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Cronaca

L’imprenditore Luca si getta in mare

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L’imprenditore settantenne Salvatore Luca ha tentato di gettarsi a mare con la sua auto, nell’area adiacente al porticciolo. E’ scattato subito l’allarme e sono intervenuti i militari della Capitaneria di porto ed il servizio sanitario. L’uomo è stato salvato e trasferito subito in ospedale dove adesso è intubato. La notizia ha avuto grande eco in città, dove Luca è molto conosciuto per la sua attività ed anche per le vicissitudini giudiziarie degli ultimi mesi

Nel primo pomeriggio, su segnalazione di un cittadino, personale militare della Capitaneria di Porto, coordinati dal Comandante C.F. (CP) Giuseppe DONATO, sono intervenuti per prestare soccorso ad un malcapitato che, con la propria auto, è finito in acqua presso il Porto Rifugio di Gela.

I soccorsi sono intervenuti subito sotto il coordinamento della Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Gela che, grazie anche all’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Caltanissetta, del 118 e di alcuni cittadini ivi presenti, ha fatto si che il guidatore fosse subito tratto in salvo e consegnato al personale paramedico per le prime e fondamentali cure del caso, sul posto erano presenti, altresì, pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

La dinamica dell’incidente è ancora in corso di valutazioni da parte dei militari della Capitaneria che, a giorni, scioglieranno la riserva su eventuali cause che hanno portato all’incidente in porto, al momento rassicurano, invece, le condizioni di salute del guidatore, attualmente ricoverato all’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela in condizioni stabili.

L’immediatezza nell’intervento e l’elevata professionalità degli uomini della Capitaneria di Porto hanno contribuito a salvare la vita dello sfortunato guidatore e scongiurare ben più gravi conseguenze

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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