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In Kenya la produzione di olio vegetale per le bioraffinerie di Eni

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Eni ha completato la costruzione dello stabilimento per la raccolta e spremitura di semi oleaginosi (agri-hub) a Makueni, in Kenya, e avviato la produzione del primo olio vegetale per le bio-raffinerie.

Il primo agri-hub avrà una capacità installata pari a 15mila tonnellate con una produzione prevista nel 2022 di 2.500 tonnellate.

“Questo progetto incarna tutti i pilastri dell’approccio di Eni alla sostenibilità. La neutralità carbonica, perché la bio-raffinazione è un elemento importante nel nostro percorso verso le zero emissioni al 2050. L’eccellenza operativa, perché abbiamo concluso i lavori nei tempi previsti, a un anno dall’accordo con il governo kenyota e a sei mesi dall’avvio del cantiere, in totale sicurezza con più di 200mila ore lavorate senza alcun incidente. Lo sviluppo sociale, con benefici in termini occupazionali: abbiamo coinvolto 25mila agricoltori e impiegato fino a 200 persone al giorno nella costruzione del centro. Nel nostro modello di integrazione verticale la coltivazione dei semi è demandata agli agricoltori locali in modo da promuovere l’accesso al mercato garantendo l’accesso alla terra”, ha detto Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni.

L’agri-hub lavorerà semi di ricino, di croton e di cotone per estrarre olio vegetale. Si tratta di materie prime sostenibili, agri-feedstock che non sono in competizione con la filiera alimentare perché provenienti da coltivazioni resistenti all’aridità e adatte a crescere su terreni degradati, appunto ricino, semi raccolti da piante spontanee (croton) e co-prodotti della filiera del cotone in un’ottica di economia circolare. Nell’impianto, inoltre, si produrranno mangimi e bio-fertilizzanti, derivati dalla componente proteica dei semi, a beneficio delle produzioni zootecniche e alimentari, fornendo un contributo alla sicurezza alimentare. Il centro funzionerà anche come polo di formazione e supporto tecnico agli agricoltori.

Eni Kenya, la sua filiera e tutti gli agri-feedstock sviluppati sono stati certificati secondo lo schema di sostenibilità ISCC-EU (International Sustainability and Carbon Certification), uno dei principali standard volontari riconosciuti dalla Commissione europea per la certificazione di biocarburanti (RED II). In particolare, Eni è la prima azienda al mondo a certificare il ricino e il croton ad uso biocarburanti sotto lo schema ISCC-EU e ha permesso per la prima volta a un cotonificio africano di raggiungere tali standard certificativi, offrendo agli agricoltori locali nuove opportunità di mercato anche per la fibra.

Eni Kenya ha avviato inoltre – in partnership con ISCC all’interno di un progetto Horizon 2020 – le azioni per ottenere la certificazione Low ILUC (basso rischio di cambiamento diretto ed indiretto della destinazione d’uso dei terreni) già a partire dai prossimi mesi.

La prima fase del progetto in Kenya prevede la realizzazione di un secondo impianto che consentirà di raggiungere nel 2023 una capacità complessiva di 30mila tonnellate all’anno di olio vegetale e lo sviluppo delle filiere agricole associate.

L’avvio della produzione in Kenya rappresenta il primo passo per le iniziative nella catena agro-industriale di Eni. Nel corso dell’ultimo anno sono stati firmati accordi in diversi Paesi tra cui Congo, Mozambico, Angola, Costa d’Avorio, Benin, Kazakistan e Ruanda. Per questi Paesi, così come per l’Italia, sono stati avviati studi di fattibilità con l’obiettivo di condurre nelle realtà più mature una prima fase di attività agricola a partire dal 2022 per poi procedere con la costruzione di impianti  di spremitura di semi per la bioraffinazione

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Attualità

Giornata mondiale del tabacco

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Caltanissetta- La Consulta Giovanile  LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), promuove il coinvolgimento degli studenti, indispensabile per affrontare con sempre maggiore determinazione i temi della prevenzione oncologica, con la presente intende ricordare che il prossimo 31 maggio ricorre  Giornata Mondiale Senza Tabacco indetta dall’OMS fin dal 1988.

Per salvare le nuove generazioni e contrastare i danni ambientali causati dal fumo, LILT ha aderito alla petizione dell’Unione Europea lanciata a inizio 2023, che ha l’obiettivo di creare la prima generazione libera dal tabacco entro il 2030.

La Nuova Zelanda è il primo Paese ad aver approvato una legge a tutela dei più giovani, vietando la vendita di sigarette a tutti i nati dopo il 2009.

La pandemia da tabacco è la prima causa evitabile di morte.

I mozziconi sulle spiagge danneggiano gli oceani e la fauna marina, nelle foreste provocano incendi e contaminano il suolo e l’acqua.

Per salvare le nuove generazioni dalla dipendenza dal tabacco è necessario contrastare con decisione i danni ambientali causati dai mozziconi di sigaretta e lottare contro il fumo.

In Italia si registra un aumento dei fumatori. Si parla di un fenomeno che riguarda il 24,2% della popolazione con 800.000 fumatori in più (+2%) secondo la più recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco” è il focus della Giornata mondiale senza tabacco 2023

D’altro canto, la coltivazione e la produzione di tabacco provocano danni ecologici a lungo termine e cambiamenti climatici.

Il tabacco svolge così un ruolo cruciale nel determinare il futuro dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. 

La Giornata mondiale senza tabacco 2023 vuole pertanto incoraggiare gli agricoltori in tutto il mondo a impegnarsi per abbandonare la coltivazione del tabacco e spingere i governi e i responsabili politici a supportare gli agricoltori attraverso la creazione di ecosistemi di mercato per colture alternative, incoraggiando almeno 10.000 agricoltori in tutto il mondo.

“Impegnati a smettere” è lo slogan della campagna lanciata quest’anno dall’OMS per Giornata mondiale senza tabacco che la Consulta Giovanile LILT ha fatto proprio ed invita tutti gli Istituti Scolastici della Provincia a partecipare alla Giornata Mondiale senza tabacco proponendo la proiezione nelle classi delle seguenti clip che ci siamo impegnati a realizzare:

·        CANCRO E FATTORI DI RISCHIO – Come l’inquinamento provoca il cancro ai polmoni – Aula di Sienze – da scaricare al link: https://youtu.be/shK9wr_Sry8 consigliata per gli Istituti Medi Superiori

·        SPEZZA L’ULTIMA – Aula di Scienze – https://youtu.be/CgchuY5Yjqo

consigliata per gli Istituti Medi Inferiori

Il fumo resta la seconda causa di morte nel mondo con 8 milioni di vittime l’anno.

Creiamo insieme  la prima generazione smoke free.

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Attualità

La Regione promuove la riorganizzazione delle Camere di Commercio

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Palermo – Definito il sistema camerale in Sicilia. Su proposta dell’assessore alle Attività produttive, il governo regionale ha approvato il riassetto organizzativo delle Camere di commercio: mantenute quelle di Palermo-Enna, di Messina e del Sud-Est (Catania, Ragusa e Siracusa), confermata l’istituzione di quella di Agrigento-Caltanissetta-Trapani.

La riorganizzazione di questi enti arriva dopo un lungo percorso amministrativo, in seguito anche ad alcuni pronunciamenti dei Tar. La scelta dell’esecutivo siciliano è stata preventivamente condivisa con Unionacamere Sicilia e organizzazioni di categoria e sindacali

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Attualità

In mutande davanti alla chiesa…

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In tenuta intima davanti la chiesa del Rosario di Gela. Ha destato curiosita’ ed anche un pizzico di polemiche la performance che questo pomeriggio ha visto protagonisti un manipolo di giovani. Un set destinato ad uno spot pubblicitario davanti alla porta chiusa di una chiesa.

Un connubio azzardato fra sacro e profano che ha fatto discutere sottovoce chi passava dal corso Vittorio Emanuele.

Niente di transcendentale: solo pubblicita’ per un’ azienda del settore di abbigliamento intimo. Tutto colorato e alternativo. Uomini in gupire, parrucche colorate, terga al vista nella speranza di attirare l’attenzione e qualche cliente in piu’.

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