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Cronaca

Rubava energia elettrica: arrestata

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Modica – I Carabinieri della Stazione di Donnalucata hanno arrestato una donna 28enne per aver manomesso il contatore Enel al fine di sottrarre abusivamente energia alla rete pubblica.

I controlli strumentali e materiali effettuati dai militari operanti, a cui si è affiancato personale del servizio E-Distribuzione del gruppo Enel, hanno consentito di accertare la manomissione tramite violenza dell’apposito misuratore, consentendo alla donna di prelevare energia elettrica senza stipulare regolare contratto.

L’operazione di polizia giudiziaria è proseguita con l’analisi materiale degli allacci, da cui è emersa l’alterazione dei tenoni e delle saldature, che ha permesso alla donna l’accesso al circuito di calcolo del misuratore.

I Carabinieri hanno disposto la rimozione e il repertamento del misuratore tramite il quale si è configurata la violazione. La donna, infatti, è stata arrestata nella flagranza del reato di furto aggravato per aver usato violenza sulle cose e commesso il fatto su componenti metalliche o altro materiale sottratto ad infrastrutture destinate all’erogazione di energia.

L’ episodio è stato notificato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa che ha disposto la sottoposizione agli arresti domiciliari della giovane.

Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte della Compagnia Carabinieri di Modica, finalizzata ad aumentare il livello di percezione della sicurezza urbana da parte della cittadinanza, con la contestuale tutela di beni e servizi pubblici.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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