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Nursind: supporto legale al personale, l’azienda chieda i danni ai responsabili

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Aggredito l’equipaggio di un’ambulanza a Gela. Lo rende noto il sindacato Nursind di Caltanissetta che manifesta “vicinanza e solidarietà all’equipaggio dell’ambulanza Charlie 6 del 118, brutalmente aggredito il 29 dicembre scorso durante un intervento. Stigmatizziamo e condanniamo questo vile gesto il cui unico risultato è quello di creare nocumento voluto alla dotazione organica e strumentale del 118, di per sè già molto esigua, con un grave danno quindi all’intera collettività che vede così ridotta l’efficacia della risposta all’urgenza-emergenza sanitaria”. I tre componenti dell’equipaggio, giunti nell’abitazione da cui era partita la chiamata di aiuto, sono stati aggrediti verbalmente e fisicamente a pugni e con una spranga di ferro che ha mandato in frantumi il parabrezza dell’ambulanza.
Il Nursind per voce di tutte le componenti della segreteria territoriale e aziendale, ricorda che “eventi traumatici o luttuosi, per quanto dolorosi, mai devono sfociare in atteggiamenti al limite dell’inciviltà che possono solamente inficiare l’attività del personale sanitario, che soprattutto in questo periodo di pandemia si prodiga e si sacrifica in maniera encomiabile. Chiediamo interventi e misure urgenti contro l’annoso problema della sicurezza al personale sanitario e tolleranza zero. Non possiamo che condannare questo ennesimo e vile episodio di violenza. Si tratta di episodi gravissimi che non possono essere più tollerati nei confronti di chi ha sempre operato in prima linea per il bene della comunità̀, risorsa preziosa soprattutto in questa emergenza pandemica”. La segreteria territoriale del Nursind si mette dunque a disposizione anche dal punto di vista legale per sostenere “gli operatori sanitari coinvolti nella spiacevole vicenda e nello stesso tempo si augura che l’azienda sanitaria di riferimento si costituisca parte civile in sede legale per vedersi riconosciuti e rimborsati i danni materiali cagionati nell’aggressione”

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Regione: 10 milioni di euro per l’acquisto diretto di foraggi

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Palermo – L’assemblea regionale siciliana ha approvato nella seduta di oggi pomeriggio il disegno di legge che prevede i primi aiuti in favore delle aziende agricole del territorio siciliano.
I nostri allevatori potranno cosi usufruire dei seguenti contributi:
A) 400 mila euro in favore delle imprese agricole che esercitano attività di allevamento operanti in Sicilia e che praticano la transumanza intra-regionale dei bovini a copertura dei costi sostenuti per l’esecuzione degli esami di laboratorio e per le spese veterinarie

b) 10 milioni di euro per l’acquisto diretto di foraggi da parte della Regione o per l’erogazione di un contributo alle aziende stesse per il medesimo acquisto, così come avevo richiesto con un emendamento im Commissione bilancio.
“Sono soddisfatto per questo primo intervento – ha detto l’on. Giuseppe Catania, Vicepresidente Commissione Attività Produttive
Gruppo Fratelli d’Italia – che certamente non risolve le criticità dei nostri allevatori ma quantomeno offre una piccola boccata d’ossigeno”.

“In aula grazie al lavoro di squadra di Sud Chiama Nord, Pd e Movimento Cinque Stelle – dicono Ismaele La Vardera, Michele Catanzaro e Roberta Schillaci – al comparto zootecnico vanno 5 milioni in più per acquisto dei foraggi, che dunque raddopiano la somma a disposizione dato che il governo aveva stanziato solo 5 milioni. Sappiamo bene che si tratta di una somma insufficiente, ma quantomeno abbiamo evitato che si trattasse davvero di briciole”.

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Le parole di don Ciotti ai giovani gelesi: “Difendete la sacralità delle istituzioni”

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Un lungo e appassionato intervento, nell’ambito del convegno su “Donne e mafia. Vittime, complici, antagoniste”, dinanzi a numerosi studenti delle scuole superiori della città. Don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, si è rivolto questa mattina ai giovani gelesi esortandoli a difendere la sacralità delle istituzioni e ad unire le forze «contro la peste mafiosa e la peste della corruzione».

L’incontro, nell’auditorium del Liceo delle scienze umane di via Europa, è stato moderato dal procuratore di Gela Lucia Musti. Tra gli interessanti interventi anche quello del questore di Caltanissetta Pinuccia Albertino Agnello e del prefetto Chiara Armenia.

Una folta rete di club e associazioni ha sostenuto l’importante iniziativa: Fidapa, Convegno di cultura Maria Cristina di Savoia, Inner wheel, Lions Butera e terre federiciane, Soroptimist ed il patrocinio di Ferpi Sicilia (Federazione relazioni pubbliche italiana).

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Ex Questore di Caltanissetta a Milano

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Ha diretto la Questura di Caltanissetta, dal 2015 al 2017, il nuovo Questore di Milano: si tratta del calabrese Bruno Megale, 57 anni, esperto di terrorismo e jihadismo. Lascia la Questura di Reggio Calabria: al suo posto arriva il Questore Salvatore La Rosa, 62 anni, messinese, fino a pochi giorni fa alla direzione della Questura di Trapani e già dirigente (dal 2005 al 2007) del Commissariato di Polizia di Gela.

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