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L’ “Omaggio a Salvatore Quasimodo”

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Omaggio a Salvatore Quasimodo il live motiv dell’incontro culturale si è tenuto nel Chiostro del Carmine. L’ evento è stato promosso e organizzato dall’amministrazione comunale insieme all’Associazione Memento e supportato dai clubs service Lions, Rotary e Inner Wheel.
Dopo i saluti del Sindaco, degli organizzatori e promotori dell’evento, presidenti dei clubs service inclusi, alla presenza del figlio del poeta, Alessandro Quasimodo,

si sono succeduti gli interventi dei relatori
Avv. Carmelo Mastroeni, copresidente del Parco letterario Salvatore Quasimodo di Roccalumera, la Prof.ssa Annamaria Milano già giornalista e responsabile della Comunicazione e Supporti didattici dell’I.C Marconi a cui è annesso il plesso Salvatore Quasimodo,
il Prof. Maurizio Cellura, ingegnere e docente presso l’Università di Palermo e il sociologo Francesco Pira, docente di Comunicazione all’Universita’ di Messina.
Al termine, è stata scoperta la stele dedicata alla memoria del Premio Nobel (1959) Salvatore Quasimodo.
La stele riporta, scolpito, il testo della “Lettera alla madre” declamata dallo stesso figlio Alessandro con grande enfasi che ha destato la commozione del pubblico presente.
-Onorata di aver potuto “fare la mia parte” con la mia relazione dal titolo “Salvatore Quasimodo, l’intellettuale della Parola…da Nobel” ha dichiarato Annamaria Milano.


“La sua poesia, lontana dal versicolo di Ungaretti e dall’essenzialità della parola di Montale, diviene RACCONTO, NARRAZIONE, DIALOGO. – ha detto la Milano –
Ed è in quel dialogo che la Parola si trasforma in poesia, assurgendo a
quell’intrinseco potere taumaturgico, per comunicare all’umanità che la rinascita e il rinnovamento sono possibili all’infinito.
E’il fiorire di una umanità migliore, identitaria e non alienata dai vorticosi ritmi sociali in cui la Parola immediata e assolutamente etichettante e giudicante, lascia
il posto alla Parola mediata, pensata e contestualizzata.
Nella attuale società della perfomance, rileggere Quasimodo significa essere, nel rispetto delle reciproche differenze e delle scelte individuali, umanità di valore e
di valori riscoperti, come il valore, sacro, della parola”.

Il tutto grazie all’assessorato alla Cultura, Dott.Ssa Violetta Callea , alla Associazione Memento, ai clubs service e al Parco Letterario Salvatore Quasimodo ed a Alessandro Quasimodo.

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Attualità

Domani Cdm su siccità in Sicilia

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Il Consiglio dei ministri esaminerà domani pomeriggio la richiesta avanzata dalla Regione per la “dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico in atto in Sicilia”.

Alla riunione a Palazzo Chigi, in programma alle ore 17.30, parteciperà il presidente della Regione, Renato Schifani.

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In ricordo della ‘rivoluzione Basaglia’

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Niscemi – Franco Basaglia avrebbe compiuto cento anni ma manca da 44. In occasione della ricorrenza la comunità Led di Niscemi ha voluto ricordarne la figura e l’ impronta indelebile che ha lasciato nella psichiatria moderna, con un convegno che si è tenuto nella sede della struttura.

Basaglia è stato uno psichiatra e neurologo italiano innovatore nel campo della salutementale, riformatore della disciplina psichiatrica in Italia, fondatore di  Psichiatria Democratica e ispiratore dflla Legge 180/78 (che ne prende il nome) che introdusse la revisione ordinamentale degli ospedali psichiatrici in Italia  promuovendo radicali trasformazioni nel trattamento sul territorio dei pazienti con problemi psichiatrici. Esponente della psichiatria fenomenologica,è considerato lo psichiatra italiano più influente del XX secolo.

Basaglia ha fornito l’input per una rivoluzione culturale nel mondo, di libertà, di riappropriazione della dignità e della libertà di pensiero della persona con sofferenza psichica, sempre persona e non soltanto malato.

Con la promulgazione della legge 180/ 78 che decretata la chiusura dei manicomi, ha liberato non solo i malati psichici dalla mortificazione del corpo e dell’anima, ma una società intera dal pregiudizio rispetto alla follia. Contro tutti, politica, sanità, bigottismo e conservatorismo, ha lottato fino alla prematura morte per affermare i diritti della persona fragile.

Oggi si può parlare liberamente e senza tabù, delle malattie mentali grazie a quella legge che ha sdoganato la paura del disagio mentale e del malato stesso.
“Oggi più che mai se ne deve parlare – dice la dott.ssa Larissa Rizzo responsabile della Comunità Led di Niscemi – partire dalle scuole, vista e registrata l’emergenza e l’urgenza di interventi preventivi a favore del disagio giovanile che si manifesta con l’abuso di sostanze, con le dipendenze da sostanze e da internet.
La comunità led vuole essere non solo un centro di accoglienza, ma anche e soprattutto luogo di inclusione, di confronto culturale sui temi del benessere mentale, priorità assoluta perché una società di definisca civile ed emancipata”.

L’evento che si è svolto alla presenza del sindaco Conti e dell’assessore alla cultura Avila, ha previsto , dopo un dibattito aperto tra esperti del settore e testimoni di basaglia, l’esibizione in poesia di alda merini e un intrattenimento musicale di sax e piano con Mario gucciardo e salvatore amato. Hanno recitato anche gli ospiti della led. Consapevoli e autodeterminazione nel volere offrire la loro testimonianza, su come si può avere un’esistenza dignitosa che merita di essere vissuta appieno, nonostante la convivenza con le patologie.

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Acqua inquinata a Caposoprano ma il Comune non lo rende noto

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La campagna elettorale fa passare tutto in secondo piano. Anche dare ai cittadini informazioni basilari per la loro salute.

Succede che dal 2 maggio è arrivata al Comune una nota partita dagli uffici del Servizio igiene pubblica dell’Asp 2 , 8n cui si informa il sindaco della presenza nel punto di campionamento “Gela 4”, cioè a Caposoprano della presenza di livelli superiori per “batteri coliformi ed escherichia coli”. Insomma acqua con inquinamento batteriologico di tipo fecale.

È stata firmata subito dopo un’ordinanza sindacale in cui si impone a tutti i residenti ti di Caposoprano di non usare l’acqua ai fini potabili fino a nuovo ordine.

Della cosa il Comune non ha inviato informazione ai cittadini e ciò non puo essere giustificato dal fatto che era sabato e il Comune era chiuso. L’ordinanza è stata pubblicata all’albo pretorio e rimasta lì finché non é stata ripresa da qualche organo d’informazione.

Per fortuna quasi tutti i cittadini gelesi per bere e per cucinare usano l’acqua minerale e l’ordinanza non diramata diventa innocua. O quasi.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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