Seguici su:

Cronaca

Pellegrino: “si difende l’indifendibile”

Pubblicato

il

Gela – “Schizofrenica appare la risposta della maggioranza a seguito delle mie dichiarazioni pubbliche circa la realtà dei fatti .
Schizofrenica perchè, chi risponde a nome di una maggioranza che deve, quasi per contratto, difendere l’indifendibile, non solo mente ma ha pure l’ardire di pensare che io dimentichi . E io non dimentico .
Non dimentico le innumerevoli volte che l’opposizione ha proposto soluzioni di mediazione e ha abbassati i toni specie nel periodo pandemico , salvo accorgersi che, nella modalità Greco, non c’è spazio per nessuna proposta della opposizione . Non dimentico le volte in cui, io per primo, ho partecipato a tavoli tecnici per gestire l’emergenza , salvo poi accorgermi che poco dopo, le iniziative assunte da questa Amministrazione sconfessavano quanto detto a quegli stessi tavoli tecnici.
A leggere la risposta , data più per contratto che non per sentire , parrebbe la risposta di una maggioranza in difficoltà perché toccata nel suo punto debole . E questo lo capisco .
Si comprenda però che faccio parte dell’opposizione – per sentire e non per contratto – io dirò sempre quel che riterrò inequivocabilmente fallimentare , vuoto e banalmente spacciato per politica . Se ne facciano una ragione e continuino a partorire le risposte che possono nel loro piccolo.
Io farò lo stesso ogni volta che dovrò difendere la mia città dal nulla cosmico di azioni politiche inadeguate così come , ogni volta che riterrò autonomamente valide le proposte della maggioranza, le sosterrò .
Sono i risultati che contano in politica , ben comprendo che l’opposizione non si è potuta misurare avendo perso le elezioni ma chi può dirlo , del resto di fronte allo zero, ci sarà sempre qualcuno che saprà fare uno. Basta non essere zero”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Trovati due etti e mezzo di droga durante le perquisizioni

Pubblicato

il


Ragusa - Nel corso delle perquisizioni promosse dai Carabinieri di Ragusa in occasione dell’esecuzione delle ordinanze di misure cautelari che, alle prime ore di questa mattina, hanno portato all’arresto di nove persone responsabili, a vario titolo, di spaccio di stupefacenti, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro oltre 40g di cocaina, quasi 50g di hashish ed oltre 150g di marijuana.

Trovati, inoltre, un bilancino di precisione ancora sporco di sostanza stupefacente, vario materiale atto al confezionamento dello stesso ed oltre tremila euro in banconote di piccolo taglio, ritenute il provento dell’attività illecita. Supera, dunque, il valore di cinquemila euro sul mercato al dettaglio il solo stupefacente sequestrato questa mattina dai Carabinieri

Continua a leggere

Cronaca

I tentacoli della mafia nissena nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Toti

Pubblicato

il

Promette ulteriori e devastanti sviluppi l’operazione della Guardia di finanza di Genova che ha portato all’arresto (domiciliari) il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, accusato di corruzione nell’ambito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia genovese. Domiciliari anche per il braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, capo di gabinetto. Per quest’ultimo, l’accusa è di corruzione elettorale, aggravata dall’avere agevolato l’attività di Cosa Nostra.

Nella fattispecie, secondo gli investigatori, Cozzani avrebbe agevolato il clan Cammarata del mandamento di Riesi con proiezione nella città ligure. Nelle carte dell’inchiesta , si fa riferimento alla promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori in cambio dei voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina presente a Genova. Sarebbero almeno 400 le preferenze verso la lista Cambiamo con Toti Presidente.

Non è la prima volta che la mafia nissena allunga i propri tentacoli verso la Liguria ed in particolare sul capoluogo di Regione. Le cronache, negli anni, raccontano della presenza anche di esponenti della famiglia mafiosa degli Emmannuello.

Continua a leggere

Cronaca

Furto in una villetta di Punta Braccetto

Pubblicato

il


Santa Croce Camerina - I Carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina hanno denunciato a piede libero un cittadino tunisino di 33 anni residente a Ragusa, responsabile di un furto all’interno di un’abitazione della località marittima di Punta Braccetto, di proprietà di un 60 enne di Comiso.

Il tunisino, la scorsa settimana, nottetempo si era introdotto furtivamente all’interno della casa vacanze dell’uomo, probabilmente ignaro della presenza di un sistema di videosorveglianza installato appositamente dal proprietario a tutela del proprio immobile, già in un’altra passata circostanza bersaglio di un analogo furto.

Dalle immagini visionate dai Carabinieri, i militari sono giunti all’identificazione del responsabile che, durante una perquisizione appositamente disposta, è stato trovato ancora in possesso degli arnesi da scasso utilizzati per compiere l’effrazione degli infissi esterni dell’abitazione, nonché della stessa refurtiva sottratta, ovvero qualche monile ed una somma in contanti di circa mille euro, il tutto immediatamente restituito al legittimo proprietario.

Per il giovane straniero, fino ad oggi incensurato, è scattata quindi la denuncia alla Procura della Repubblica di Ragusa per furto aggravato

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852