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Cronaca

Incendiata la Jeep della consigliera Ascia: solidarietà da PD e Ugl

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La Jeep della consigliera Alessandra Ascia posteggiata un via Dolomiti davanti alla sua abitazione è stata incendiata nella notte. Sull’episodio indagano i carabinieri. Alla consigliera, che qualche mese fa ha lasciato il Pd per confluire da indipendente al gruppo misto, i primi ad esprimere solidarietà sono stati i componenti del PD. Un episodio grave, dai toni pesantemente intimidatori quello commesso ai danni dell’esponente politico e dellajsua famiglia. Indagini a 360 gradi per risalire agli autori del vile gesto. Solidarietà alla consigliera viene espressa pure dal segretario provinciale Ugl Andrea Alario che auspica un innalzamento del livello di controlli del territorio tramite le forze dell’ordine ed il sistema di videosorveglianza

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Cronaca

Scontro in via Butera tra auto e bicicletta

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Un incidente si è verificato in via Butera.Un ciclista e stati trasportato in ospedale dopo l’impatto tra una Fiat punto e la bicicletta su cui viaggiava.

Il ciclista è finito a terra ed è stato soccorso dal personale del 118 giunto sul posto. Pare che le sue condizioni non destino particolare preoccupazione.

La dinamica del sinistro è in corso di accertamento.Se ne stanno occupando i vigili urbani.

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Cronaca

Sospesa l’attività di un ristorante per violazioni amministrative

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Niscemi – La Polizia di Niscemi, su disposizione del Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, ha eseguito controlli amministrativi ad esercizi commerciali nel comune di Niscemi, unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro, dell’ASP, della Polizia locale e dei Vigili del Fuoco.

Durante i controlli, presso un’attività commerciale dedita alla ristorazione, sono state riscontrate e contestate al titolare dell’attività diverse violazioni amministrative, quali: la mancanza del cartello di orario di apertura e chiusura del locale e la mancanza dell’apparecchio per la rilevazione del tasso alcolico. Inoltre, sono state riscontrate alcune violazioni delle vigenti norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro previste dal D.Lgs. n. 81/08, relative all’informazione dei lavoratori, la loro formazione, la sorveglianza sanitaria, il piano di emergenza ed evacuazione, la nomina del medico e del RSPP.

Un lavoratore presente nell’esercizio era sprovvisto di contratto di lavoro. Personale dell’ASP ha rilevato la mancata attività di monitoraggio HACCP, sistema di autocontrollo igienico dei lavoratori, l’inidoneità delle dimensioni dei locali cucina, la presenza di due dipendenti non formati quali alimentaristi e altre violazioni. Sono, inoltre state rilevate la presenza di un numero di tavoli superiori al previsto nella SCIA e la mancanza di aperture di aerazione.

Per quanto accertato durante l’ispezione è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’unità produttiva nei confronti del titolare. Analoghi controlli saranno programmati nelle successive settimane.

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Cronaca

Incendio doloso all’Omnia di Licata, altri arresti dei carabinieri

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Ci sono altri indagati in merito all’incendio doloso ai danni della ditta Omnia s.r.l. a Licata, verificatosi lo scorso 20 gennaio che ha causato, secondo le misurazioni effettuate nell’immediatezza dall’Arpa Sicilia, una grave compromissione dell’aria per la diffusione di sostanze altamente tossiche in percentuali di gran lunga superiore a quelle tollerate dalle norme e dalle linee guida internazionali in tema di inquinamento atmosferici.

I carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, a Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale, emessa dal Gip presso il Tribunale di Agrigento su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di ulteriori 10 soggetti (dei quali 4 in carcere, 2 ai domiciliari, 3 obblighi di dimora e un obbligo di presentazione alla pg), nello stesso procedimento penale per il quale lo scorso 16 ottobre sono state tratte in arresto tre persone, due delle quali ritenute responsabili in concorso tra loro dell’incendio doloso. Per due di loro, entrambi tradotti in carcere, gli inquirenti ritengono che abbiano concorso con gli arrestati dello scorso mese a causare l’incendio della ditta. Per tutti, il Gip , prima di procedere alla valutazione della richiesta di misura cautelare, ha dovuto preventivamente procedere all’interrogatorio preventivo degli stessi. Le indagini avviate dai Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo e disposte dalla Procura della Repubblica di Agrigento, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali protrattesi per circa 10 mesi, oltre a individuare gli autori dell’incendio della ditta Omnia srl, hanno consentito di disegnare uno spaccato di micro e macrocriminalità in un ambito sociale di emarginazione e degrado nel territorio di Licata ma soprattutto dei centri di Ravanusa e Campobello di Licata, con riflessi sui comuni vicini. L’estrema pericolosità manifestata dagli indagati tratti in arresto nelle due operazioni di oggi e dello scorso mese di ottobre, emerge con assoluta evidenza dal possesso di armi da fuoco, dalla violenza e dal clima di intimidazione nei confronti delle persone offese, dalla occasionalità di alcuni episodi di reato contro il patrimonio che denotano una preoccupante facilità nell’aggressione fisica e nella commissione di reati di rapina, e soprattutto nell’episodio di tentato omicidio con una spranga di ferro ai danni di un cittadino extracomunitario ascritto ad uno degli indagati, effettuato senza un reale movente.

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