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Cronaca

Inviduato l’autore dell’accoltellamento di Piazza Italia

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Modica – Svolta nelle indagini conseguenti al ferimento di un cittadino tunisino nei pressi di Piazza Italia di Scicli. I militari della Tenenza, al termine di una puntuale attività di indagine, hanno denunciato per lesioni personali aggravate e porto di oggetti atti ad offendere un giovane maggiorenne di nazionalità tunisina, ritenuto l’autore del grave fatto di sangue accaduto nella notte di domenica 20 agosto. La scorsa domenica, poco dopo la mezzanotte, nel cuore del centro storico di Scicli, era stato richiesto l’intervento del personale sanitario perché un giovane tunisino aveva riportato una vistosa e profonda ferita lacero contusa al fianco sinistro, quale conseguenza di un accoltellamento. I sanitari intervenuti, vista la gravità del fatto, lo trasportavano presso il pronto soccorso dell’ospedale di Modica e richiedevano l’intervento dei militari dell’Arma che hanno avviato immediatamente le indagini, effettuando gli accertamenti necessari. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane sarebbe stato colpito al fianco sinistro con un grosso coltello. All’origine del fatto di sangue, un iniziale alterco – a detta dell’interessato – senza apparente motivo, con altro connazionale tunisino. Nonostante le difficoltà connesse alla comprensione e a parlare la lingua italiana da parte della vittima, la svolta è arrivata in tempi rapidissimi. In tale contesto è stato necessario l’intervento di un Carabiniere conoscitore della lingua araba. I militari hanno quindi iniziato a identificare e sentire i testimoni del violento fatto, riuscendo in breve a risolvere il caso: è stato dato un volto all’aggressore e a identificarlo con certezza. Si tratta di un giovane immigrato tunisino – irregolare H. M., 21enne, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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