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Cronaca

Piromani gelesi in trasferta arrestati dai Carabinieri

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Due gelesi di 22 e 27 anni ed un ragusano di 21, sono stati arrestati dai Carabinieri di Ragusa Ibla, a conclusione di un’articolata attività di indagine, per incendio in concorso di un’auto. L’episodio si è registrato lo scorso 17 luglio tra le vie della frazione ragusana. Qui le fiamme avevano interessato una macchina e anche il prospetto di un’abitazione. Dalle primissime ricostruzioni operate dai Carabinieri, attraverso l’ascolto di alcuni testimoni, l’origine delle fiamme risultava essere dolosa e di verosimile attribuzione ad un gruppo di ragazzi che erano stati visti nelle vicinanze del luogo del reato.

I militari, grazie alla ricostruzione operata attraverso l’insieme di numerosi filmati di sorveglianza, sono riusciti ad individuare il ventisettenne ragusano come uno degli autori dell’incendio e ad indentificarlo compiutamente, in quanto persona già nota perchè gravata da altri precedenti. Il prosieguo delle operazioni, condotte attraverso le intercettazioni delle comunicazioni del primo indagato, hanno permesso di indentificare nei due gelesi gli altri autori dell’incendio e di ricostruire l’intera vicenda: tutto era nato a causa di numerosi dissidi, susseguitisi nel tempo, tra il ragusano (autore del reato) e il proprietario della vettura, che sono culminati proprio la notte del 17 con l’incendio dell’auto attraverso l’utilizzo di liquido infiammabile. L’Autorità Giudiziaria, concordando quindi con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha emettesso l’ordinanza di custodia cautelare che idealmente dava il via libera all’operazione, eseguita dai militari di Ibla, in collaborazione con i colleghi del Reparto Territoriale di Gela e della Compagnia di Vittoria.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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