«Candideremo una donna alla presidenza della Regione siciliana. E sono favorevole al sistema elettorale nazionale proporzionale per riportare la gente a votare». Sono le parole di Salvatore Cuffaro dette pubblicamente a Catania dove, a Palazzo Landolina in piazza Bellini, è stata inaugurata la prima sede di “Casa della Democrazia Cristiana Nuova”, ovvero uno spazio per creare la futura classe dirigente culturale siciliana, dove arte e politica si sposano tra mostre ed eventi di intrattenimento e cultura.
All’appuntamento erano presenti, oltre all’ex presidente della Regione Siciliana, ora commissario regionale della Dc Nuova, numerosi dirigenti del partito da tutta la Sicilia.
«L’inaugurazione di questa prestigiosa sede – ha continuato Cuffaro – è l’ennesima dimostrazione di come la Dc Nuova stia coinvolgendo tutti i territori siciliani. Si tratta di uno spazio dove fare politica e che può far confluire tutti coloro che vogliono impegnarsi nella strada tracciata dai padri fondatori della Dc, Sturzo e De Gasperi, facendo rivivere la storia della Democrazia Cristiana, fondata sui valori e ideali, ma ricontestualizzandola in chiave moderna». E ancora Cuffaro: «La Democrazia Cristiana Nuova presenterà una candidata donna alla presidenza della Regione Siciliana e quando si incontrerà con i suoi alleati politici farà questa proposta, perché riteniamo che oggi come oggi la politica vada umanizzata. Una donna può portare un contributo di riflessione e ragionamento con la coalizione con cui saremo alleati». Conclude Cuffaro: «La politica nazionale di oggi vive l’anomalia di basarsi su un sistema elettorale maggioritario, ragionando come se fossimo in un sistema proporzionale. E questa è una anomalia. C’è nel Paese la voglia di tornare a essere protagonisti. Il sistema proporzionale riporta nel sistema elettorale una idea. Se riportiamo i simboli, quelli che hanno una storia e un valore, nella scheda elettorale, tanta gente tornerà al voto. Questo si può fare in un sistema elettorale dove non solo si sceglie un partito, ma anche una persona da cui farsi rappresentare».
Durante la serata è stato mostrato al pubblico un artwork disegnato da una giovane artista catanese e dedicato a Don Sturzo, fondatore del Partito popolare, in chiave contemporanea