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Cronaca

Gli agricoltori protestano in contrada Grotticelle

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Protesta degli agricoltori stamane alla diga Grotticelle.

Il Sindaco Lucio Greco si è recato stamattina prima a Grotticelli e poi a Cimia, dove gli agricoltori si sono riuniti per protestare ancora una volta contro la mancata manutenzione degli invasi, che ha costretto anche nei giorni scorsi ad aprire le saracinesche per scaricare a mare la preziosa acqua frutto delle piogge abbondanti di questi giorni. La protesta è stata organizzata anche per chiedere aiuto alle Istituzioni, alla luce dei danni dovuti al maltempo devastante delle ultime settimane.
Insieme al Primo Cittadino c’era il Sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti. Greco ha assicurato che la richiesta per arrivare alla dichiarazione dello stato di calamità naturale verrà inoltrata a Palermo nell’arco di pochi giorni, con l’obiettivo di dare un po’ di ossigeno alle aziende agricole e ai carciofeti messi in ginocchio dalle piogge, dal vento e dalla grandine.
“Ho chiesto alla Regione di convocare un tavolo tecnico insieme al Sindaco di Niscemi, alla deputazione regionale e nazionale e alle associazioni di categoria, per valutare tutti gli interventi urgenti necessari per superare questa situazione problematica. Parliamo di aziende che occupano il maggior numero di lavoratori dell’hinterland e che vanno sostenute subito. Per quanto riguarda le dighe, servono, ma è noto, interventi di ordinaria manutenzione, per non essere più costretti a versare l’acqua a mare, uno spettacolo indecoroso dato che fino a poche settimane fa eravamo in piena emergenza siccità. E questo tavolo tecnico di cui ho chiesto la convocazione dovrebbe dirci proprio quali sono gli interventi da eseguire a breve, medio e lungo termine. Serve un cronoprogramma in primis, ma anche sapere con certezza quando potranno partire i primi lavori, che potrebbero già essere risolutivi per la fase di emergenza” ha dichiarato il Sindaco Lucio Greco.

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Cronaca

Scontro auto-moto, centauro ferito

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Sono da chiarire le cause dell’incidente stradale che si è verificato poco prima delle 22 all’incrocio tra via Francesco Crispi e via Pomezia. Lo scontro ha coinvolto una moto ed un’auto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al centauro, caduto rovinosamente a terra.

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Cronaca

E’ mancato il pediatra Giuseppe Giardina

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Ha seguito migliaia di neonati e bambini dell’hinterland e adesso il pediatra Giuseppe Giardina non c’è più a vedere crescere i più piccoli e curare i pazienti più indifesi.

È morto stamane in una Residenza assistita dove risiedeva da qualche tempo, il medico di Gela, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto ad andare in pensione anticipatamente.

Un coro di attestati di stima si è alzato sui social dal momento in cui si è diffusa la notizia.

Per decenni il medico, oggi settantaduenne, ha prestato servizio al reparto di pediatra dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Omicidio Santa Croce Camerina: in carcere altri 3 tunisini

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Santa Croce Camerina – A seguito degli interrogatori di garanzia presso il carcere di Ragusa, dei 3 tunisini raggiunti domenica scorsa da un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero di turno in relazione alla rissa durante la quale è rimasto ucciso un 21 enne loro connazionale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ibleo ha convalidato in toto il provvedimento ed emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ulteriori tre tunisini, rispettivamente due 35enni ed un 26enne, anch’essi coinvolti nella rissa di sabato 7 settembre, nel centro storico di Santa Croce Camerina, durante i festeggiamenti di Santa Rosalia.


I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto nella serata di ieri, 12 settembre, dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa all’esito di una tempestiva attività di ricerca.
Lo sviluppo incessante delle indagini ha permesso di riscontrare a loro carico gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza per la rissa che ha avuto come triste epilogo il decesso del 21 enne.
I tre, condotti in carcere dai militari dell’Arma, dovranno pertanto rispondere dei reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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