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Di Stefano: “una trappola per staccare la spina al Comune”

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“Trappola, è l’unico modo con il quale posso definire la vicenda del bilancio sul piano tecnico”: esordisce così il leader di Una buona idea Terenziano Di Stefano che si scaglia contro la delibera sui correttivi proposta dalla dirigente e la condotta dello stesso consulente del sindaco di cui chiede le dimissioni.

Queste la dura denuncia di Di Stefano: “Trappola, è l’unica parola con la quale possono definirsi i correttivi presentati dal Dirigente al Bilancio e che , devo dire responsabilmente, non sono stati ad oggi votati dalla Giunta. Mi domando a cosa bisogna apportare correttivi se il Dirigente ha omesso di produrre qualsiasi atto finanziario? Solo omissione tecnica, allo stato, può definirsi la totale assenza di qualsiasi atto finanziario prodotto.

Delle due quindi l’una, o si sta tentando di normalizzare le omissioni facendo ricadere la responsabilità sulla politica o la macchina finanziaria , al momento,  non è tecnicamente governata da nessuno. Diversamente, non mi spiego come sia tollerabile che non ci sia l’ombra di un atto o di una proposta di strumento finanziario del Dirigente ad interim, ricordo che sono passati 3 mesi dal parere negativo dei Revisori al Bilancio di previsione 2022/2024. Ma non è tutto. Perché nel bel mezzo di questa trappola che rende l’Ente sempre più agonizzante non risultano neanche indicatori ufficiali che possano stabilire le reali condizioni del nostro Bilancio né tanto meno, una sola tabella che indichi  le criticità rilevate e di conseguenza gli obiettivi da raggiungere tramite i correttivi.

Non conosciamo l’incidenza delle spese rigide su entrate correnti, non conosciamo l’incidenza degli incassi delle entrate proprie sulle previsioni di parte corrente, non conosciamo il valore della sostenibilità dei debiti finanziari, non conosciamo il valore soglia del disavanzo effettivamente a carico dell’esercizio finanziario, l’incidenza della spesa del personale su spesa corrente, non conosciamo dopo 3 mesi l’indice dei residui passivi iniziali da quelli finali, non conosciamo l’indice di accumulazione dei residui attivi ed il loro smaltimento, non è per nulla chiaro l’avanzo o disavanzo di amministrazione in relazione alle entrate correnti.

L’unica cosa che al momento, quindi, il Dirigente ad interim ha prodotto è il deserto documentale tecnico.

Anche per questo un’operazione verità, su tutta la vicenda de bilancio, è doverosa .

La ricetta perfetta dei correttivi, cosa prevederebbe? L’aumento delle entrate proprie quindi Imu, Tasi, Irpef, Tari, oneri di urbanizzazione ed ogni altra entrata, il blocco della spesa, l’aumento dei servizi a domanda individuale e chissà quale altro correttivo avrà in mente di applicare al nostro Ente.

Se così fosse , in sostanza, il Dirigente ad interim non avendo prodotto alcuno strumento finanziario, ci proporrebbe di acconsentire alla morte dell’Ente ed cascata della Città . Una forma nuova di eutanasia tecnica con la quale ci proporrebbe, non di salvare l’Ente, ma di staccargli la spina.  

Pseudo correttivi che non attiverebbero una procedura ordinaria ma attiverebbero, invece, una procedura straordinaria, probabilmente pensando che basti parlare di straordinarietà per giustificare le omissioni o l’onda lunga del dissesto.

E l’Esperto contabile ha relazionato sull’iter seguito dal Dirigente ad Interim e qual è la sua visione tecnica rispetto alla presentazione di correttivi su strumenti finanziari inesistenti? Ma soprattutto, l’esperto verso quale direzione ci sta conducendo?  

La  scelta, da parte della politica,  di nominare un consulente esperto poggiava sulla necessità di salvare l’Ente proponendo soluzioni utili ad evitare il dissesto e procedure straordinarie oppure l’Ente ha nominato e sta pagando un Consulente che ci accompagnasse verso la procedura straordinaria del dissesto avallata dal Dirigente ad interim?

Se questa nomina, ha prodotto solo il cappio mortale dell’avallo della procedura straordinaria proposta dal Dirigente ad Interim, con il rischio del dissesto che aleggia su di noi allora non posso che invitare alle dimissioni il Consulente. Non solo non si può tollerare l’eutanasia tecnica nella quale hanno fatto sprofondare l’Ente”.

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Le altre tre liste di Totò Scerra

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Il presidente del consiglio Totò Sammito, i consiglieri uscenti Diego Iaglietti, Alessandra Ascia,  Giuseppe Guastella, Gabriele Pellegrino e lo stesso Totò Scerra, l’assessore Totò Incardona e dulcis in fundo l’ex deputato, presidente della provincia e  presidente del consiglio Pino Federico: sono le punte d’assalto della  macchina da guerra  denominata Alleanza per Gela.  Dopo quella di Prima Gela – partito liberale pubbichiamo  le altre tre liste dove,oltre a quelli citati, vi sono altri nomi di big dei voti.  In Alleanza per Gela  quote significative di soggetti che sono stati alleati con Greco convivono con l’ala degli oppositori più intransigenti. In primis il candidato a sindaco.   Queste le liste:

 Lista “Scerra sindaco”: Salvatore Sammito, Diego Iaglietti, Maria Ferrara intesa Marina, Antonella Serena Di Benedetto, Roberto Carfì, Carmela Tandurella, Emanuele Granvillano, Maria Alessandra Maganuco, Rosario Di Dio,Francesca Pirillo, Marco Comandatore, Eleonora Isabella Zaira Pisano, Giovanni Pasqualino, Graziella Corfù, Nicolò Martines,Giuseppe Spadaro,Salvatore Maurizio Inglese,Vincenzo Saluci,Emanuela Argenti, Massimiliano Federico, Dennis Trainito, Deborah Zuppardo, Salvatore Scerra, Flavia Francesca Pia Liuzza

Lista “Moderati-Rinnova”:Alessandra Elisa Ascia, Maurizio Antonuccio, Gioacchino Brancato, Mattia Elisa D’Andrea, Nunzio Cammalleri, Raffaele Carfì, Aurora Lavore, Giuseppe D’Arma,
Giuseppe Guastella,Maria Grazia Antonella Leone, Salvatore Incardona inteso Totò,
Carmela Oliva, Antonino La Chiusa detto Tonino, Roberta Peretti, Roberto Antonio Lo Porto, Marika Simona Rita Ricci detta Marica, Maurizio Nassi, Giorgia Eleonora Sciandro, Gaetano Quagliata, Francesca Catia Scilio, Luigi Rivecchio, Dalila Tuccio, Matteo Vella, Sergio Alabiso

Lista “Avanti Gela”:Francesco Biscotto,
Adriana Ketti Bonini, Simona Daparo,
Orazio Dominante,Giuseppe “Pino” Federico, Anna Maria Gentile, Giuseppe La Cognata, Daphne Marino, Maria Minardi,
Emanuele Antonio Ministeri, Gabriele Pellegrino, Andrea Simone Pisano, Anastasia Teresa Provinzano, Alessia Rodoti, Simona Romano, Filippa Giada Scerra, Danilo Spina, Enzo Tinnirello,
Rosario Trubia, Giulia Verderame
Giuseppe inteso Fabio Zaffonte, Carmelo Zappulla

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Grazio Trufolo capolista di “Prima Gela-Partito liberale”

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È l’esponente storico del partito liberale Grazio Trufolo a campeggiare la lista Prima Gela- Partito liberale collegata al candidato a sindaco Totò Scerra. Per lui che ha già all’attivo esperienze da assessore e consigliere comunale è un ritorno in prima persona alla politica attiva per sostenere con la sua esperienza il progetto di Alleanza per Gela. 

Nella stessa lista l’ex vicesindaco Giuseppe D’Aleo e l’ex consigliere comunale Angela Maria Modica il cui marito Paolo Comandatore è il coordinatore cittadino del partito liberale. 

Tra i giovani c’è Angelo Farruggia, figlio del dott. Luigi Farruggia che è stato consigliere comunale così come il fratello maggiore Salvatore.

Questi i candidati:

Grazio Trufolo, Ignazio Alabiso, Maria Concetta Grazia Antonuccio, Vanessa Altomonte, Giuseppe Antonio D’Aleo, Maria Rosa Cecilia Di Dio, Angela Maria Di Modica, Angelo Farruggia, Concetta Gibilras, Alfredo Lavio, Sara Mallia, Raffaele Alessio Maniscalco, Antonio Migliore, Laura Moscato, Alex Emanuele Pepe, Alessandra Maria Francesca Piccolo, Maria Paola Ponzio, Giovanni Romano, Nicolò Russello, Andrea Scerra, Concetta Sciacca, Rosalia Sciascia, Rosaria Seca, Salvatore Vizzini.

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Totò Scerra indica 4 assessori e 2 sono donne

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Si sono appena concluse le operazioni di deposito delle 4 liste di Alleanza per Gela, la coalizione che sostiene Totò Scerra.

La squadra presentata si compone di 4 assessori designati due donne e due uomini.

C’è il fondatore di Rinnova Giampaolo Alario che rappresenta una scelta politica e c’è l’ex Soprintendente di Caltanissetta Salvatore Gueli il cui nome rappresenta u a scelta più tecnica. La squadra si completa con due donne avvocato Adelaide Ferrigno che opera nel mondo del volontariato e Laura Caci.

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