrodestra a Caltanissetta e Gela. Chiaro il riferimento al suo passo indietro nella candidatura a primo cittadini. ” Il sindaco non aprirà il vaso di Pandora ma creerà una città vivibile”- ha sottolineato

Ennio Di Pietro per la Lega ha ricordato il momento difficile della città e lodato FdI per il passo indietro fatto in nome della compattezza della coalizione che è l’unica che ha interlocutori politici forti a Palermo e Roma.

Nadia Gnoffo per FI a messo in evidenza come per la prima volta Gela abbia una donna candidata a sindaco e il candidato del centrodestra è stato scelto a Gela.È , un tecnico che è quello che serve in questo momento.

Giuseppe Licata coordinatore della Dc ha voluto evidenziate che questa è l’unica coalizione compatta con i partiti e i veri civici non i falsi. “Questo è il modello vincente in tutte le grandi città e portermo Gela da dissesto alla rinascita”- ha aggiunto

È toccata poi a Giuseppe Ventura di Italia viva: ” Ecco questo siamo noi – ha esordito – Grazia rappresenta la novità non perché donna ma perché competente e sa dove mettere le mani , inoltre non ha niente a che spartire con il passato. Una candidata tecnica serve perché chi c’è stato ha fatto ma ciò che ha fatto non è bastato”.

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Uil:”In Sicilia più infortuni e non scende il numero di morti sul lavoro”

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Rapporto trimestrale Inail, Luisella Lionti (Uil): “In Sicilia non scende il numero di morti sul lavoro e aumentano le denunce d’infortunio”

“In Sicilia sono stati 10 i morti sul lavoro tra gennaio e marzo 2024, stando al Rapporto che l’Inail ha diffuso in queste ore. Nello stesso periodo dello scorso anno, erano stati 11. In sostanza, la situazione resta drammaticamente invariata con una tendenza alla conferma di un dato già nel 2023 più pesante (65 vittime, + 5) rispetto al 2022. Ci sono, insomma, tutte le ragioni per ribadire l’allarme e rilanciare la protesta del nostro leader Pierpaolo Bombardieri su mancate risposte e misure-spot del Governo in materia di prevenzione”.


Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, commentando i “numeri” siciliani del Rapporto trimestrale Inail. L’esponente sindacale aggiunge: “Senza mai dimenticare che il report contiene le sole denunce e rischia quindi di rappresentare una punta dell’iceberg o poco più, va sottolineato come siano tutt’altro che confortanti pure le tabelle sugli infortuni, passati da 6287 nel primo trimestre dello scorso anno a 6335 nello stesso periodo di questo. Cinque province su nove segnano incrementi, con picchi a Catania (da 1744 a 1759) e Palermo (da 1355 a 1428), seguite da Ragusa (550-568), Agrigento (421-429) e Caltanissetta (311-341). Altri elementi per dirci preoccupati”.


Luisella Lionti conclude: “Il dato Inail relativo ai morti sul lavoro s’è ridotto in modo impercettibile ponendo nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica una realtà che è comunque inaccettabile, per usare l’aggettivo usato recentemente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Siamo troppo lontani, qui come altrove, dall’obiettivo #Zero Morti sul Lavoro, la campagna fortemente voluta dal nostro segretario generale Pierpaolo Bombardieri. Una strage silenziosa si consuma quotidianamente nei cantieri, nei terreni agricoli, nelle fabbriche con numeri da guerra civile. Noi chiediamo l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro nel Codice penale. E, come abbiamo già fatto in occasione del nostro congresso regionale, diciamo basta alle lacrime di coccodrillo delle istituzioni politiche. Inizino, almeno. a porre mano alla spaventosa carenza di ispettori del lavoro nell’Isola. Perché l’inerzia non diventi complicità! Intanto, salutiamo con piacere il fatto che domani verrà sottoscritto il protocollo con la Regione sullo choc termico e che, dunque, la Sicilia si adeguerà alle misure già adottate da tempo in altre parti d’Italia. Un passo avanti nella prevenzione, ma bisognerà vigilare sulla concreta applicazione di queste regole. Dalle parole ai fatti”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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