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Cronaca

Scontri in Paternò-Gela, denunciati 8 tifosi (tre biancazzurri)

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Otto tifosi, sono stati denunciati dalla Polizia di Adrano a seguito degli scontri avvenuti lo scorso 7 gennaio, allo stadio Falcone Borsellino in occasione dell’incontro di calcio Paternò – Gela, valevole per il campionato di Eccellenza. Le tifoserie delle due compagini sportive hanno tentato in più occasioni, prima e durante la partita, di scontrarsi fisicamente. Tentativo non riuscito grazie alla presenza delle forze dell’ordine. In particolare, dopo il calcio d’inizio dell’incontro alcuni appartenenti alle tifoserie, non riuscendo a giungere al contatto fisico, si sono resi responsabili del lancio di oggetti e di fumogeni, mentre alcuni ultras della squadra gelese, oltre a lanciare petardi all’indirizzo della tifoseria opposta, hanno gettato fumogeni nel terreno di gioco.Già nel post gara e nei giorni successivi alla partita, gli agenti hanno iniziato ad indagare per identificare i responsabili e, all’esito delle indagini che si sono avvalse anche dei rilievi descrittivi e delle immagini estrapolate dalla polizia scientifica, sono stati identificati cinque appartenenti alla tifoseria del Paternò Calcio e tre appartenenti alla tifoseria del Gela. I tifosi del Paternò sono stati denunciati per il lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazione sportive; due di loro, essendo già destinatari del Daspo, sono stati anche denunciati per la violazione del divieto di accesso nei luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive. I tre ultras del Gela sono indagati per lancio di materiale pericoloso in occasione delle manifestazione sportive.

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Cronaca

Spaccio di droga nella movida catanese, arrestati quattro niscemesi

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Quattro giovani niscemesi, di età compresa tra i 23 e 34 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia Fontanarossa di Catania, per detenzione e spaccio di stupefacenti. Sono stati sorpresi a vendere droga, in uno stabilimento balneare sul lungomare Plaia. Arrestato anche un ventiduenne di Melilli (Siracusa) e un 27enne nigeriano domiciliato a Catania.

I militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 47 grammi di ‘cocaina rosa’, 10,4 grammi di cocaina, 22 grammi di anfetamine, 4,6 grammi di hashish, circa 7 grammi di marijuana e 3,2 grammi di Mdma, oltre a denaro contante ritenuto provento dell’attività di spaccio

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Cronaca

Infarto fulminante per un gelese

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Un altro infarto fulminante. L’ennesimo. Ne sono piene le cronache. La sorte avversa è capitata stamattina ad un operaio di 65 anni, Fabrizio Carnevale.

Si trovava al lavoro, come sempre, presso una ditta locale, appena fuori dal centro abitato, quando ha accusato un malore. Sul posto è arrivata l’ambulanza del servizio sanitario in eccedenza. Il personale ha fatto di tutto per poterlo rianimare, il paziente sembrava avesse aperto gli occhi. È stato trasportato al Pronto soccorso ma subito è sopraggiunta la morte.

“Siamo rimasti di stucco – racconta il fratello Giuseppe- quando siamo arrivati al Pronto soccorso lo stavano già portando alla camera mortuaria. Era un grande lavoraratore. Avrebbe potuto andare in pensione ma pensava di restare altri due anni”.

Lascia moglie e 4 figli maschi. I funerali saranno celebrati oggi alle 17.30 nella chiesa San Giacomo.

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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