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Politica

Annullamento concorso forestali, M5S: “Valutiamo esposto alla Corte dei Conti”

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Palermo -“L’annullamento del concorso per agente forestale è forse il minore dei mali, che comunque restano e sono ingenti: per i tanti giovani che vi hanno partecipato, per l’immagine della Sicilia e anche economici, tant’è che stiamo valutando i presupposti di un esposto alla Corte dei conti per danno erariale.

Se l’evoluzione della vicenda porterà anche ad una processo penale, chiediamo sin d’ora alla Regione di costituirsi parte civile”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.


“Questa vergognosa e triste vicenda – continua De Luca – conferma che la Regione Siciliana e le procedure concorsuali non vanno per nulla d’accordo e questo è grave in una terra affamata di lavoro come la Sicilia. Di questi agenti inoltre abbiamo urgentissimo bisogno e questo stop che allunga le procedure non è un bene né per il buon nome del Corpo Forestale né per la salvaguardia dell’ambiente”.
Sull’argomento interviene anche la deputata M5S Roberta Schillaci, componente delle commissioni Lavoro e Antimafia dell’Ars.
“Le regole per la composizione delle commissioni esaminatrici – dice Schillaci– vanno cambiate. Le commissioni non possono essere composte solo da membri interni, come in questo caso, ma vanno fatte con personale misto come avviene in altre Regioni. Dalle audizioni in commissione antimafia è emersa una incongruenza su quanto riferito dal Formez, la società di supporto alla Regione per la procedura concorsuale, e il presidente della commissione sulle procedure di validazione delle domande avvenute la sera precedente il concorso”.

“Ci auguriamo almeno – conclude Schillaci – che questo scandalo serva da monito per la stagione dei concorsi che sta per aprirsi alla Regione. Dobbiamo poter garantire ai nostri giovani, che sempre più frequentemente lasciano l’isola in cerca ci di lavoro, procedure corrette e trasparenti”

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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