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I rifiuti, la questione morale e il monito del sindaco ai candidati

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Non si è schierato ufficialmente e ha scelto di mantenere un profilo basso in questa campagna elettorale. Ma la resistenza del sindaco Lucio Greco è stata messa alla prova da chi ha cominciato a fare campagna elettorale parlando di rifiuti scaricando colpe e responsabilità sull’amministrazione comunale. Greco non ci sta a subire un mese di colpi di mitragliatrice e mette le mani avanti annunciando che di fronte alle bugie non starà zitto. Carte alla mano smaschererà pubblicamente gli impostori.

Ma va anche oltre, parlando di certi intrecci che ancora oggi cercano di condizionare le scelte politiche e consigliando ai candidati di occuparsi piuttosto della questione morale. Affermazioni che portano ancora a far riflettere e a far sentire puzza di bruciato attorno al sistema dei rifiuti e alla loro gestione da parte della politica.

Questo il testo integrale delle dichiarazioni del sindaco Greco:

“Consiglio a tutti di pensarci due volte prima di criticare la mia amministrazione per la gestione rifiuti. Prima o poi la verità verrà a galla, anche perché i documenti che attestano i debiti e le storture fatte dalle passate amministrazioni sono eloquenti, inconfutabili, parlano chiaro e sono a disposizione di tutti. Di questo tiro al bersaglio e di certi giudizi negativi, espressi su questa classe dirigente, in vista delle prossime elezioni, mi sono scocciato e al più presto risponderò per le rime. Solo per delicatezza e per il rispetto del dibattito democratico, non sono voluto entrare nel merito delle dinamiche politico-elettorali. Ma se qualcuno pensa di farsi la propria campagna elettorale sulle spalle dei difficili problemi a cui stiamo dedicando tutte le nostre energie, si sbaglia di grosso.
Diversamente, mi troverò costretto a scendere in campo e farò chiarezza, una volta per tutte, sulle responsabilità e sui personaggi che hanno determinato questo dato di cose. Mi piacerebbe e lo troverei invece positivo, se tutti i candidati delle prossime elezioni regionali e nazionali, rivolgessero la loro attenzione sulla questione morale e su certi intrecci che ancora oggi cercano di condizionare le scelte politiche. Questo sì, che sarebbe un atteggiamento corretto sul piano morale, politico e istituzionale”.

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Attualità

Comune di Butera mette all’asta borgo Guttadauro

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Butera.C’è tempo fino al 26 aprile per presentare l’offerta al Comune per acquistare il borgo fantasma.

L ’amministrazione municipale, guidata dal sindaco Giovanni Zuccalà,ha messo all’asta con un prezzo di base di 716 mila euro il borgo Guttadauro dedicato ad un capitano fascista gelese.

Il borgo fu costruito nel 1940 ( con la piazza centrale, la chiesa, la scuola,la caserma dei carabinieri e varie strutture) ma è stato subito abbandonato e tutto è un rudere.

Il Comune di Butera ne ha avuto la proprietà nel 1970 ma non ci sono fondi per un intervento massiccio.La decisione presa è di vendere.

 

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Cronaca

Furto cavi di rame, Polizia blocca terzetto di pregiudicati catanesi

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La Polizia Ferroviaria di Catania ha arrestato tre uomini originari della provincia etnea, di età compresa tra i 30 ed i 60 anni circa, presunti autori di furto di rame aggravato in concorso ai danni delle imprese ferroviarie a ridosso della provincia di Enna. Gli agenti, assieme ai colleghi di Caltanissetta, indagavano da tempo su una serie di furti di cavi di rame ed altro materiale ferroso in uso alle ferrovie, avvenuti sulla tratta Libertina -Sparagogna della linea ferroviaria Fiumetorto – Bicocca, attualmente non in esercizio perché oggetto di lavori per il raddoppio dei binari. Per contrastare i numerosi episodi criminosi, che si sono tradotti in decine di chilometri di rame sottratti e un danno economico di circa 165mila euro per Rfi, il team di investigatori della Polizia di Stato di Catania e Caltanissetta ha svolto una complessa attività di indagine supportata anche dalle immagini riprese dalle fototrappole installate da Fs Security. Proprio una delle telecamere di videosorveglianza ha lanciato, durante la notte scorsa, un “alert” quando nell’area telecontrollata sono stati percepiti dei movimenti. L’allarme, arrivato a personale della Polfer di Caltanissetta, è stato immediatamente condiviso con i colleghi di Catania che sono intervenuti lungo la linea ferroviaria nei pressi della stazione di Libertina sorprendendo tre persone che sfilavano cavi dalla linea ferroviaria per poi caricarli su di un furgone. Non potendo operare in sicurezza, in quanto l’oscurità celava possibili complici e vie di fuga, i poliziotti, appostati, hanno deciso di intervenire quando il furgone ha lasciato il sito, bloccandolo sulla Ss 192. All’interno del veicolo, oltre ai circa 750 chili di rame sottratto dai binari, poi riconsegnato a Rfi, sono stati trovati una serie di attrezzi utilizzati per tranciare i cavi e indumenti da lavoro simili a quelli utilizzati dai tecnici delle ferrovie. I tre soggetti a bordo, pluripregiudicati già noti alle forze dell’ordine e con precedenti specifici, sono stati quindi arrestati e, al termine degli accertamenti di rito, associati presso la casa circondariale di Enna, in attesa del giudizio per direttissima. Il conducente del veicolo dovrà rispondere dinanzi al giudice, oltre che del furto, anche dei reati di guida senza patente ed inosservanza di provvedimenti dell’autorità, per non aver rispettato il foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Enna qualche mese addietro proprio su segnalazione della Polizia Ferroviaria di Caltanissetta. Dalle risultanze investigative portate avanti da diversi mesi, i tre uomini sono risultati essere gli stessi su cui da tempo gli inquirenti avevano posto l’attenzione essendo gravemente sospettati, ponendo fine al fenomeno dei furti di rame che avevano interessato quell’area. L’attività predatoria dell’oro rosso è costantemente al vaglio della Polizia Ferroviaria atteso che, oltre agli ingenti danni economici alle imprese ferroviarie, quando avviene su linee in esercizio, è causa di gravi disagi all’utenza con ritardi e soppressioni di convogli, pregiudicando in alcuni casi anche la sicurezza della circolazione stessa.

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Cronaca

Droga in auto, gelese in manette a Roma

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Un gelese di 40 anni (di cui non sono state fornite le generalità) è stato arrestato dai Carabinieri a Roma. Fermato a bordo della sua auto ad un posto di blocco, è stato sorpreso con 12 dosi di cocaina pronte allo spaccio. Lo stupefacente era stato occultato nell’abitacolo.

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