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Cronaca

Controlli e respingimenti in territorio vittoriese

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Vittoria – Nei giorni scorsi nel Comune di Vittoria si sono svolti mirati servizi interforze di controllo del territorio, coordinati dal Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria sulla base delle direttive impartite dal Questore della provincia di Ragusa Dr. Vincenzo Trombadore con la condivisione dei Comandanti Provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza al fine di prevenire e contrastare anche il fenomeno dell’immigrazione clandestina e a seguito dei Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura. 

I capillari controlli scaturiti hanno portato al vaglio dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Ragusa numerose posizioni amministrative di cittadini stranieri, 5 dei quali sono risultati non in regola con le vigenti disposizioni normative del Testo Unico sull’Immigrazione e, pertanto, sono stati destinatari dei previsti provvedimenti di espulsione emessi dal Prefetto su richiesta del Questore.

In seguito all’espulsione emessa nei confronti di 5 cittadini stranieri non in regola con le norme sul soggiorno nel territorio nazionale, il Questore Trombadore ha adottato nei loro confronti il Decreto di trattenimento presso il Centro di permanenza per il rimpatrio di Caltanissetta.

Nel corso dei servizi di controllo di frontiera presso l’Aeroporto di Comiso espletati nei confronti di passeggeri di aeromobile proveniente da Stati extra UE sono stati respinti 2 stranieri non in regola con le norme di soggiorno e transito.

I controlli sul rispetto della normativa sull’immigrazione proseguiranno nelle settimane a venire al fine di garantire il rispetto della legalità.

Inoltre nelle medesime giornate, sempre in conseguenza delle tematiche di settore sviluppate in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. 

Il Questore della provincia di Ragusa ha predisposto l’intensificazione dell’attività di prevenzione e controllo del territorio nei Comuni di Scicli e Chiaramonte Gulfi con l’impiego di pattuglie della Polizia di Stato della Questura di Ragusa e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania al fine di prevenire e reprimere fenomeni di criminalità diffusa, garantendo in quei territori una rafforzata presenza.

Complessivamente sono stati controllati nr. 70 veicoli e 210 persone e accertate nr. 6 infrazioni al codice della strada con conseguente contestazione delle violazioni. I controlli su strada continueranno anche nei prossimi giorni

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Cronaca

Controlli della Capitaneria di porto, autolavaggi ai raggi x

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Operazione della Capitaneria di Porto di Gela, sotto il coordinamento della Procura, che ha assunto un carattere di grande incisività, sia per estensione che per il numero dei controlli effettuati. In campo il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria, composto da personale altamente specializzato in tecniche di campionamento ambientale e da ispettori con qualifica specifica in materia.

L’attività ispettiva si è concentrata in particolare sugli impianti di autolavaggio, soggetti a precise disposizioni normative e autorizzative in campo ambientale, con l’obiettivo di verificare il possesso dei titoli abilitativi necessari e il rispetto delle norme di settore.I risultati dell’operazione sono significativi: 8 informative di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria; 4 prescrizioni ambientali impartite ai sensi della normativa vigente; 8 sanzioni amministrative elevate per violazioni accertate. L’intervento, pur assumendo una valenza ispettiva e di controllo in tema di eventuali condotte illecite perpetrate, ha prodotto anche un effetto preventivo e di sensibilizzazione, tenuto conto che, successivamente ai controlli, si è riscontrata la regolarizzazione delle anomalie accertate ed il conseguente adeguamento alle prescrizioni ambientali previste dalla legge.L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di controllo e tutela ambientale demandate alla Guardia Costiera, a testimonianza dell’impegno costante della Capitaneria di Porto di Gela nel garantire la legalità e la salvaguardia dell’ambiente a beneficio della collettività.

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Cronaca

Troppe feste sulle barche con musica:interviene la Capitaneria di porto

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C’è stato un aumento esponenziale delle feste a bordo di navi da diporto nel tratti di mare adiacente alla costa con uso improprio di impianti di diffusione sonora esterna. Ma questo crea pregiudizio alla sicurezza nella navigazione, crea disturbo all’ascolto del canale 16 dove arrivano le chiamate di emergenza, le richieste di soccorso durante la navigazione.

Per salvaguardare la sicurezza a mare la Capitaneria di porto ha emesso un’ordinanza con cui vieta l’uso di strumenti sonori a 500 metri dalla costa

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Cronaca

Controlli dell’Ispettorato del lavoro, riscontrate diverse irregolarità

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Controlli sono stati avviati nel Nisseno, dal personale del Contingente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Sicilia: fari puntati ai settori dell’edilizia e del commercio.

Due i cantieri edili ispezionati, nei quali operavano 4 imprese. L’attività ispettiva, mirata alla verifica del rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, ha portato alla luce diverse irregolarità.

In particolare, due delle aziende sottoposte a verifica sono risultate priva della patente a crediti.

A seguito dell’accertamento, gli ispettori hanno disposto l’allontanamento immediato delle due ditte dai luoghi di lavoro, informando le stesse dell’impossibilità di operare nei cantieri in assenza del documento. 

Inoltre, nel corso dell’accesso ispettivo effettuato in un cantiere di edilizia privata, è stato accertato che l’impresa faceva lavorare un operaio non regolarmente assunto: è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. La sanzione amministrativa da pagare per ottenere la revoca della sospensione ammonta a 2.500 euro.

Sono state impartite le prescrizioni in materia di salute e sicurezza per l’omessa sorveglianza sanitaria del lavoratore, oltre all’omessa formazione e informazione sui rischi specifici della mansione. Per qieste violazioni sono previste ammende per oltre 5.000 euro.

In un’attività commerciale è stato accertato l’utilizzo di manodopera senza contratto di lavoro – l’unica lavoratrice prestava la propria attività senza regolare contratto di lavoro – e la violazione delle norme di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sono state impartite le prescrizioni per omessa sorveglianza sanitaria e omessa formazione e informazioni sui rischi della mansione svolta dalla stessa, con ammende per oltre 3.000 euro, cui si aggiunge la maxi-sanzione per un importo di 1.950 euro.

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