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Sbandieratori di Gela in trasferta a Ferragosto

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Ravanusa – Gli sbandieratori di Gela in trasferta, in occasione dei festeggiamenti del Ferragosto a Ravanusa, dove si è svolta la Sfilata Medievale con la presenza del sindaco del Comune, con Dame, Cavalieri, Armigeni, Giullari, Tamburi e Bandiere, con l’esibizioni finale di Tiro con Arco nella gremita Piazza I Maggio.

L’evento e’ stato organizzato dal Gruppo Storico dei Guerrieri Ravim, dipartimento Sport e Tradizioni dell’associazione Acams di cui è Direttore il Maestro Andrea Tricoli (Responsabile Regionale Asi settore tiro con l’arco). Vi hanno preso parte anche “le ragazze della terza età”, i ragazzi speciali con disabilità “abile anch’io” e i ragazzi in attesa di permesso di soggiorno della Cooperativa Juvenilia di Campobello di Licata. Straordinaria presenza degli Sbandieratori di Gela diretti da Valter Micciché (Responsabile Regionale Asi area Ginnastica) che hanno animato la serata facendo volteggiare in aria le bandiere della città di Gela.

La sfilata si è conclusa davanti la chiesa con esibizioni del gruppo gelese. “Un grazie particolare ad Andrea Tricoli – commenta Micciche’ – che al termine della serata ci ha donato un porta fortuna (plettro per chitarra) realizzato da ragazzi speciali”.

Il prossimo evento che vedrà impegnati gli Sbandieratori di Gela sarà per il Palio dell’Alemanna che si terrà a Gela domenica 3 settembre.

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Cucina

Lo chef Totò Catania propone: Cannelloni ricotta e salame

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Avevo una voglia pazzesca di cannelloni, dunque mani in pasta e stendiamoci la nostra pasta fresca: per ogni 100 gr. di farina un uovo ed un pizzico di sale, impastiamo e lasciamo riposare mezz’oretta prima di stendere a mattarello i nostri rettangoli per i cannelloni. In acqua bollente salata diamo una sbollentata di un paio di minuti e successivamente asciughiamo la pasta su un canovaccio.

Per la farcia dei cannelloni useremo della ricotta di pecora, del salame a dadini in abbondanza, del parmigiano reggiano grattugiato, un pizzico di pepe nero e di noce moscata. Prima di confezionare i cannelloni prepariamo una besciamella classica, pari peso di farina 00 e burro sciolto in casseruola a cui aggiungere il latte tiepido ed una presa di sale, serve una besciamella leggermente liquida per un risultato ottimale.

Vi suggerisco di arricchire la besciamella con un soffritto di porri, darà quel tocco speciale. Adesso possiamo preparare la teglia mettendo sul fondo la besciamella ai porri, farcendo la pasta con la ricotta e il salame, ripiegando la pasta per formare i cannelloni e dopo aver completato lo strato di pasta ultimate con la besciamella ed una generosa spolverata di parmigiano reggiano.

Via in forno a 180 gradi per 15/20 di minuti fino a quando non si sarà formata una gustosa crosticina. Un pranzetto domenicale coi fiocchi!

Chef Totò Catania

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Zecchino del sole 2024: al via i casting

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Licata – Al via i casting per lo Zeccino del sole 2024. Si tiene in Sicilia la prima selezione dove si cercano ragazzi e ragazze dai 6 ai 12 anni abili nel canto o nella comicità.

Ecco i dettagli.

In Sicilia il primo casting dal vivo per la prima edizione de “Lo Zecchino del Sole”.

Il prossimo 13 luglio, alle 18.30, a Licata, si terranno le selezioni dei primi 4 protagonisti del nuovo evento per bambini (dai 6 ai 12 anni) che mette insieme musica e risate. Sono infatti 4 le categorie in cui potersi cimentare:

– canto popolare siciliano

– ⁠canto internazionale

– ⁠sketch comico

– ⁠barzelletta

La partecipazione è gratuita, previa preselezione che avverrà tramite video-provino da trasmettere via e-mail a lozecchinodelsole@gmail.com entro il 13 giugno 2024. Una giuria di esperti selezionerà un massimo di 4 partecipanti per ciascuna categoria. Solo i candidati AMMESSI all’audizione del 13 luglio riceveranno e-mail con i dettagli per la partecipazione.

Tutti gli altri potrebbero essere ricontattati per le prossime tappe del casting tour. La mail per partecipare deve contenere un video dell’esibizione scelta dei partecipanti. Sono ammessi partecipanti da ogni provincia, regione e nazione, senza alcuna discriminazione.

La produzione non copre i costi per raggiungere la sede dove avrà luogo l’audizione dal vivo. Non è richiesta nessuna foto e nessuna liberatoria nella mail di candidatura, perché il materiale sarà ad esclusivo uso interno.

Eventuale liberatoria sarà rilasciata in sede di audizione dal vivo a tutti i partecipanti.

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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

La promozione dei valori della democrazia

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Dal prof.Nuccio Mulè riceviamo e pubblichiamo

La constatazione negli ultimi decenni di vedere manifestazioni pubbliche commemorative non sentite e sempre più disertate, appannaggio solo delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, sembra dimostrare che la nostra città è di fronte ad un’arretratezza culturale in cui la storia nazionale e, peggio ancora, quella locale pagano lo scotto di un disinteresse atavico delle istituzioni con la Scuola in primo piano che, soprattutto come sistema formativo, ha fatto e fa poco e niente per divulgare e far conoscere ai giovani la storia locale ma anche quella nazionale riferita in particolare alla Seconda Guerra Mondiale. 

Scuola che, al di là di rari casi nell’ambito delle direttive ministeriali, secondo il parere dello scrivente, ha fatto poco per promuovere i valori della democrazia, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’educazione ambientale. E la recente reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole ne è una dimostrazione, si spera solo che non faccia la stessa fine di quella che c’era prima, considerata spesso opzionale.

La scuola, oltre alla famiglia, nella sua azione formativa dovrebbe considerare primario il compito di formare il cittadino secondo i fondamenti di una civile convivenza e secondo i dettami della Costituzione i cui valori purtroppo oggi risultano sconosciuti e dimenticati dai più, docenti compresi.

La Costituzione, nata dalla Resistenza, al di là della contiguità temporale, ha avuto un sedimento culturale che è maturato grazie alle diverse esperienze di tre generazioni, oltre al fatto che essa deve la sua struttura e il suo spirito alle diverse matrici ideologiche dell’antifascismo. Antifascismo che, visti i rigurgiti fascisti di oggi, sarebbe opportuno rafforzare e rivivificare in tutte le sue componenti.

Una situazione poco studiata se non trascurata dalla storiografia ufficiale, è quella relativa all’attività dei Comitati di Liberazione Nazionale nel territorio siciliano, alla pari degli altri operanti nella Penisola, che ebbero una proficua operosità sia a Palermo che in tutti i centri dell’Isola, Gela compresa, con un notevole contributo alla rinascita della democrazia. 

Quindi, sarebbe opportuno ed efficace che quanto accaduto a Gela in quel periodo diventasse oggetto di studio e di ricerca, non fosse altro per avere un quadro storico più ampio sul contributo della città alla causa nazionale della Liberazione.

Negli archivi degli istituti storici presenti in molte regioni d’Italia si riscontrano centinaia di migliaia di nominativi che parteciparono alla Resistenza a partire dagli anni Quaranta, in particolare in quello dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in Piemonte con una lista di quasi centomila nominativi.  

Nell’archivio del DGA (Direzione Generale Archivi) del Ministero della Cultura, alla voce “I Partigiani d’Italia – Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia tali elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613, Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con 348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della ricerca dello scrivente, portando il numero totale, certamente non definitivo, a 80 partigiani gelesi di cui tre donne: Angela Crapanzano, Rosaria Felici e Angela Puzzo.

Infine, un capitolo a parte è rappresentato dai gelesi antifascisti che in diverso modo durante il regime operarono a Gela e in collegamento con diversi esponenti in altre città; il loro numero fino ad oggi arriva a 57, tra essi si citano oltre all’On. Salvatore Aldisio, il Prof. Vincenzo Giunta, l’anarchico Gaetano Di Bartolo Milana e gli insegnanti Giovanni Mangione, Rocco Tignino e Gina Pane.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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