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Cronaca

A 79 anni chiedava attenzioni ad una donna di 40

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Comiso – A 79 anni richiedeva attenzioni ad una donna di 4 anni. La Polizia ha eseguito un’ordinanza cautelare di divieto di avvicinamento, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di un uomo di 79 anni residente a Comiso.

La misura è stata disposta a seguita di una indagine del Commissariato di Pubblica Sicurezza che si sono attivati dopo avere ricevuto la denuncia di una donna di 40 anni, esasperata dalle attenzioni amorose (non ricambiate) ed esplicite richieste di natura sessuale avanzate dall’uomo in parola, che vive non distante dall’abitazione della stessa.

Dalle indagini è emerso che le attenzioni morbose e le avances avvenivano a qualsiasi ora del giorno, al punto di costringere la vittima ed i suoi familiari a cambiare abitudini di vita, privandosi anche di semplici serate da trascorrere all’aria aperta pur di evitare sgraditi incontri.

Infatti, l’uomo, non contraccambiato, era ben presto passato dal corteggiamento, anche se ossessivo, agli insulti ed alle minacce che rivolgeva alla donna ed al marito, per giungere anche a compiere atti di autoerotismo alla vista della vittima del reato.

Non pago di ciò l’anziano uomo non esitava a compiere atti di danneggiamento in danno della proprietà dei coniugi, per il quale vi era stato anche l’intervento della Volante.  

Il contenuto della querela formale veniva puntualmente riscontrato dai poliziotti, anche mediante l’audizione delle persone che nel tempo avevano loro malgrado assistito agli atteggiamenti minacciosi e talvolta indecorosi dell’uomo. Anche in considerazione dello stato di stress emotivo in cui la denunciante versava per queste reiterate condotte delittuose, il quadro probatorio raccolto forniva alla Autorità inquirente il materiale per richiedere ed ottenere dal Giudice un provvedimento che obbliga il prevenuto, pena l’arresto in flagranza di reato, a tenersi a 300 metri dalla signora e di non intrattenersi nei luoghi abitualmente frequentati dalla stessa per ragioni di vita e di lavoro, non dovendo in alcun modo comunicare con lei.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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