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Politica

Siracusa-Gela, (M5S): “Nuovo tratto pronto non prima dell’autunno”

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Palermo – La storia infinita della Siracusa-Gela, continua. Da 53 anni. “Altro che giugno o fine luglio, come dichiarato trionfalisticamente dall’assessore regionale alle infrastrutture Aricò, il completamento del tratto autostradale Pozzallo-Modica della Siracusa-Gela non avverrà prima dell’autunno. Aricò, pertanto, la smetta coi falsi e trionfalistici annunci e si adoperi concretamente per reperire i finanziamenti per portare a compimento la fondamentale opera per la Sicilia orientale”.


Lo afferma la deputata del M5S all’Ars Stefania Campo che oggi, assieme al coordinatore provinciale del Movimento Federico Piccitto, ha fatto un sopralluogo al cantiere autostradale per rendersi conto di persona del reale stato di avanzamento dei lavori.


“Abbiamo constatato – dice Campo – che i lavori procedono speditamente e secondo la tabella di marcia, ma i tempi tecnici sono quelli che sono e, soprattutto, non sono mai stati quelli prospettati da Aricò. Certo sarebbe stato bello per tutti – aggiunge la parlamentare – avere a disposizione il nuovo tratto autostradale per la stagione estiva, ma è perfettamente inutile, se non dannoso, illudere i siciliani con false comunicazioni. Aricò, pertanto, la smetta con le false promesse e si spenda concretamente, invece, per accelerare, dopo la pubblicazione in Gazzetta, i tempi per il decreto di finanziamento dei 14 milioni previsti dal collegato alla finanziaria per coprire l’aumento del costo dei materiali che si è verificato in corso d’opera. Risorse per le quali tutto il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars si è pronunciato a favore, nonostante lamentele e polemiche sollevate da altre forze di opposizione”.
“L’assessore, inoltre – prosegue Campo – si sbracci per reperire le somme per completare il tratto fino a Scicli, in parte finanziato, per reperire le somme per i due lotti fino a Marina di Ragusa già progettati, e si adoperi per i due lotti fino a Comiso, per cui mancano ancora progetto e finanziamenti. Fare arrivare l’autostrada fino all’aeroporto è fondamentale per realizzare la reale intermodalità nella provincia di Ragusa e per fare crescere lo scalo aeroportuale di Comiso, facendolo diventare snodo fondamentale del Sud-est”.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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