Gela un dissalatore l’aveva. È costato miliardi ma è andato in disuso. I misteri del territorio: c’è il mare, c’è il dissalatore ma non viene usato. Il massimo del paradosso si è raggiunto quando l’acqua naturale veniva distribuita nell’ area industriale e quella dissalata alla comunità.
Adesso il Sindaco Lucio Greco ha chiesto al Dipartimento di Protezione Civile della Regione che Gela rientri tra i siti che possano disporre di un dissalatore mobile per affrontare l’emergenza siccità.
Il Comune di Gela, che conta oltre 68.500 utenti, è già passato da 138 l/s a 105 l/s con distribuzione a giorni alterni per metà popolazione.
Il primo cittadino ha apprezzato le tempestive diverse soluzioni individuate dalla cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, riunita ieri a Palazzo d’Orléans.
E’ stato chiesto però, nella predisposizione che la struttura sta mettendo a punto del piano di interventi e dei relativi costi da inviare a Roma per la valutazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità, di prevedere anche interventi importanti sul territorio.
Oltre alla rigenerazione di pozzi e sorgenti esistenti ad uso idropotabile e tutte le misure necessarie per rendere efficienti gli invasi artificiali, così come già a conoscenza di Sicilaque e Caltaqua, è indispensabile prevedere l’utilizzo di autobotti di cui il Comune è sprovvisto (le ultime due sono state rottamate alcuni anni fa) .
“Quel che più mi preme – ha scritto Greco – e che contribuirebbe ad alleviare i disagi già in atto, riguarda l’installazione di moduli mobili di dissalazione. L’ultimo modulo di dissalatore fisso è stato rimosso un ventennio fa ma l’area della Bioraffineria si presta ancora oggi ad ospitarne tecnicamente e logisticamente uno mobile
Francesco Morreale
11 Febbraio 2021 at 22:57
Spett.le Redazione,
In riferimento al vostro articolo in oggetto, abbiamo apprezzato che avete dato particolare risalto all’impegno pluridecennale del Signor Caputo, dato che lo conoscevamo sentiamo davvero che è venuto a mancare un pezzo di storia della nostra attività come Testimoni di Geova in Sicilia. Vi ringraziamo anche per aver evidenziato la nostra osservanza delle norme governative per tutelare la salute pubblica.
Rossella Signorello
12 Febbraio 2021 at 6:25
Gent. Sigg della Redazione,
mi chiamo Rossella e abito a Marsala. Vi scrivo per ringraziarvi del lavoro che fate quotidianamente e dell’impegno che mostrate per portare all’attenzione delle persone del territorio siciliano le notizie più evidenti.
Come lettrice ho apprezzato molto l’articolo del 29 gennaio u. s. intitolato “Gela, funerale in diretta streaming”. Grazie alla vostra segnalazione più persone sono venute a conoscenza di questo particolare evento. Grazie dell’iniziativa che avete preso e del tono rispettoso e delicato che avete usato.
Orazio Zappalà
13 Febbraio 2021 at 11:55
Spettabile Redazione,
Mi chiamo Orazio Zappalà e sono un vostro lettore.
Vi scrivo per ringraziarvi per l’articolo “Gela, funerale in diretta streaming”. Obiettività e professionalità sono mai da dare per scontato, in un mondo in cui esiste purtroppo pregiudizio.
Apprezzo il lavoro che fate e, continuando a leggere la vostra testata colgo l’occasione per mandare cordiali saluti.
Sergio La Delfa
20 Febbraio 2021 at 10:35
Spett.le Redazione,
il presente per ringraziare l’autore di aver contribuito, attraverso la notizia del funerale del sig. Caputo, ad informare la comunità dell’impegno con cui i Testimoni di Geova, nella circostanza specifica, si sono sforzati di adottare comportamenti rispettosi delle normative anti-contagio non facendo mancare, nel contempo, la loro vicinanza ai familiari del defunto.
Contare su un’informazione imparziale e oggettiva è particolarmente importante per chi è alla ricerca di “notizie” in un mare di fake news.
Complimenti!