Cala il sipario sulle celebrazioni svolte in città per commemorare il 79° anniversario dell’operazione Husky. Due giornate, quelle di sabato e domenica, con diversi appuntamenti che hanno seguito un calendario ormai tradizionale. Iniziative tra memoria, ricordo e testimonianze, ma anche mostre e la conferenza svolta all’ex chiesa di San Giovanni con le relazioni dell’arch. Maurizio Tosto su “Sicilia 1943-Roosevelt e i suoi generali: l’incontro segreto che decise la guerra” e del prof. Nuccio Mulè su “La battaglia di Gela”. C’è stato anche l’annullo filatelico celebrativo emesso da Poste italiane.
Promotori dell’iniziativa, svolta con il patrocinio dell’amministrazione comunale, i club Kiwanis e Rotary presieduti rispettivamente da Vincenzo Patti e Francesco Città. Ha collaborato anche un’ampia rete di associazioni ed enti partner. Adesso lo sguardo si proietta verso il 2023, quando si celebrerà l’80° anniversario dello sbarco angloamericano: un appuntamento da organizzare e valorizzare adeguatamente, almeno in chiave nazionale. Altrimenti l’evento continuerà ad essere un mero fenomeno locale non in grado di dare lustro ad una pagina di storia così importante, che proietta la città in una dimensione internazionale fino ad oggi rimasta inesplorata.
Comiso – Il Museo Civico di Storia Naturale di Comiso sta vivendo un’importante rinascita grazie alla sinergia tra pubblico e privato. Scolaresche, turisti ma anche studiosi da tutta Italia e semplici cittadini ne usufruiscono in numero sempre maggiore dopo il suo rilancio grazie ad una partnership che vede tra i protagonisti Civita Sicilia, società regionale del Gruppo Civita, e Logos, una delle più importanti strutture di consulenza nel panorama siciliano. Stamani la visita istituzionale dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato, che accolto dalle autorità locali ha voluto rendersi conto in prima persona del nuovo corso avviato dal museo anche grazie ad un’esposizione curata e percorsi illustrativi e didattici oltre ad una passerella immersiva che simbolicamente porta gli spettatori negli abissi. Il museo, uno dei più importanti d’Italia, ha attivato nuovi servizi didattici, visite guidate, percorsi e laboratori per adulti, famiglie e scuole. Il museo, riconosciuto come “Istituzione Scientifica” dal Ministero dell’Ambiente, svolge un ruolo fondamentale nella trasmissione della cultura scientifica e nella conservazione della biodiversità, costituendo un polo scientifico e di divulgazione naturalistica in ambito nazionale ed internazionale. Si estende su oltre 1.500 metri quadrati, e sotto la direzione scientifica del dott. Gianni Insacco, è composto da diverse sezioni, tra cui quella paleontologica, zoologica e marina. Tra i reperti esposti, vi sono più di 30.000 reperti provenienti da vari continenti, oltre che dalla Sicilia, e scheletri completi di mammiferi marini che formano la più importante collezione cetologica dell’Italia meridionale. Sono partner del progetto Its-Fondazione Archimede, Legambiente e Sicindustria Ragusa. Rimasto completamente affascinato dalla visita all’interno del museo, l’assessore regionale Scarpinato, accolto anche dal soprintendente di Ragusa, Antonino De Marco, dal parlamentare regionale Giorgio Assenza e dal senatore Salvatore Sallemi, ha evidenziato come “abbia funzionato perfettamente la sinergia tra pubblico e privato per valorizzare i beni culturali”, una strada da percorrere. “Il museo, in particolare – ha detto – è un esempio concreto di come una collaborazione efficace possa portare a servizi di qualità per la cittadinanza”. Rosario Alescio, presidente della Logos, ha sottolineato come la gestione di questo museo naturalistico “sia un’esperienza significativa. La presenza dell’assessore ai beni culturali e del direttore generale Mario La Rocca, testimonia l’importanza del museo per la Regione. Resta l’invito a tutti i genitori a portare i loro figli al museo per coinvolgerli fin da piccoli nella conoscenza e salvaguardia della natura”. La sinergia tra la gestione pubblica e privata ha consentito una maggiore flessibilità negli orari di apertura, garantendo un’ accoglienza migliore per scolaresche, famiglie e singoli visitatori, come ha spiegato il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari: “Il museo è un’eccellenza non solo per la città di Comiso, ma per tutta l’Italia meridionale, grazie alla cura scientifica e alla passione per la propria terra dimostrate dal curatore scientifico del museo, il dottor Insacco. Rappresenta un’occasione unica per valorizzare e far conoscere le bellezze e le rarità della Sicilia, un chiaro invito a visitarlo e a scoprire i suoi tesori.
Dopo mesi di chiusura, di prosteste e di polemiche oggi gli uffici gelesi della Camera di Commercio di Caltanissetta sono stati riaperti al pubblico.
Niente più viaggi a Caltanissetta per un certificato. Il servizio torna ad essere fruibile agli imprenditori e ai professionisti di Gela, Niscemi e Butera. Grazie all’intervento personale del Sindaco Lucio Greco che ha concesso i locali temporaneamente nelle more della ristrutturazione di quelli di piazza Roma, in Viale Mediterraneo, 17 sono nuovamente disponibili i servizi di rilascio visure e certificati camerali, dispositivi di firma digitale, carte tachigrafiche e vidimazione libri.
“Abbiamo finalmente restituito ai nostri utenti del sud della provincia un servizio ritenuto ancora oggi essenziale, nonostante la globale corsa alla digitalizzazione – afferma il Commissario Straordinario Vincenzo Palizzolo”.
Lo sportello sarà aperto tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 12,30
Licata – In ricordo di Rosa, dalla sua citta’. Trekking urbano nei luoghi di Rosa, ma anche esibizioni di artisti ed una estemporanea di pittura.
E’ in questo modo che VisitAgrigento e Sweet Sicily hanno deciso di omaggiare, domenica 26 marzo, Rosa Balistreri, la cantante popolare licatese, scomparsa 33 anni fa, famosa in tutto il mondo.
L’iniziativa cade proprio nei giorni del compleanno di Rosa, nata a Licata il 21 marzo del 1927, il primo giorno di primavera.
“Il trekking urbano – scrivono gli organizzatori – si terrà nei luoghi in cui Rosa Balistreri è cresciuta, visitando il quartiere Marina dove cantava a squarciagola sin da bambina, con i vicini di casa che durante le lunghe giornate la esortavano “Canta Rò”, e lei cantava anche per dimenticare i “guai”. Tra viuzze strettissime, vicoli caratteristici, dove i pescatori sostano ancora davanti ai bassi per riparare le reti, mostreremo e racconteremo i murales che artisti giunti da ogni parte d’Italia hanno dedicato a Rosa; visiteremo alcuni dei luoghi caratteristici del centro storico; ci fermeremo davanti la casa in cui la “cantattrice” è nata ed ha vissuto con la propria famiglia. E, durante la passeggiata, non mancheranno le sorprese…”