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Il ‘Profumo delle ginestre’ coperto dai fumi dell’Anic…

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Quadri che si intersecano. Famiglie ‘tipo’ come le rappresentazioni plautine, quelle delle favole di Esopo o di La Fontaine. Perche’ i tipi umani non cambiano nel tempo.

Quindi la donna popolana, quella raffinata, la spregiudicata e la complessata. E poi il manager, l’ingegnere, il poeta. Una super compagnia teatrale di 56 elementi, gelesi e non solo, che hanno animato il palco del Teatro Eschilo per dar vita al testo di Franco Citta’ sceneggiato da Stefano Rizzo. Sullo sfondo la musica e la Gela degli anni 60, la Gela della speranza, della rinascita del boom economico, sociale, culturale. Il dopoguerra italiano poco lontano, che qui ha una marcia in più.

Gli anni in cui nasce il colosso petrolchimico, voluto da Enrico Mattei e che genera progresso, soldi e nuove prospettive. Ignari delle conseguenze, avere un operaio dell’Anic in famiglia era una fortuna. I giovani impiegati spopolavano fra le ragazze da marito.

Tutto questo è stato rappresentato ieri al teatro da attori in età compresa fra i 10 ed i 70 anni. Tutti accomunati dallo stesso entusiasmo.

E poi la voce narrante che riportava alla realta’ consapevole dell’oggi: il progresso improvviso e inaspettato, purtroppo, aiuterà a generare uno spropositato abusivismo edilizio e incrementerà la diversità nella società, praticamente quasi tutta formata da gente dedita all’agricoltura prima dell’avvento dell’industrializzazione.

Nuove professionalità nascono in concomitanza alla costruzione del grande colosso industriale: ispettori alla sanità, tecnici, ingegneri, gente del nord si stabiliscono a Gela, alcuni in modo definitivo.

La costatazione amara dell’errore fatale di aver riposto troppo fiducia nell’economia industriale oggi tradita dagli eventi.

L’incipit dello spettacolo valorizza l’importanza della cultura come àncora di salvezza e porta lo spettatore indietro nel tempo attraverso una serie di ricordi. Primi fra tutti quelli legati allo stabilimento balenare più bello, il lido La Conchiglia di Gela, ai tempi frequentatissimo da vip e da turisti provenienti da tutto il meridione.

Il tutto documentato da video d’epoca che hanno trasportato il pubblico, indietro di 60 anni.

In chiusura lo sguardo disincantato di chi gelese non è ma riesce ad emozionarsi di fronte ad una città smarrita ma affascinate, quello del poeta Emanuele D’Ambrosio.

Ecco i personaggi:

Dalia Caruso ( Silvana)
Marta Cesarotti (Alba)
Abigail Di Fede (Gianna)
Emanuele Infurna (Gianni)
Matteo Federico (Rocco)

Mario Lonzi (Giuseppe)
Maria Pizzardi (Manfria)
Rocco Vella (Mauro)
Miryam Catania (Myriam)
Luca Greco (Tony Dembek)
Elisa Occhipinti (Adriana Dembek)
Sharon Martina Caruso (Tina)
Marta Radicia (Bianca)
Adele Palmeri (Ispettrice sanitaria)
Stefano Rizzo (Ispettore sanitario )
Filippo Di Mauro (Direttore Anic)
Santo La Rocca (Ignazio)
Anna Bonafede (Rita)
Elio Tarallo (Lino)
Concetta Gravina (Fiorella)
Nuccia Ferrigno (Irene)
Giovanni Lonzi (Fausto)
Borina Scicolone (Lella)
Irene Nicosia (Amalia)
Teresa Averna (Signora Dembek)
Giusy Consoli (Grazia)
Giorgia Lauria (Nina, la cantante)
Enzo Migliore ( Edoardo Vianello)
Emanuele D’Ambrosio (Edoardo)
Francesco Di Paola (Sindaco)
Fabio Garufo (Carmelo)
Davide Bartoli ( Prof. Scerra)
Sofia Biundo ( Claudia)
Angelo Nativo ( Gestore del Lido)
Anna Guida (Gna Vennera)
Adriana Cinardo ( Cameriere)
Tony Bongiovanni (Fabrizio)
Davide Scollo ( Cameriere)
Luigi D’Aparo ( Turi)
Sara Di Dio (moglie del sindaco)
Emanuela Tuzzetti (moglie del direttore Anic)
Carmen Tuccio (moglie del gestore del lido)
Concetta Licata (Filippa)
Graziella Maganuco (Erminia)
Graziana Biscottello ( Miss)
Giulia Granvillano (Miss)
Andrea Di Benedetto (teppistello 1)
Luigi Sciagura ( teppistello 2)
Filippo Di Mauro Joan ( teppistello 3).

Il servizio fotografico è stato curato da Maria Rita Cavallo.

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Spettacolo

Miseria e nobiltà al teatro Antidoto

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Va in scena il 19 maggio al Teatro Antidoto la commedia di Eduardo Scapetta “Miseria e nobiltà”.

Protagonisti Guglielmo Greco ed Emanuele Giammusso che trascinano il pubblico nella Napoli di fine ‘800, insieme a Giovanna Cartia, Gabriella Giandinoto, Luigi Licata, Rocco Fasciana, Simona Scicolone, Giuseppe Nicoletti, Pina Sbezzi, Rosario di Natale, Vincenzo D’albergo, Ivan Blanco.

Lo scrivano pubblico don Felice, e don Pasquale, fotografo ambulante, vivono con le loro famiglia nello stesso povero quartierino, alle prese con la miseria ed in mezzo ai continui litigi, provocati dalle donne di casa.

Un giorno ricevono la visita del marchesino Eugenio, che fa loro una strana proposta. Eugenio è innamorato della figlia di un arricchito, un ex-cuoco e propone a don Felice e a don Pasquale di fingersi suoi parenti e di accompagnarlo, travestiti, dal padre della fanciulla per chiederne la mano.

I due compari accettano con entusiasmo ed ecco don Pasquale nelle vesti di padre, con donna Concetta, sua moglie, Pupella, sua figlia, e don Felice, nelle vesti dello zio principe, accompagnare il marchesino dall’ex-cuoco, che fa loro la più sontuosa accoglienza. I finti aristocratici recitano con impegno la loro parte e tutto andrebbe per il meglio se, ad un certo punto, non arrivasse donna Luisella, alla quale non è stata riservata alcuna parte nella commedia.

Si scopre l’inganno; ma a metter le cose a posto sopraggiunge il vero padre del marchesino, che è costretto a dare il suo consenso al matrimonio del figlio. Don Felice ritrova la moglie, dalla quale era separato e il figlioletto, e può ricostruire la propria famiglia.

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“Una questione delicata” di grande successo…

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Riesi – Ha riscosso grande successo la nuova commedia brillante in tre atti “Una questione delicata” portata in scena dalla compagnia teatrale Angelo Musco di Riesi.

Tre serate, tutte sold aut, che hanno tanto divertito il numeroso pubblico presente al cineteatro Don Bosco , di cui buona parte arrivata dai comuni limitrofi spinta dall’eco del successo. La commedia ” Una questione delicata” di Antonella Zucchini è stata curata nei minimi dettagli dal regista Guglielmo Gallè con la collaborazione artistica e scenografica da Antonio Lana.


Gli attori che hanno preso parte sono Salvatore La Rocca, Anna Selvaggio, Rosangela Volpe, Ester Carruba, Angelo Bellina, Carmela Butera, Maurizio Giuliana, Giuseppe Forcella e Vincenzo Scibetta.
Tecnico luci Luigi Liberale, Tecnico audio Rino Cigno, Trucco Giusy Amodeo.
Le acconciature a cura di Giuseppe Ferro. Inoltre hanno collaborato Francesca Carruba, Alessandra Ficicchia, Nadia Toninelli e Riccardo Gambino.
La compagnia teatrale inizierà il tour degli spettacoli il 18 Giugno a Vittoria in una rassegna a premi per poi proseguire in diverse città della Sicilia.

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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Lo sfogo amaro di chi vede bruciare la natura

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Torna il caldo e ricominciare a bruciare la natura. È accaduto oggi nella zona industriale. E si torna a vedere il fuoco divampare in ogni dove. Arriva in redazione lo sfogo amaro di Emanuele Sacco.

“Sono amareggiato”.
Sono le parole del segretario del gruppo “Gela che cambia”, Emanuele Sacco dipendente di una ditta della zona industriale Nord 2. “Ogni anno, quando torna la bella stagione- dice Sacco – è sempre la solita storia: la campagna brucia per colpa di persone incoscienti e senza scrupoli si distrugge la natura gli animali e tutto il resto e a volte, come successo l’anno scorso, anche qualche capannone. Vengono chiamati i vigili del fuoco e si ritorna sempre agli ‘stessi giri e stessa corsa’ finché non ci scapperà il morto ed in questo caso, che speriamo non si verifichi, non sarà facile individuare i responsabili.


Quando chiedi l’ intervento dei vigili del fuoco e ti dicono cosa sta bruciando?
La natura…
La sensazione è non venga percepito come cosa importante; tanto noi uomini non abbiamo bisogno della natura…”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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