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Politica

Adriana Canestrari è la responsabile regionale Disabilità della Democrazia Cristiana nuova

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Adriana Canestrari è la responsabile regionale Disabilità della Democrazia Cristiana nuova. La coordinatrice del partito a Partinico ha ricevuto l’ulteriore nomina dal Commissario regionale, Salvatore Cuffaro. “Ringrazio il commissario per la nomina regionale e tutto il meraviglioso gruppo di Partinico, con il quale lavoriamo da più di un anno a testa china e alla pari, rispetto ad un progetto politico che vuole ricreare le basi di una politica dal rigore morale. Una politica – prosegue Canestrari – che più che populista, si propone popolarista, intesa come stare tra la gente”.
Adriana Canestrari è da anni impegnata nel sociale e nel volontariato, portando avanti, attraverso le associazioni, attività di sensibilizzazione, tutela e programmazione nel territorio per l’abbattimento delle barriere architettoniche, culturali e sociali, anche attraverso interlocuzioni con le Istituzioni.
“Ritengo che questa nuova nomina possa essere lo startup di un’attività seria e concreta rispetto alle tantissime problematiche irrisolte che persistono e che attanagliano e rendono ancora più difficile il tema della disabilità in Sicilia – dichiara Canestrari -. Non possiamo chiudere gli occhi e far finta di nulla per come, purtroppo negli ultimi anni, hanno fatto i governi regionali sul tema della disabilità. Rendere agevole la vita è un diritto per loro e le loro famiglie, ancor prima che un dovere delle Istituzioni”.
“Non si comprende – continua la Canestrari – come mai i governi regionali e nazionali non si accorgano delle tantissime difficoltà presenti e persistenti. Ed è proprio questa circostanza che mi sprona ancor di più ad impegnarmi in questo nuovo incarico. Che tale nomina di prestigio la riceva dalla Democrazia Cristiana è anch’esso fatto di importanza rilevante per me. Sono pronta, quindi, a dare il mio massimo sforzo al fianco di Totò Cuffaro per un progetto politico come quello della Democrazia Cristiana che – conclude – si propone una Sicilia che vuole respirare aria nuova, aria di cambiamento e di competenza”.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Flash news

Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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