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Cronaca

Due fratelli ai domiciliari per lesioni personali e minacce

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Ragusa – I Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, in regime di arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa nei confronti di due fratelli pregiudicati del posto, un 37 enne ed un 28 enne, residenti tra il capoluogo e le aree rurali della zona iblea.

I fatti risalgono ai primi giorni dello scorso novembre. Esasperato da continue irruzioni nei propri terreni, per l’ennesima volta un vicino litiga animatamente con i due fratelli che, al culmine dello scontro, attingono con alcuni fendenti il ventre della vittima, la gamba ed una mano per poi, non paghi, danneggiare gli pneumatici della sua autovettura e proseguire con pesanti minacce nei suoi confronti, anche attraverso l’utilizzo di un’arma detenuta dalla compagna di uno dei due.

La vittima, giunta in ospedale con gravi ferite che gli avevano provocato un cospicuo sanguinamento, è stato trattenuto al Giovanni Paolo II di Ragusa per diversi giorni sino a quando, una volta fuori pericolo, è stato in grado di fornire agli investigatori tutti i dettagli dell’accaduto, circostanziando i fatti in modo da permettere un immediato avvio delle indagini promosse dai militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica. Per i fratelli, quindi, è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari e dovranno rispondere davanti ai giudici dei reati di lesioni personali gravissime, danneggiamento e minacce aggravate dall’uso delle armi.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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