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Fratelli d’Italia deciso a crescere a Gela come a Roma

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Serata completa della destra a Gela. In occasione della presentazione del libro di Buttafuoco, il ghota di Fratelli d’Italia è confluito a Gela. A capo del gruppo politico l’ assessore regionale al Territorio ed ambiente, Elena Pagana. Un gruppo giovane che si presenta vincente e motivata per affrontare il futuro. Il futuro è oggi a Palermo dove si stanno creando i prodromi per sviluppare le potenzialita’ del demanio di Gela, dove si studia come far convivere quel che resta dell’industria con l’ ambiente, dove la politica ha fatto tutto quello che è nel suo potere per intercettare finanziamenti per l’isola.

L’ assessore Pagana è stata accolta dal coordinatore cittadino Salvatore Scuvera che ha presentato quanto il partito ha realizzato in pochi anni, con risultati ragguardevoli in termini di impegno politico concreto ma anche di voti. Oggi detiene il gruppo consiliare piu’ numeroso che da’ filo da torcere all’Amministrazione. Il consigliere comunale Scerra ha posto l’accento su una serie di temi caldi che riguardano la citta’: il porto, lo studio Vas per il quale il Comune paga due professionisti senza pero’ completare l’iter. Gli hanno fatto eco i consiglieri Raniolo e Grisanti che hanno ricordato le battaglie consiliari sui problemi ancora irrisolti della citta’.

La dirigente Sandra Bennici ha ricordato che il gruppo di Fratelli d’Italia solo qualche anno non arivava al 3% oggi è il primo partito di Gela, con 4 assessori regionali e guida di Governo.

L’ assessore Pagana ha assicurato l’appoggio del Governo Regionale.

Ecco la trasmissione in diretta della conferenza stampa:

https://fb.watch/mzmpLh9mdr/

L’ ex assessore Razza ha sottolineato i continui errori dell’ amministrazione comunale che perde i finanziamenti per non presentare i progetti nei termini prescritti per poi incolpare i governi regionali.

La parola d’ordine conquistare il Comune ed erogare servizi.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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