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Dall’amarezza alla voglia di ripartire subito, la missione di Smaf per la cultura non si ferma

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Un messaggio forte e chiaro: “La cultura non può avere nemici”. Così si esprime l’associazione Smaf sulla propria pagina Facebook, all’indomani dell’incendio di probabile origine dolosa appiccato ai materiali che si trovavano davanti la porta d’ingresso della propria sede, a largo Sammito nel quartiere Canalazzo. Tavolini di plastica e pedane in legno andate in fumo, con la paura degli anziani residenti della zona che hanno avvertito nottetempo il presidente di Smaf, Gaetano Arizzi, che si è poi recato presso il comando del reparto territoriale dell’Arma dei carabinieri per presentare denuncia. I giovani dell’associazione non intendono fermarsi, già nei giorni scorsi avevano avviato interventi di pulizia e sistemazione della zona in vista delle attività estive, che proseguiranno come da programma partendo proprio dall’ideazione di “Art flow”, edizione 2021.

L’associazione culturale, fatta di giovani che hanno rivitalizzato l’intero territorio, ribadisce di aver intrapreso una strada precisa, quella dell’amore per l’arte e l’aggregazione sana «che ci rende liberi, donne e uomini creati per creare (non per distruggere), ma per rinascere sempre e comunque, anche dalle ceneri di una cultura sbagliata (vecchia e offensiva) che vorrebbe toglierci la libertà di sognare, progettare e realizzare»: così scrive Smaf sui social, esternando il proprio pensiero.

Nel frattempo anche il sindaco Lucio Greco si è schierato al fianco dei giovani dell’associazione, condannando il vile gesto. «Mi chiedo come sia possibile una cosa del genere – dichiara il primo cittadino –, e cosa scatti nella testa di chi decide di andare a dare alle fiamme la sede individuata da un gruppo di ragazzi impegnati a fare del bene alla nostra città, organizzando iniziative sociali sempre di altissimo livello e che dobbiamo solo ringraziare, perché hanno contribuito alla rinascita di un intero quartiere. I danni, per fortuna, sono stati contenuti, ma è il messaggio che preoccupa. Per questo confidiamo nel lavoro dei carabinieri, affinché scoprano velocemente chi si è macchiato di questo reato e di questo scempio».

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Una mozione del gruppo”Una buona idea” sul concorso per gli allestimenti natalizi più belli e originali

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Il gruppo consiliare di Una buona idea guidato da Giovanni Giudice e composto da Floriana Cascio, Massimiliano Giorrannello, Davide Sincero e Rosario Faraci ha predisposto una mozione sugli allestimenti natalizi in città

Con il Comune in dissesto, non è possibile effettuare spese per luminarie ed addobbi da parte della pubblica amministrazione ma i consiglieri del movimento hanno pensato di incentivare la creazione dell’atmosfera natalizia bandendo un concorso tra i commercianti sulle vetrine e le decorazioni natalizie più belle e originali.

Un concorso con premi che potrebbero essere messi in palio dal Comune attraverso sponsor.

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Esercitazione disposta dal Questore in Enimed Spa

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La rilevanza strategica delle infrastrutture energetiche di Eni, correlata ai diversi fronti di crisi mondiale in atto, rappresenta uno degli obiettivi sensibili critici degni di particolare attenzione.

La Questura di Caltanissetta ha disposto una esercitazione presso il Nuovo Centro Olio dello stabilimento di Enimed Spa di Gela, avvenuta ieri pomeriggio.

Vista la rilevanza strategica delle infrastrutture energetiche di Eni, correlata ai diversi fronti di crisi mondiale in atto, che rappresenta uno degli obiettivi sensibili critici degni di particolare attenzione.

Lo scenario ha previsto una pacifica manifestazione all’ingresso dell’impianto, nel corso della quale è subentrata una frangia di infiltrati ostili che hanno ingaggiato una colluttazione con il personale della vigilanza. Con le armi sottratte agli operatori della vigilanza, gli ostili hanno fatto irruzione nel Nuovo Centro Olio, barricandosi e prendendo in ostaggio alcuni dipendenti.

La squadra di esperti della Polizia di Stato per la trattazione di eventi di natura critica sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, che è stata impegnata nell’attività, è composta tutta da operatori appositamente formati dalla Polizia di Stato ed in particolare da Negoziatore operativo della Polizia di Stato che opera con una squadra di supporto, dalla Squadra Interventi Critici costituita dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e dalle Unità Operative di Primo Intervento – unità formate dal Ministero dell’Interno per la gestione di eventi critici.

A questi operatori sono state affiancate le unità della Polizia di Stato appartenenti agli Uffici del Commissariato di Polizia Gela nonché della Questura di Caltanissetta. Per la buona riuscita dell’esercitazione, è stato fondamentale il contributo di Eni e della sua struttura di Security, sia nella fase organizzativa sia durante lo svolgimento dell’attività in campo, in un’ottica di sicurezza partecipata tra pubblico e privato. All’esercitazione, in qualità di osservatori, ha preso parte anche un team del Servizio Controllo del Territorio della Polizia di Stato, presenti sul posto per verificare il corretto svolgimento delle procedure. Le operazioni hanno avuto inizio intorno alle ore 15 e si sono concluse alle 19.

Le operazioni, precedute da un briefing tattico, hanno visto il coinvolgimento di due Negoziatori della Polizia di Stato, uno in servizio presso la Questura di Agrigento e uno presso la Questura di Potenza, del Dirigente il Commissariato di P.S. di Gela, nonché di uomini messi in campo dallo stesso Ufficio di Polizia, del personale della D.I.G.O.S., della Squadra Mobile, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, della Polizia Scientifica, questi ultimi appartenenti alla Questura di Caltanissetta, della Polizia Stradale della Sezione di Gela, nonché dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale di Gela.

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Per la crisi idrica la Federconsumatori chiede piano rimborsi in bolletta

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A otto mesi dall’inizio della crisi idrica in Sicilia, ancora il Governo regionale non ha trovato il modo di portare un quantitativo sufficiente di acqua potabile e sicura nelle zone più colpite. Fino ad oggi sono state messe in atto solo misure temporanee e a macchia di leopardo, seguendo una “non strategia” che gira tutto intorno ad una parola: privati.

Privati sono i pozzi dai quali si attinge, in deroga, la poca acqua che resta. Private sono le autobotti che portano quell’acqua ai cittadini che possono pagarla, o ai silos installati nelle piazze dei Comuni più sfortunati. Tutte misure “spot”, slegate tra loro e messe in atto sperando che nel frattempo piova almeno un po’ mentre le settimane passano e persino i dissalatori sembrano sempre più lontani.

“Ci saremmo aspettati dalla Regione – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – un piano a medio termine per risolvere i problemi strutturali della rete idrica siciliana, oltre ad un vero e proprio piano di emergenza per portare l’acqua ai cittadini subito. Purtroppo, però, ad oggi non vediamo né l’uno né l’altro”.

Ad Enna, in diverse località, i cittadini ricevono dall’acquedotto (e per pochissime ore a settimana) acqua che puzza e di colore scuro che è praticamente inutilizzabile: non va bene per uso potabile, siamo ai limiti della tollerabilità per le pulizie domestiche e il bucato.

Oltre il danno, la beffa: nella maggior parte dei casi le situazioni peggiori si registrano nei Comuni in cui si pagano le tariffe più alte per l’acqua e la fognatura. Federconsumatori Sicilia, per questo, chiede che la Regione trovi le risorse per erogare un rimborso almeno parziale delle bollette del Sistema Idrico Integrato pagate dagli utenti per un servizio che, ancora oggi, non è nemmeno lontanamente sufficiente.

“In vari Comuni siamo sull’orlo dell’emergenza sanitaria – afferma La Rosa – eppure l’acqua costa quanto l’oro. La Regione non ha ancora chiarito quali sono i suoi piani per tamponare quest’emergenza, annunciatissima a dire il vero, e iniziamo a credere che di piani non ne abbia nemmeno uno. La stessa Regione, però, si è dimostrata in grado di trovare risorse per ristori molto costosi e ben poco utili, come quello contro il caro voli, quindi ci aspettiamo che trovi in fretta parecchi milioni di euro per risarcire i cittadini per un danno del quale, certamente, non hanno colpa”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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