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Cronaca

Rapina in centro: scontro tra Ascom e questore

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La rapina con aggressione in pieno centro ed in pieno giorno ai danni dal tabaccaio Alfonso Falauto causa un botta e risposta tra il presidente della delegazione gelese di Ascom Sicilia Paolo Armando Grimaldi e il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari, Quest’ultimo ha replicato alle dichiarazioni di Grimaldi, il quale, a caldo dopo la rapina aveva sottolineato: «Non è credibile che alle 19 di un normale sabato sera, si possa perpetrare una rapina, con tanta gente in piazza Vittorio Emanuele che passeggia, ma nessun presidio delle forze dell’ordine che controlla. Certo la priorità, in questo momento, è controllare che nei bar e nei ristoranti non vi siano avventori senza green pass, alla sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri commercianti non ci pensa nessuno. Abbiamo chiesto sempre con forza la presenza di un presidio delle forze dell’ordine in centro storico, siamo rimasti sempre inascoltati, solo promesse, questi sono i risultati».
«Proprio dopo l’incontro avuto con i vertici dell’associazione ieri mattina – ha replicato il questore Ricifari – mi pare questa una voce stonata e fuori dal coro avendo peraltro avuto i cittadini, come sempre, l’immediata risposta della polizia. Se poi si vuole sfruttare l’occasione per giustificare proprie inadempienze questa è una cosa che, come questore, a nome di tutte le forze dell’ordine, respingo al mittente».
Grimaldi sottolinea che il suo sfogo è stato frainteso.
“Mi spiace, che il Questore di Caltanissetta – risponde Grimaldi – abbia frainteso le mie parole, premetto che ho grande stima e rispetto per le forze dell’ordine, con cui sempre abbiamo collaborato con fiducia, specie in questo momento di pandemia, sono al fianco dei commercianti e cittadini, per far rispettare le regole oltre che aiutarli nella loro comprensione. Elogio, per il tempestivo intervento della volante di Polizia che si è recata sul posto in tempi brevissimi, e con altrettanta solerzia ha individuato il sospettato della rapina in Centro storico. Come da mio ruolo, da rappresentante di categoria, ho portato avanti la voce dei commercianti, da anni chiedo nelle sedi opportune che venga istituito in Corso Vittorio Emanuele, un presidio fisso delle forze dell’ordine, basterebbero degli agenti che con la loro solo presenza diano ai cittadini e commercianti quel senso di sicurezza e protezione, in una zona particolarmente frequentata. Siamo sempre disponibili a partecipare ai tavoli di confronto per la sicurezza della città, portando il nostro contributo ed esperienza”.

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Cronaca

Scontro auto-moto, centauro ferito

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Sono da chiarire le cause dell’incidente stradale che si è verificato poco prima delle 22 all’incrocio tra via Francesco Crispi e via Pomezia. Lo scontro ha coinvolto una moto ed un’auto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al centauro, caduto rovinosamente a terra.

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Cronaca

E’ mancato il pediatra Giuseppe Giardina

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Ha seguito migliaia di neonati e bambini dell’hinterland e adesso il pediatra Giuseppe Giardina non c’è più a vedere crescere i più piccoli e curare i pazienti più indifesi.

È morto stamane in una Residenza assistita dove risiedeva da qualche tempo, il medico di Gela, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto ad andare in pensione anticipatamente.

Un coro di attestati di stima si è alzato sui social dal momento in cui si è diffusa la notizia.

Per decenni il medico, oggi settantaduenne, ha prestato servizio al reparto di pediatra dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Omicidio Santa Croce Camerina: in carcere altri 3 tunisini

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Santa Croce Camerina – A seguito degli interrogatori di garanzia presso il carcere di Ragusa, dei 3 tunisini raggiunti domenica scorsa da un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero di turno in relazione alla rissa durante la quale è rimasto ucciso un 21 enne loro connazionale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ibleo ha convalidato in toto il provvedimento ed emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ulteriori tre tunisini, rispettivamente due 35enni ed un 26enne, anch’essi coinvolti nella rissa di sabato 7 settembre, nel centro storico di Santa Croce Camerina, durante i festeggiamenti di Santa Rosalia.


I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto nella serata di ieri, 12 settembre, dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa all’esito di una tempestiva attività di ricerca.
Lo sviluppo incessante delle indagini ha permesso di riscontrare a loro carico gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza per la rissa che ha avuto come triste epilogo il decesso del 21 enne.
I tre, condotti in carcere dai militari dell’Arma, dovranno pertanto rispondere dei reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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