Seguici su:

Attualità

Alario al consiglio nazionale Ugl chiede aiuto al governo per il territorio nisseno

Pubblicato

il

Al Consiglio nazionale dell’Ugl a Roma , presenti vari esponenti del governo, il segretario provinciale Andrea Alario ha parlato della provincia siciliana di Caltanissetta che soffre decenni d’isolamento e criminalità. I segnali di rilancio tra agricoltura di qualità, polo di Gelae infrastrutture, risultano ancora essere il sogno nel cassetto mai realizzato.

Questo l’intervento integrale : 

“Una provincia bloccata È la triste parola chiave di Caltanissetta, provincia una e trina nel cuore di una Sicilia che vorrebbe ripartire, ma non può o non vuole. C’è Gela, c’è Caltanissetta e l’areacosiddetta del Vallone: ognuna di queste aree ha una sua peculiarità. In tutti e tre i casi sembra diessere nel pieno di una farsa tragica che si può narrare con pochi e semplici numeri: tra il 2015 e il2022, dice l’Istat, i 23 comuni della provincia hanno perso in totale più di 11mila abitanti. 

Gela, per esempio, avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello della provincia nissena ed inveceoggi lo si può considerare come un intero paese sparito dalla circolazione in una provincia che sidibatte agli ultimi posti di tutte le classifiche disponibili. Ecco cosa resta di una città come Gela che Leonardo Sciascia definiva la Piccola Atene e di una provincia segnata per sempre dalla mafia chesi è fatta politica e da una criminalità organizzata violenta come la Stidda.

Nel vuoto lasciato da chi è partito e nel vuoto delle iniziative di rinascita, i segni di speranzaarrivano dall’agricoltura di qualità e, inutile nasconderlo, dal polo industriale di Gela che punta a ripartire con l’inaugurazione della Raffineria green dell’Eni e con tutto ciò che ruota attorno all’energia: il via libera a investimenti da 800 milioni per lo sfruttamento dei giacimenti di gas Argo e Cassiopea da parte della società energetica sono stati accolti positivamente dal territorio.

Proprio nell’ambito di quella che è stata definita “vertenza Gela” ma che riguarda l’intera provincia, facciamo il conto dei fondi bloccati, un rosario di cifre da far arrossire qualsiasiamministratore pubblico: ci sono 34 milioni del Patto per il Sud, 150 per il porto di Gela che resta insabbiato, 5 per il Museo del mare sempre a Gela, 183 per la rete ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela ,25 per le aree industriali dismesse, 48 per l’autostrada Siracusa-Gela, un milione per le aree archeologiche e 3 per il Museo archeologico. In totale quasi 450 milioni.

Risulta utile porre l’attenzione sul fatto che oggi i 48 milioni previsti per la realizzazione delprogetto riconducibile all’autostrada Siracusa-Gela, è da ritenersi ormai obsoleto, poiché lo stessonon inciderebbe positivamente su una idea di sbocco viario tale da riuscire a rendere proficuo ilcollegamento del bacino industriale di Gela con il resto del mondo, mentre se si stornassero e,laddove possibile, si incrementassero le somme già previste nell’obsoleto progetto su di un nuovopiano moderno e alternativo, per esempio convertendo l’attuale fatiscente rete stradale che oggi collega Gela con Catania in una vera e propria rete autostradale, l’auspicato collegamento colresto del mondo mentre se si stornassero e, laddove possibile, si incrementassero le somme già previste nell’obsoleto progetto su di un nuovopiano moderno e alternativo, per esempio convertendo l’attuale fatiscente rete stradale che oggi collega Gela con Catania in una vera e propria rete autostradale, l’auspicato collegamento colresto del mondo sarebbe più certo, concreto e futuribile.

Non possiamo rinunciare alla realizzazione del porto a Gela ed a una stazione ferroviaria attiva, alconsolidamento di una industria (Eni) partecipata da quello Stato che si è distratto per troppo tempo, condannando il Sud all’abbandono. Non possiamo continuare ad assistere ai ponti che cadono, alle strade dei paesi del Vallone (con in testa Mussomeli) che sono solo letti di fango. E poile frane. E ancora il rilancio delle nostre aree industriali, nel capoluogo e nella provincia. Lo Stato,in tutte le sue articolazioni, che cosa sta facendo per le nuove generazioni?

Una situazione particolare è quella dei collegamenti con il resto della Sicilia: una provincia che aparole è centrale, ma nei fatti è isolata. Lo è in particolare il capoluogo.

Dopo l’epopea dello zolfo non ci sono più state grandi iniziative tranne cose sporadiche: l’amaro Averna, per dire, il cui infuso base viene fatto ancora qui. Ma è mancato un vero piano di sviluppo economico. La zona industriale, estesa circa 100 ettari, è stata realizzata nella partepeggiore del territorio.

C’è una visione d’insieme, in questo caso, che riguarda anche i servizi: A proposito della sanità, è necessario interrogarsi perché i primari da Caltanissetta e Gela scappano.

Una prospettiva, per Caltanissetta e per la provincia, può essere rappresentata dal turismo: a Mussomeli, per dire, c’è stata un’esplosione di case a un euro, acquistate da stranieri che hanno scelto il cuore della Sicilia. Ma tutto questo deve fare i conti con le infrastrutture. La Rfi ha assicurato che ristruttureranno la stazione di Xirbi, nodo fondamentale della Palermo-Catania, che sarà collegata in 40 minuti con l’aeroporto di Catania. Bello, ma ciò lo si potrà vedereconcreto nel 2025.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Finanziati in 67 scuole progetti per la lingua siciliana

Pubblicato

il

Oltre 400 mila euro alle scuole siciliane per il progetto “Non solo Mizzica – Il siciliano, la lingua di un popolo”, che prevede interventi di diffusione e promozione del dialetto. Il dipartimento regionale dell’Istruzione ha approvato la graduatoria definitiva degli istituti scolastici con sede in Sicilia che otterranno i fondi.

Nello specifico, sono state ammesse al finanziamento 65 proposte curriculari ed extracurriculari di Tipo A, che riguarda le scuole di ogni ordine e grado, il cui costo massimo non doveva superare i cinquemila euro; due quelle di Tipo B, per i progetti che prevedono partenariati tra istituti superiori, con un liceo coreutico-musicale nel ruolo di istituto capofila e con un costo massimo finanziabile di 60 mila euro ciascuno. I fondi impegnati raggiungono circa 325 mila euro per gli interventi di Tipo A, e poco meno di 80 mila euro per il Tipo B, per un importo totale di poco 404 mila euro circa. Il decreto di approvazione della graduatoria dispone l’immediato pagamento dell’80 per cento della spesa complessiva, mentre il restante 20 per cento sarà liquidato all’atto della rendicontazione da parte degli istituti scolastici beneficiari.

Le attività finanziate riguarderanno, fra l’altro, studi e ricerche sui dialetti locali (anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti), alla scoperta di proverbi, poesie, detti, canti, nenie, filastrocche, “cunti”, secondo i diversi codici espressivi (fonici/uditivi, visivo/gestuali). Sono previsti anche incontri e giornate studio, organizzati anche in forma aggregata tra più scuole, per l’analisi delle manifestazioni culturali tipiche della tradizione popolare siciliana (mercati, spettacoli tipici, usanze, tradizioni, riti religiosi); laboratori di diffusione della lingua siciliana; incontri con cantastorie, pupari e altri artisti; scambio intergenerazionale attraverso l’incontro fra giovani e anziani; spettacoli ed elaborati artistici; costituzione di fonti bibliografiche e archivi documentali, anche sonori; messa in rete di archivi e fonti. 

Nell’ambito dell’intervento di Tipo B, in particolare, saranno promossi laboratori finalizzati alla realizzazione di composizioni, interpretazioni e rappresentazioni artistiche; eventi con artisti siciliani e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Meta finale sarà una manifestazione pubblica che coinvolgerà personaggi e artisti in veste di testimonial. Le attività potranno svolgersi anche al di fuori del periodo e dell’orario scolastico/accademico. 

Il testo integrale del decreto e le graduatorie definitive sono disponibili sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo link.

Continua a leggere

Attualità

Corso di volontariato al Cav

Pubblicato

il

Il Centro di aiuto alla vita promuove un corso base di volontariato per conoscere il volontariato e dare senso e significato più profondo alla vita,  per dare  la possibilità di sperimentare la condivisione e la solidarietà, per non restare indifferenti di fronte ai bisogni dell’umanità,                                             –

Le relazioni si svolgeranno ogni venerdì dalle ore 17,30 alle 19,30 a partire da domani venerdì 3 Maggio 2024, presso la sede del C.A.V.  che si trova  in via Paolo Orsi,2 in Gela (locali ex segreteria universitaria, sotto il  Liceo Classico ) e
termineranno  venerdì 24 maggio. Per totale 8 ore in soli 4 incontri. Saranno trattate tematiche sul volontariato, anche con l’ausilio di audiovisivi  

 Il corso, della durata di 8 ore, è gratuito e possono paritecipare ambosessi dai 18  anni  in su,  ai quali verrà rilasciato attestato di partecipazione per eventuale credito formativo

Le iscrizioni si ricevono fino a venerdì 03 Maggio 2024 (giorno in cui inizia il corso). Comunicando la propria  adesione su  WhatsApp   349 475 9356
indicando il proprio nominativo, età, telefono, e- mail .  

I Centri di Aiuto alla Vita (CAV) e i Servizi di Aiuto alla Vita (SAV) costituiscono le sedi operative del Movimento Per la Vita, rispondendo in modo concreto alle necessità di donne che vivono una gravidanza difficile da accogliere o da vivere. 

Con oltre 350 sedi, dislocate nel territorio italiano, i CAV rispondono in maniera concreta alle necessità di donne e ragazze incinta, madri che scoprono una gravidanza inattesa, coppie, compagni con molte paure e così via. È il luogo fisico in cui una donna viene accolta, in cui i volontari si prendono cura di lei e percorrono un pezzo di strada, quando necessario alla singola donna, nel delicato momento della gravidanza.

I CAV sono le mani e i sorrisi del Movimento, quelli dei volontari, e sono scrigni di storie difficili, quasi sempre a lieto fine, di speranze perdute e ritrovate, di fiducia smarrita e restituita perché nessuna mamma ha mai rimpianto la scelta di far nascere il bambino che aspettava se accolta o accompagnata

Continua a leggere

Attualità

La comunicazione cristiana nei social

Pubblicato

il

Lentini– Sarà il conduttore televisivo e autore Tv Salvo La Rosa a presentare il libro “La comunicazione cristiana nei social” (edizione Apalós) di Salvatore Di Salvo  che si terrà giovedì 2 maggio, alle 19,30, nella chiesa Sant’Alfio e Santa Maria La Cava di Lentini.

L’evento promosso dalla Parrocchia Santa Maria La Cava e Sant’Alfio, dal Comitato della Festa di Sant’Alfio, dai devoti spingitori della Vara di Sant’Alfio, dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Ucsi,   farà tappa a Lentini in occasione della novena in preparazione dei festeggiamenti in onore di Sant’Alfio, patrono della città.  

La presentazione ha avuto il patrocino dell’amministrazione comunale e il sostegno dell’Azione cattolica italiana, dall’associazione nazionale carabinieri, dall’Associazione nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica, sezione territoriale di Catania, dall’Archeoclub, dalla Pro Loco di Lentini, dall’Unpli di Siracusa, e dal settimanale Cammino, da Radio Una Voce Vicina In Blu e dalla libreria “Amore”.

L’evento, moderato da Luca Marino, presidente della Cooperativa “Cammino”, sarà aperto con l’intervento musicale del maestro Cunegonda De Cicco, l’organista  che suonerà alcuni brani con  l’organo monumentale della chiesa madre di S. Alfio, appena restaurato grazie ai fondi messi a disposizione della Regione siciliana ed ad un contributo dell’Otto per mille  dall’azienda “Artigiana organi” di Francesco Olivieri. Poi i saluti di don Maurizio Pizzo, parroco della chiesa Madre, del sindaco Rosario Lo Faro, del presidente del Comitato “Festa di Sant’Alfio” Pippo Cosentino, del primo spingitore dei Devoti spingitori della “Vara di Sant’Alfio” Cirino Sambasile e del presidente provinciale dell’Unpli Siracusa Luca Fazzino.

  Il libro del giornalista Di Salvo, collaboratore del Giornale di Sicilia, redattore del settimanale Cammino, direttore di Radio Una Voce Vicina in Blu, segretario nazionale Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è una riflessione che ci riporta alle parole di papa Francesco pronunciate nel 2014 durante la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In quell’occasione il Santo Padre esortava quanti si occupavano a vario titolo di comunicazione a creare una rete digitale di umanità. Non una rete di fili ma di persone. Durante la pandemia, Di Salvo vede nascere il profilo social di Sabrina Fugazza, collaboratrice dell’Opera “San Luigi Orione” della provincia di Pavia, la quale cerca di comunicare in una maniera differente profondi temi spirituali e personali.

Un nuovo modo di informare, di condividere qualcosa ma anche di consegnare messaggi al mondo degli internauti. La prossimità del messaggio, che diventa “conquista per conquistare” l’altro, divenendo vicinanza e condivisione. Ciò che colpisce Di Salvo è che Sabrina Fugazza, tramite Instagram, posta giornalmente non messaggi che mettono al centro la persona, cioè l’io, ma messaggi con contenuti anche religiosi, legati ai diversi momenti della vita della chiesa e del mondo ecclesiale con una creatività tutta personale, in un percorso unico e propositivo nel suo genere.


Di Salvo sceglie 13 post tra i circa 4 mila di Sabrina Fugazza, da inserire nel libro, facendoli commentare a don Luca Roveda, agiografo della diocesi di Pavia, e a don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio comunicazione della Cesi e della diocesi di Acireale. “Il viola è un colore che profuma” è il claim di Sabrina Fugazza, che nasce da una profonda conversazione personale e spirituale. La caratteristica del colore viola comunica il senso della metamorfosi, della spiritualità e del mistero che si riflette nella comunicazione utilizzata nei social, intervenendo nel libro con “Il linguaggio visivo per conoscere, esprimersi, comunicare” e “E’ il cielo che regge la terra”, unitamente ad alcuni elaborati grafici di Gabriele Poggi e all’intervento di Orazio Mezzio, direttore del settimanale “Cammino” di Siracusa, in cui si descrive l’Allineamento fra cielo e terra nel Mediterraneo, crocevia di popoli. Presenti anche i contributi: “Tradurre” di Luigi Ferraiuolo, segretario generale del “Premio Buone Notizie”; “Libertà e limiti della rete” di Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000 e Radio InBlu; “L’ascolto nel silenzio di Giuseppe” di Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana e Maria Con Te; “Mettersi a servizio dell’altro” di Alessandra Ferraro, direttore di Isoradio Rai; “Usi e abusi dei social media” di Francesco Pira, professore associato di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e direttore del master in Esperto della Comunicazione Digitale Università di Messina; “Comunicare e bene” di Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter; “Comunicare la verità” di Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia; “Arrivare al cuore degli uomini” di Luca Marino, presidente della cooperativa del Settimanale diocesano “Cammino”; “Isole digitali” di Salvo La Rosa, conduttore e autore televisivo, direttore artistico Tgs, Rtp, Rgs, Antenna dello Stretto.

La prefezione di padre Francesco Occhetta, s.i., e la postfazione di Vincenzo Varagona. Durante la serata verrà presentato anche il libro “ComunIcare, 20 giornalisti in dialogo con il Pontefice”, edito dalla Lev (Libreria Editrice Vaticana), a cura di Vincenzo Varagona e Salvatore Di Salvo, con la prefezione di Paolo Ruffini.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852