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Cronaca

Evade dai domiciliari: arrestato

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Modica – Il personale del Commissariato di Polizia di Modica, ha arrestato in flagranza un modicano quarantanovenne ritenuto responsabile del reato di evasione. Lo stesso si trovava agli arresti domiciliari in quanto tratto in arresto lo scorso anno per spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto si inserisce nella strategia di intensificazione dei controlli alle persone sottoposte agli arresti domiciliari, alla sorveglianza speciale, all’affidamento in prova ed in genere a forme limitative della libertà previste dall’ordinamento giuridico vigente e stabilite dall’Autorità Giudiziaria.

I controlli vengono effettuati giornalmente e in tutte le fasce orarie tramite le pattuglie della Polizia di Stato ed in specie da quelle dell’Ufficio Volanti del Commissariato alle quali si aggiungono periodicamente gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Catania messi a disposizione dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, previa richiesta della Questura di Ragusa.

I servizi mirati alle persone ristrette si pongono quale momento attuativo delle specifiche direttive impartite, a livello provinciale, dal Questore della provincia di Ragusa Dr Vincenzo Trombadore.

L’equipaggio della Volante del Commissariato ha effettuato un primo controllo dell’uomo intorno alle ore 14 nella sua abitazione, rilevandone la presenza, ma qualche ora più tardi, al nuovo controllo,il quarantanovenne, pensando di non essere scoperto, non è stato trovato a casa.

Immediate le ricerche ed in poco tempo l’uomo è stato rintracciato lontano dalla sua abitazione; lo stesso, alla vista degli Agenti di Polizia, si è dato a precipitosa fuga per le vie del quartiere Sorda di Modica ma invano in quanto prontamente bloccato dai Poliziotti e tratto in arresto per evasione.

L’Autorità Giudiziaria di Ragusa, su specifiche direttive del Magistrato di turno, ha ripristinato la misura cautelare violata.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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