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L'occhio del bello

Il cuore grande di Gela, al lavoro per l’Ucraina

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È possibile trovare qualcosa di buono in questi giorni di violenza e paura che stiamo vivendo? È difficile, senz’altro, ma uno squarcio di luce nel buio c’è: il profondo, fortissimo desiderio di pace che unisce tutto il mondo. Le manifestazioni ormai non si contano più, sono ovunque e anche nella stessa Russia, sotto il naso del dittatore Putin. Secondo i dati in possesso dell’Ong Ovd-Info, specializzata proprio nella gestione delle informazioni sulle manifestazioni di protesta, sarebbero già 10mila i cittadini russi arrestati per aver protestato contro l’aggressione all’Ucraina. È palese che il numero possa essere sottostimato.

Anche Gela ha preso parte alle iniziative globali contro la guerra, tantissimi gli eventi promossi – in particolar modo dalle scuole – con marce di solidarietà, flash mob, illuminazioni degli edifici di giallo e blu. La bandiera con i colori arcobaleno della pace sventola ovunque. Ed è partita anche la gara di solidarietà, con l’attivazione dei primi centri di raccolta in via Olanda 22 (con il coordinamento di Caritas salesiana, Fai Antiracket Gela, Il tempio di Apollo e lo stesso Comune), alla Procivis di via Ossidiana e alla sede dell’Associazione nazionale Carabinieri in piazza Roma. Servono soprattutto dispositivi sanitari, medicine e prodotti per bambini. Anche le farmacie verranno dotate nei prossimi giorni di scatoloni in cui poter lasciare il materiale donato.

«Gli ucraini sono un popolo orgoglioso e coraggioso, vivono una situazione tremenda ma sono loro a darci coraggio in questo momento così difficile»: lo riferisce l’imprenditore buterese Salvatore Di Trio, sposato con una donna ucraina che da vent’anni vive in Italia, Viktoria Mashchenko. La madre della donna e i suoi familiari si trovano a Zaporizhzhia, la città sede della più grande centrale nucleare d’Europa in cui qualche giorno fa è stata sfiorata una tragedia di proporzioni difficili da immaginare. Anche da Gela dunque, profondo Sud del Sud, ci si può adoperare per chi soffre, contribuendo a costruire, sperare e – chi ci crede – pregare sempre per la Pace.

(Nella foto, un momento della manifestazione per la Pace svolta all’istituto “Quasimodo”)

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Europei di atletica Virtus in Svezia, convocato anche Salvo Bianca

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Uno splendido riconoscimento per Salvatore Bianca. L’atleta gelese è stato infatti convocato per i Campionati europei di atletica Virtus in programma a Uppsala, in Svezia, dall’11 al 16 giugno prossimi. Il giovane asso dell’atletica disputerà diverse prove. Si tratta delle gare individuali di salto in alto, salto in lungo e 100hs e le staffette 4×100 e 4×400.

Per lui l’obiettivo ambizioso e prestigioso di portare nella sua città una medaglia dalla trasferta svedese. La convocazione rappresenta un grande traguardo per il giovane e per il suo coach, papà Massimo Bianca, che segue da sempre il figlio negli allenamenti condividendo con lui la sua esperienza nello sport e le sue conoscenze.

Una bella storia di sport, famiglia, impegno e determinazione che a giugno approderà nuovamente in un contesto di caratura internazionale, esportando la forza di un talento “made in Gela”. 

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“Ave Medea”, lo spettacolo di Amatuccio approderà alla Biennale di Venezia 

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Lo scenario è di quelli prestigiosi, la Biennale di Venezia nel suo progetto riservato al teatro: la Biennale college registi Under 35. Federica Amatuccio, giovane regista gelese, vi parteciperà dopo che il suo spettacolo è stato selezionato e potrà quindi concorrere per un premio importante: ricevere una produzione della stessa Biennale per l’opera in concorso.

Il prossimo 11 giugno, dunque, a Venezia andrà in scena l’opera “Ave Medea” che Amatuccio dirige, con le performance sul palco di Eugenia Galli ed Emilano Albor Boscato. Musiche e sound design saranno a cura di Andrea Gianessi. Nella città della laguna verrà presentato uno studio di trenta minuti di “Ave Medea”, una rilettura della tragedia classica prendendo spunto da un’altra importante opera della letteratura teatrale internazionale.

Per Amatuccio sarà un altro passo verso quel sogno chiamato “Teatro” per cui ha lasciato Gela dopo il diploma, lei come tante ragazze e tanti ragazzi di ieri a caccia di sogni da realizzare oltre i confini della Sicilia. 

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Il Centro Balù ed il Leo club del golfo di Gela insieme per “nutrire l’inclusione”

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Anche fare le pizze può diventare un’occasione importante per vivere momenti di socializzazione, che diventano grandi opportunità inclusive quando coinvolgono i più piccoli. Bambini e ragazzi con autismo che ogni giorno vengono seguiti con attenzione e amore dalle responsabili e dalle operatrici del Centro educativo Balù.

Al loro fianco, in diverse iniziative, anche i giovani del Leo club del golfo di Gela che hanno “adottato” la causa del Balù, nel lavoro in rete verso la reale inclusione. E così, ieri, circa dieci bambini che frequentano il Centro hanno imparato a fare le pizze grazie ai soci del Leo.

Un evento, intitolato “Nutriamo l’inclusione”, che si è svolto presso i locali della Piccola casa della Misericordia, dove la grande cucina ha permesso ai partecipanti di operare con piena professionalità. Una bella mattinata di condivisione, amicizia, collaborazione tra realtà impegnate nel territorio. E poi, ovviamente, gustose pizze per tutti. 

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