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Commissario rifiuti e inceneritori, Federconsumatori: la UE dirà no

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Palermo – Negli gli ultimi giorni il Governo nazionale ha compiuto due atti che avranno conseguenze molto importanti sulla gestione dei rifiuti in Sicilia. Il primo è stato nominare il Presidente Schifani commissario straordinario, il secondo è stato quello di prendere 800 milioni di euro provenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione e impegnarli per la costruzione di due inceneritori di rifiuti.

Entrambe queste scelte, secondo Federconsumatori Sicilia, sono ampiamente criticabili.

La nomina di un commissario straordinario, infatti, ripropone per l’ennesima volta la logica dell’emergenza, finalizzata nuovamente non alla risoluzione del problema rifiuti in Sicilia, bensì alla costruzione di due impianti con una spesa di centinaia di milioni di euro.

Il tutto gestito, per due anni prorogabili, da un commissario con al seguito uno staff che costerà ai siciliani centinaia di migliaia di euro. Il problema, in questo caso, non è Schifani: il problema è il fatto che sia stato nominato un commissario.

Il commissario servirà per spendere in fretta 800 milioni di euro che, però, sono più virtuali che reali perché le regole per spendere i soldi del Fondo di Sviluppo e Coesione sono molto chiare e, come specificato dal Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, non permettono di usare il fondo per pagare gli inceneritori.

Tale regolamento permette di pagare gli inceneritori con soldi del FSC solo nelle cosiddette “regioni ultraperiferiche” (RUP) dell’Europa: Guadalupa, Guyana Francese, Martinica, Mayotte, Riunione, Saint Martin, Canarie, Azzorre e Madeira.

Se il neocommissario Schifani vorrà costruire due inceneritori di rifiuti pagandoli con il Fondo di Sviluppo e Coesione, dunque, sarà costretto a farli in mezzo all’oceano Atlantico o nell’oceano Indiano.

“Il mancato rispetto della normativa vigente espone la Sicilia ad un elevatissimo rischio di contenzioso – spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – Se i cantieri partono ma poi non arrivano i soldi, infatti, tutto si ferma e restano i debiti da pagare”.

Lo stesso regolamento europeo, invece, permette di usare i soldi FSC per la costruzione di impianti basati sulla logica dell’economia circolare, quindi quelli finalizzati al riciclo e riuso dei rifiuti. “Da tempo elenchiamo le soluzioni efficaci – continua La Rosa – che porterebbero a risultati in tempi rapidi: politiche attive per la riduzione della produzione di rifiuti a monte, applicazione della tariffa puntuale in base ai rifiuti prodotti da ciascun nucleo familiare, individuazione degli evasori, centri di raccolta per i rifiuti ingombranti e per tipologie di materiali (RAEE, oli vegetali esausti, tessili), centri di riuso e per la preparazione al riutilizzo. La Regione – conclude La Rosa – dovrebbe impegnarsi a destinare tutte le risorse necessarie per questi obiettivi, velocizzare le autorizzazioni, e favorire gli investimenti pubblici e privati, per realizzare in tempi rapidi

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Ex Questore di Caltanissetta a Milano

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Ha diretto la Questura di Caltanissetta, dal 2015 al 2017, il nuovo Questore di Milano: si tratta del calabrese Bruno Megale, 57 anni, esperto di terrorismo e jihadismo. Lascia la Questura di Reggio Calabria: al suo posto arriva il Questore Salvatore La Rosa, 62 anni, messinese, fino a pochi giorni fa alla direzione della Questura di Trapani e già dirigente (dal 2005 al 2007) del Commissariato di Polizia di Gela.

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Imponente dispiegamento di forze dell’ordine per controlli sul territorio

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Per il monitoraggio della legalità sul territorio e nell’ottica della costante attenzione ai servizi di prevenzione che ha come obiettivo di garantire la sicurezza nei luoghi pubblici e’ stata messa in campo stamattina una imponente azione di controllo che si è avvalsa anche dell’ uso di elicotteri.

Polizia di Stato, Carabinieri, Unità cinofile, Guardia di Finanza hanno realizzato un servizio straordinario congiunto ad “Alto Impatto” coordinato dal Vice Questore Felice Puzzo, per verificare il rispetto della normative.

Il dispiegamento di mezzi accompagnato da sirene, è stato imponente tanto da non passare inosservato ai cittadini che si sono allarmati pensando al peggio.

Niente non preventivato dalle forze dell’ordine che tengono sotto controllo il territorio

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Al Cefpas pediatri e psicoterapeuti insieme per una nuova diagnosi

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Caltanissetta – La collaborazione tra il pediatra e lo psicoterapeuta dell’età evolutiva e l’efficace condivisione del lavoro fra i diversi operatori coinvolti nello stesso caso clinico per giungere a una visione integrata del benessere del paziente. È questa la novità dello studio, frutto dell’accordo di collaborazione tra il Cshm di Palermo, il Cefpas e l’Asp di Enna – attraverso il suo Reparto di Pediatria e il Dipartimento Materno Infantile -, che sarà presentato il 24 maggio al Centro per la Formazione Permanente e l’Aggiornamento del Personale del Servizio Sanitario di Caltanissetta, in occasione del Convegno “Pediatri e psicoterapeuti dell’età evolutiva insieme in un nuovo percorso di diagnosi e cura”.

Lo studio, sperimentato nel reparto di Pediatria dell’Ospedale “Umberto I” di Enna, ha come oggetto principale di osservazione la valutazione dell’efficacia della collaborazione fra il pediatra e lo psicoterapeuta dell’età evolutiva, esperto in osservazione psicologico-clinica, nella prevenzione e promozione della salute mentale attraverso l’individuazione e la presa in carico delle origini psicologiche e/o relazionali di alcune manifestazioni sintomatiche frequenti nell’infanzia e nell’adolescenza. Nel lavoro congiunto pediatra-psicoterapeuta diventa concreta l’idea che tra mente e corpo non c’è separazione e si prevede che il paziente vada accolto nella sua interezza e complessità. Il presupposto teorico di questo studio è il modello della formazione Tavistock, in particolare del metodo osservativo che prevede una valutazione più specifica dei singoli casi senza l’utilizzo di schemi o griglie pre-codificate, ma attingendo ad un modo specifico e diretto di osservare e comprendere l’oggetto di interesse.

Altra importante novità del progetto è stata, in una seconda fase, l’attivazione di un ambulatorio psicologico a cui i pazienti sono stati indirizzati anche attraverso la lettera di dimissioni, in seguito alla richiesta degli stessi pazienti di una continuità degli incontri con la psicoterapeuta. Gradualmente, sta nascendo il coinvolgimento dei pediatri di base al fine di avviare un confronto reale tra i diversi specialisti che si occupano dello stesso paziente. La presenza della psicoterapeuta durante le visite pediatriche e nelle stanze del reparto ha permesso, attraverso il confronto continuo tra i professionisti sanitari, di riflettere sulle dinamiche relazionali tra i piccoli pazienti e i loro genitori, ma anche su come l’intero nucleo familiare si ponesse in relazione agli stessi operatori, al fine di poter individuare possibili difficoltà psicologico–relazionali e come queste inevitabilmente influenzassero il processo di malattia e cura.

Il progetto si propone di realizzare numerosi obiettivi tra i quali: rendere la comunicazione più efficace all’interno della relazione con pazienti e familiari; cogliere attraverso l’osservazione diretta-partecipe eventuali segnali di disagio emotivo e relazionale; intervenire efficacemente per alleviare gli stati di malessere manifestato dai pazienti attraverso comportamenti palesemente critici come crisi di pianto, rifiuto di alimentarsi, assenza di dialogo e aggressività.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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