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Cronaca

Operazione di Guardia costiera e Interpol per l’inquinamento marino

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Dal 1° marzo 2021 al 31 marzo 2021, sotto il coordinamento nazionale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, si è svolta l’operazione globale ambientale denominata “30 days at sea 3.0”.

L’operazione, pianificata a livello internazionale dall’INTERPOL, ha visto la partecipazione di 67 Paesi in tutto il mondo, coinvolgendo  – per l’Italia – anche tutti i comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, a cui la normativa vigente riconosce specifiche competenze in materia di tutela dell’ambiente marino e costiero.

L’operazione, che è stata preceduta da una fase di acquisizione d’informazioni, ha impegnato il personale del Corpo in complesse e intense attività operative e d’indagine, che hanno portato all’effettuazione di oltre 20.000 controlli e all’accertamento di 620 illeciti ambientali (tra penali e amministrativi), per un ammontare delle sanzioni pecuniarie accertate di circa un milione e 200 mila euro.

Molteplici le attività svolte con l’obiettivo di contrastare i crimini ambientali che mettono a rischio l’ecosistema marino: dal controllo dell’inquinamento prodotto dalle navi, all’esame del tenore di zolfo presente nei carburanti utilizzati; dal monitoraggio remoto del traffico marittimo attraverso sistemi tecnologicamente avanzati, alle ricognizioni con mezzi aeronavali e tecnologie satellitari.

Un importante target ha riguardato l’inquinamento terrestre e fluviale con impatto sull’ambiente marino. In tal senso sono state molte le criticità sulle quali si è intervenuti. È stata rilevata, in particolare, in alcuni casi, l’inadeguatezza degli impianti di depurazione, la presenza di scarichi idrici illegali e l’abbandono sul territorio di grandi quantità di rifiuti non correttamente trattati. Fenomeni, questi, che contribuiscono in maniera determinante ad accrescere la presenza in mare di plastiche e microplastiche.

Gli accertamenti relativi all’inquinamento terrestre e fluviale hanno portato al sequestro di circa 105.000 metri quadrati di superfici, equivalenti a 14 campi di calcio. A questo riguardo l’attenzione si è concentrata anche sul traffico illegale dei rifiuti attraverso i porti e diretti all’estero, in violazione della normativa comunitaria e nazionale, anche con l’utilizzo di documentazione falsificata. Un’attività – questa – non solo illegale, ma che è causa di ingenti danni ambientali per tutti quei Paesi che sono vittime degli stessi traffici.

Tra gli accertamenti più rilevanti:

–        il traffico illegale di rifiuti emerso nel porto Agusta che ha portato al sequestro dal parte della Guardia Costiera di circa 11 mila tonnellate di rifiuti metallici destinati alla Turchia.

–       il traffico illegale di pneumatici fuori uso destinati al Senegal, scoperto dalla Guardia Costiera e dal personale dell’Agenzia delle Dogane nel porto di Trieste. In questo caso si è accertato che i pneumatici, seppur dichiarati come materiale riutilizzabile, rappresentavano un vero e proprio rifiuto destinabile esclusivamente allo smaltimento.

Per l’operazione sono stati mobilitati tutti i Comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera con la partecipazione delle componenti operative aeronavali, subacquee e dei laboratori di analisi ambientali mobili per un totale di 70 missioni aeree e 202 ore di volo, 1500 missioni navali e 13 missioni subacquee, mentre a terra, per lo svolgimento delle attività di controllo e intelligence sono stati percorsi quasi 30 mila km.

Questi i dati in sintesi:

Dato Nazionale                                                            dato  Direzione Marittima di Palermo

– 20.000 controlli;                                                                  –   1.500 

– 620 illeciti;                                                                            –        59

– 1.200.000 euro di sanzioni amministrative;                      –  75.000 euro

– 105.000 metri quadrati di superfici sequestrate;             –     8.500

– 11 mila tonnellate di rifiuti metallici sequestrati.

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Cronaca

Scuola Capuana in lutto per l’improvvisa morte della maestra Gabriella

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Un’altra giovane vita stroncata, un’altra famiglia nel dolore. Si fanno sempre più frequenti i decessi improvvisi di soggetti in età non avanzata che sembrano godere di buona salute.

Una giornata di grande dolore oggi per la comunità della scuola Luigi Capuana che ha perduto una maestra di grande valore.

Gabriella Tasca, 49 anni, sposata con 2 figli è deceduta nella notte in ospedale dopo essere stata trasportata nella tarda serata di venerdì al pronto soccorso in preda ad un malore.

Una notizia tristissima che ha addolorato i tanti che conoscevano Gabriella Tasca e ne apprezzavano le doti umane e professionali. Alla scuola Capuana dove insegna anche la sorella Rosa, era molto amata dai bambini e dalle famiglie. Tanti i ricordi della maestra e gli attestati di stima e affetto sui social insieme alla condoglianze per i familiari

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Cronaca

Portava oggetti atti ad offendere: denunciato

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Ragusa – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ragusa, nei giorni scorsi, durante servizi di controllo alla circolazione stradale e prevenzione dei reati in genere hanno denunciato in stato di libertà una tunisina 26enne per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e 29enne tunisino per inottemperanza al decreto di espulsione.


Le denunce traevano origine nel corso del servizio di perlustrazione e controllo del territorio quando la gazzella, notando circolare per le vie del centro storico una berlina scura con a bordo tre soggetti con fare guardingo e circospetto, decideva di fermare il veicolo e sottoporlo a controllo. All’esito di quest’ultimo la conducente del veicolo, tunisina di 26 anni, veniva trovata in possesso di un manganello telescopico di tipo vietato, mentre uno dei due passeggeri, 29enne tunisino, poiché sprovvisto di documenti di riconoscimento, veniva accompagnato presso gli uffici di Piazza Caduti di Nassiriya per essere compitamente identificato.

Dai dovuti accertamenti, il giovane risultava già gravato da un provvedimento di espulsione del 2022. Per queste motivazioni, la 26enne veniva denunciata per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e il 29enne deferito inottemperanza al decreto di espulsione e successivamente, vagliata la sua posizione di clandestinità sul territorio nazionale, collocato presso un centro per il rimpatrio in attesa dell’espulsione.

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Cronaca

Incidente sulla Ss 115, ci sono due feriti

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Traffico momentaneamente bloccato sulla strada statale 115 Gela-Licata nei pressi della città agrigentina, a causa di un incidente che ha coinvolto un tir ed un autocarro. Ci sono due feriti. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.

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