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Cronaca

Confermata la ZTL in centro storico

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Gela – Confermata la ZTL in centro storico.

Con una delibera di giunta è stata prorogata fino al 31 maggio 2022 la Zona a Traffico Limitato nel corso Vittorio Emanuele, nel tratto compreso tra la via Marconi e la via Trieste, ma è stato stabilito un cambio di orario.
La ZTL sarà operativa, non appena l’apposita segnaletica sarà stata sistemata, dalle ore 18.30 alle ore 22.00 nei giorni di domenica, lunedì, martedì, mercoledì e giovedì; dalle ore 18.30 alle ore 2.00 il venerdì e il sabato.
Decade, invece, la ZTL istituita in via Rossini e via Marconi.
Sono esentate dal divieto di accesso e di circolazione alcune categorie di veicoli:

  • i veicoli adibiti a servizi di pronto soccorso, di emergenza e di pronto intervento
  • i veicoli per l’espletamento di servizi di pubblica necessità e/o utilità come quelli della Ghelas Multiservizi, di Tekra e Caltaqua
  • i velocipedi, con esclusione di quelli a pedalata assistita
  • i veicoli dei titolari di formale autorizzazione di passo carrabile accessibile esclusivamente dal corso Vittorio Emanuele, ovvero da strade laterali accessibili solo dal predetto corso; per questi veicoli viene consentito anche il transito veicolare nel segmento di strada compreso tra la corsia di emergenza ed il passo carrabile, mentre non è consentita la sosta e la fermata sulla corsia di emergenza
  • i veicoli dei residenti il cui portone di accesso alle rispettive abitazioni è accessibile solo da quel tratto di corso Vittorio Emanuele che risulta interessato dalla ZTL
  • i veicoli al servizio dei soggetti diversamente abili muniti dell’autorizzazione prevista dall’art. 188 c.d.s.
  • i veicoli adibiti a servizio taxi e di noleggio con conducente
  • i veicoli adibiti al trasporto degli sposi, nel caso di cerimonie matrimoniali
  • i veicoli che devono effettuare, in favore degli esercizi commerciali ricadenti in detta area, le consegne di beni e merci
    Tutti questi mezzi, naturalmente, devono essere muniti di autorizzazione della Polizia Municipale.

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Cronaca

L’avvocato Castellana dopo l’attentato incendiario subito, “ho paura ma vado avanti a testa alta!”

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Sommerso dagli attestati di solidarietà e stima, l’avvocato Francesco Castellana cerca di non pensare a quanto gli è accaduto la scorsa notte ma la realtà evidente lo opprime. La sua auto avvolta dalle fiamme, sotto casa, è un duro colpo al cuore. Essere svegliato di soprassalto lo ha devastato.

“Non credo – si affretta a dire – che l’attentato subito sia riconducibile alla mia attività politica in seno al Movimento 5 Stelle. Tengo assolutamente ad escluderlo….”

Dunque potrebbe essere collegato alla sua professione?

“Potrebbe, anche se mi occupo solamente dell’aspetto civile e dunque il mio lavoro non mi porta ad analizzare fatti di chiara matrice penale anche se…”

Anche se?

“Che in ambito civile può darsi che qualcuno, probabilmente, non abbia gradito il responso di una causa”.

E dunque per una causa non andata a buon fine, si brucia un’auto?

“I miei affari civili professionali e le mie cause sono tante…quindi sembra veramente un paradosso cercare motivi violenti nell’archivio del mio studio e pensare che il linguaggio della legalità, del rispetto delle regole possa essere contraccambiato con il linguaggio della violenza! Il clima che si respira a Gela purtroppo è questo, lo sappiamo. Risolvere le vicende col fuoco è un triste primato che in città c’è da sempre, nonostante gli interventi delle forze dell’ordine e della magistratura”.

Ha paura?

“Certo che ho paura. Ma bisogna andare avanti a testa alta e non farsi intimidire da niente e da nessuno”

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Cronaca

Liquami fognari sulle sponde del fiume, l’indagine è della Guardia Costiera

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Gli uomini della Capitaneria di Porto, hanno rinvenuto in una zona limitrofa alle sponde del Fiume Gela, un intero canale originariamente adibito a raccolta acque meteoriche per successivo deflusso al corpo idrico, colmo di refluo fognario visibilmente non depurato, ben coperto dalla vegetazione spontanea insistente e difficilmente distinguibile se non tramite approfondita ispezione. Al fine di individuare l’origine del refluo, si è proceduto a controllare le unità abitative della zona, riscontrando la presenza di un intero complesso residenziale, composto da 14 nuclei familiari, abusivamente allacciato al canale.Procedendo con l’ispezione e mediante l’utilizzo di un sistema di tracciante in uso ai militari del Nucleo di Polizia Ambientale, è stato accertato, in contraddittorio con le parti, la realizzazione di un sistema di bypass delle vasche accumulanti il refluo, che, anziché venir depurate ai sensi di legge e/o smaltite, venivano convogliate all’esterno, creando sia nocumento all’igiene e pubblica salubrità, ma anche potenziale compromissione ambientale, attesa la vicinanza della zona alle sponde del fiume. I militari hanno deferito alla Procura della Repubblica competente per territorio ciascuno dei proprietari degli immobili del complesso residenziale,per abbandono di rifiuti perpetrato da soggetti privati, imponendo la cessazione della condotta antigiuridica, nonché il ripristino ambientale. Elevate sanzioni amministrative a ciascun proprietario, per un totale di 42.000 euro.

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Cronaca

Botte da orbi a Riesi, cinque arresti

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Cinque riesini sono stati arrestati dai Carabinieri e sottoposti dal magistrato all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, a seguito di una lite furibonda. La misura cautelare ha interessato un fisioterapista di 33 anni, uno studente universitario di 23, un operaio di 55, un postino di 52 e un impiegato di 48 anni. Tre dei cinque contendenti, hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari degli ospedali di Gela e di Mazzarino. La lite sarebbe scoppiata per motivi sentimentali.

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