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Attualità

Giovanni Cacioppo per salvare la Torre di Manfria

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E’ Giovanni Cacioppo il testimonial della campagna nazionale di sensibilizzazione sul valore del patrimonio culturale promossa dal FAI – Fondo Ambiente – che permette ai cittadini di segnalare i luoghi da non dimenticare.
Si tratta di luoghi importanti, in cui risiedono le emozioni, i ricordi – e il cuore – e che meritano di essere oggetto delle attenzioni della comunità e delle istituzioni.
Sul nostro territorio uno di questi luoghi è la Torre di Manfria.
Una tra le più importanti torri costiere di avvistamento dell’isola, domina da circa 500 anni con la sua grandezza il promontorio poco lontano dal centro cittadino.
Negli ultimi anni è purtroppo divenuta oggetto di atti vandalici e contenziosi che ne hanno
ripetutamente mortificato la bellezza. La raccolta firme legata alla campagna I luoghi del cuore
rappresenta così un’ imperdibile opportunità di attenzione e riscatto.
La Delegazione Fai di Caltanissetta, nel rush finale di questo progetto ha deciso di chiedere aiuto scegliendo un testimonial eccezionale: Giovanni Cacioppo.
Volto noto a livello nazionale e molto amato dai suoi concittadini, ha subito accettato la proposta di
farsi veicolo di un messaggio importante, registrando una videodichiarazione.
Accantonati per pochi istanti i panni da comico, ha scelto di parlare al nostro cuore e ricordarci
l’importanza e la bellezza della Torre di Manfria, presente in quasi tutte le foto dei tramonti che riguardano questo tratto di costa.
Dalle sue parole un appello: essere ricordati come la generazione che ha salvato la torre e non come la generazione che ha contribuito alla sua distruzione e alla sua scomparsa.
E per consentire a tutte le generazioni e competenze di partecipare e sostenere questo meraviglioso
progetto, la raccolta firme per la Torre di Manfria procede sia in digitale che sul cartaceo, alla
vecchia maniera, incontrandosi in luoghi, forse anch’essi un po’ del cuore.
Fino al 15 dicembre 2022 sarà possibile votare al censimento I luoghi del cuore e sostenere la Torre
di Manfria con una semplice firma, sul sito del FAI o nei punti di raccolta presenti in città.
La raccolta firme sui modelli cartacei avrà scadenza anticipata di qualche giorno, per permettere
agli addetti di caricare correttamente i voti sulla piattaforma.
Non lasciamo questo appello inascoltato.
Di seguito i link utili e la lista dei luoghi fisici di raccolta firme.
I luoghi del cuore – vota online
https://fondoambiente.it/luoghi/torre-di-manfria?ldc
I luoghi del cuore – videodichiarazione Cacioppo
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/testimonial/
Lista punti fisici raccolta firme
• Cartolibreria Randazzo, Via Parioli e Corso Vittorio Emanuele
• Laboratorio analisi Cannizzo, via Cairoli
• Cartolibreria Cimino
• HarmonyLab Postural Pilates
• The Bridge, Corso Vittorio Emanuele
• Teatro Eschilo
• Farmacia San Giacomo, di Gennuso Alberto
• Exit music, di Massimo Paino
• Giemme Motors, Casano
• Palestra vitality
• Copy center, Via Venezia
• Mail boxes etc., Via Crimea
• Supermercato Coop, via Palazzi
• Palestra Eneasport
• Palestra Cross 93012
• Palestra Powergym
• Basket Melfa’s
• Associazione Farc
• Bar Pisano, S.S. 115, Roccazzelle

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Attualità

Lavori della pista ciclabile appaltati ma i fondi vengono revocati

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Un altro taglio ai fondi assegnati a Gela. Stavolta non sono quelli del Patto per il Sud ma di Agenda urbana. Il progetto della pista ciclabile da Macchitella e fino al Lungomare non potrà essere realizzato pur essendo stato appaltato un anno fa

Il  cantiere non è stato però avviato e  Il Dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti ha decretato la revoca dello stanziamento da 720 mila euro perché non c’è più il tempo per chiudere tutti gli adempimenti entro il 31 dicembre.. Nel provvedimento del dipartimento regionale si richiamano due note di luglio ed ottobre trasmesse in municipio per avere informazioni sull’iter ma senza ottenere risposte.

Il Comune non è risultato in regola con gli adempimenti per inserire i dati necessari sulla piattaforma Caronte

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Attualità

All’Ospedale primo corso per l’Ipertrofia Prostatica Benigna con tecnologie avanzate

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Quella di oggi è stata una giornata storica. Il primo grande evento in Sicilia sul tema della sanita’.

All’ Ospedale Vittorio Emanuele è avvenuto il primo corso per il trattamento dell’Ipertrofia Prostatica Benigna con tecnologie avanzate. Presentazione della tecnica con Laser Verde Greenlight.

Attualmente, si assiste a un aumento delle patologie urologiche negli uomini. Mentre alcune di queste condizioni tendono a peggiorare con l’avanzare dell’età, sorprendentemente, altre stanno emergendo con una frequenza crescente tra i pazienti giovani. Basti pensare che in Italia il tumore alla prostata colpisce ogni anno 40.000 uomini, che di ipertrofia prostatica benigna soffre il 43% dei settantenni italiani, che il 35 % delle disfunzioni erettili non risponde alla terapia farmacologica, che l’incontinenza urinaria interessa dal 4% al 12% degli uomini over 50 anni. Si aggiunga che gli uomini italiani sono reticenti su questi argomenti, si rivolgono con difficoltà all’urologo (1 su 8 non si è mai sottoposto a una visita specialistica), spesso affrontano
i problemi quando le patologie sono in fase avanzata, sottovalutando le parole-chiave che sono – ancora una volta – “prevenzione e diagnosi precoci”.


Promotore e coordinatore del progetto formativo il Dott. Sebastiano Condorelli, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’ospedale, affiancato da autorevoli clinici che hanno trasferito “competenze e sapere” ai colleghi partecipanti al corso. Tema centrale le innovazioni terapeutiche per l’Ipertrofia Prostatica Benigna, patologia diffusa e destinata a peggiorare con l’età, se non adeguatamente
curata.


Il trattamento dell’ipertrofia prostatica (IPB) con terapie farmacologiche rappresenta la prima linea di intervento. Tuttavia, quando i farmaci non sono più efficaci, si passa a soluzioni più avanzate e risolutive.


L’Unità Operativa di Urologia di Gela adotta già da anni una tecnica chirurgica innovativa mini-invasiva chiamata “Rezum”, che utilizza il vapore acqueo per trattare l’IPB. Questa tecnica ha mostrato un notevole successo clinico, portando a un aumento del 40% nella mobilità attiva dei pazienti provenienti da altre regioni
che si recano in Sicilia, in particolare presso il P.O. di Gela.


L’ulteriore procedura innovativa presentata durante il corso è stata quella con il trattamento con il laser verde (Greenlight), tecnologia medica che consentirà ai partecipanti di condividere sessioni “in diretta”, in
collegamento con le sale operatorie dell’Ospedale. Il laser verde, grazie alla sua particolare lunghezza d’onda,
colpisce selettivamente le molecole di emoglobina contenute nel sangue e rilascia energia verso il bersaglio, recidendo così il tessuto da trattare con altissima precisione. Gli interventi Greenlight garantiscono una ottimale disostruzione e risoluzione dei sintomi urinari,
presentano bassi rischi di sanguinamento intraoperatorio e postoperatorio consentendo così – un aspetto importantissimo – di intervenire anche su pazienti sottoposti a terapie cardiologiche.
Il Dott. Condorelli ha dichiarato: “La Direzione strategica è fortemente impegnata a contrastare la convinzione che per una buona Sanità si debba necessariamente attraversare lo Stretto, e ha inteso affidare alla nostra Unità Operativa strutture e mezzi per raggiungere tale obiettivo. Il primo corso sul laser verde è
stato un ulteriore banco di prova, finalizzato all’espansione delle competenze degli urologi italiani riguardo alle innovazioni biomedicali. Ha anche contribuito a stimolare il dibattito sull’attualità sanitaria, evidenziare
le criticità esistenti e promuovere l’adozione di sistemi in grado di soddisfare le esigenze dei pazienti e di una sanità moderna, sia nel presente che in futuro.”

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Attualità

Asfalto sugli alberi. Dal Comune: “i lavori non sono completi”

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La nostra notizia sull’asfalto ha alzato un enorme polverone di indignazione da parte della cittadinanza. Dal Comune di Gela arriva una nota dal Direttore dei lavori, Massimo Collodoro.

“I lavori non sono stati completati e sono ancora in corso (operai presenti in cantiere) – scrive il professionista – ho preferito lasciare fruibile l’area per evitare disagi alla città “che merita”, avrei potuto sigillare tutto e fregarmene di tutto anziché assumermi enormi responsabilità su eventuali incidenti anche se ben segnalato il cantiere con segnaletica;

purtroppo quando si seguono determinati cantieri, bisogna prendere delle decisioni in fretta, l’area era rimasta fin troppo senza la pavimentazione, ma purtroppo le aiuole previste attorno alle palme non sono state consegnate in tempo, e allora che fai? Vai avanti.


Non è facile sopportare i cambiamenti, ma credo che una nota positiva all’intervento bisognava spenderla, migliorabile sicuramente, ma rende più sicura l’arteria ed evita, al completamento, il transito dei Tir, che è vietato, e riduce sensibilmente la velocità di transito oltre che a garantire un ordine”. Mancano le regole

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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