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Stagione degli incendi, vertice in Prefettura

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In vista dell’imminente inizio della stagione estiva, nel pomeriggio di ieri, presso il Palazzo del Governo, presieduta dal Prefetto Chiara Armenia, si è svolta la riunione finalizzata a definire gli interventi da attuare per garantire un’efficacie azione di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi.La riunione di monitoraggio è stata indetta in queste prime giornate di maggio nella consapevolezza di dover predisporre, per tempo, i dispositivi di prevenzione cui sono chiamati tutti i soggetti istituzionali coinvolti: Sindaci, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e Associazioni di volontariato.In apertura, il Prefetto ha chiarito che obiettivo del confronto è quello di mettere in rilievo le strategie che nelle precedenti stagioni hanno funzionato positivamente e quelle che, invece, hanno manifestato alcune criticità su cui, pertanto, si rende necessario intervenire con una strategia di implementazione e con più efficaci soluzioni operative volte a migliorare la sinergia tra i soggetti istituzionali in campo.Nella circostanza i Sindaci, sulla scorta dell’esperienza positiva degli scorsi anni, hanno dato atto di aver già programmato tutte le azioni per la riduzione del rischio – anche solo potenziale, di innesco e di propagazione delle fiamme – tra cui le tradizionali operazioni di scerbatura dei cigli stradali, prestando particolare cura alle fasce perimetrali delle zone antropizzate.I rappresentanti delle amministrazioni locali, peraltro, hanno rappresentato di aver intrapreso diversi percorsi di collaborazione con le associazioni di volontariato che potranno concorrere nella campagna antincendio prestando il loro contributo in termini di osservazione e avvistamento dei focolai.Nell’ottica di una proficua azione di prevenzione, l’incontro è stato occasione per sollecitare l’aggiornamento dei piani comunali di protezione civile, con particolare riferimento agli incendi di interfaccia e per ricordare l’importanza che assume l’adozione da parte degli Enti locali delle consuete ordinanze rivolte alla popolazione e finalizzate a dettare le norme di comportamento indefettibili per ridurre al minimo il rischio incedi.Al riguardo, peraltro, si è sottolineato come la formale adozione dell’ordinanze debba essere affiancata da una rigorosa attività di controllo da parte del personale delle Polizie municipali sull’effettivo rispetto delle predette misure, con l’adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti dei contravventori.Al termine della riunione il Prefetto ha rimarcato che saranno impartite, a tutti i soggetti interessati, precise direttive in ordine ai diversi dispositivi da attuare sia sul piano della prevenzione che su quello del controllo del territorio.In particolare, analoga sollecitazione sarà inviata al Libero Consorzio, ad ANAS e RFI affinché provvedano a porre in essere tutti quegli interventi utili, quali rimozione della vegetazione erbacea, per evitare il propagarsi di incendi che potrebbero interessare la rete viaria con grave pregiudizio degli automobilisti. In questa stessa direzione, anche i gestori delle riserve riceveranno precisi richiami di attenzione circa il corretto adempimento degli obblighi di conservazione delle aree naturali protette.In conclusione, il Prefetto ha formulato un invito esplicito ai rappresentanti dei comuni presenti ad intraprendere un’intesa campagna di sensibilizzazione delle rispettive comunità locali al rispetto e alla tutela dell’ambiente e a segnalare qualunque tipo di focolaio al numero unico per le emergenze 112.   

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Cerimonia inaugurale per Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

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Agrigento- Nonostante il freddo e il vento, la politica, i cittadini , le scuole hanno atteso e accolto festanti l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei rappresentanti delle altre istituzioni nazionali, regionali e comunali davanti al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

“Una lezione di educazione civica all’aperto”, poche ma significative parole che riassumono il senso per le scuole della giornata inaugurale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. Parole di una delle dirigenti scolastiche che stamattina insieme ai docenti e al Vicario dell’Ambito Territoriale di Agrigento Elvira De Felice, hanno accompagnato le centinaia di alunne e alunni di alcuni Istituti comprensivi del capoluogo e della provincia. Per la città di Agrigento erano presenti l’I.C. Esseneto, I.C. Quasimodo e I.C. Levi Montalcini, per Porto Empedocle l’I.C. Pirandello e I.C. Livatino, per Favara l’I.C. Camilleri e I.C. Falcone e Borsellino.

«Agrigento, con l’isola di Lampedusa e i Comuni della provincia, ha assunto come ispirazione, riferimento tematico e obiettivo di questo anno la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, ponendo come fulcro l’accoglienza e la mobilità. Il programma delle iniziative presentato a un pubblico nazionale e internazionale è di grande interesse. Partendo dalla straordinaria eredità culturale del territorio, infatti, valorizza una variegata offerta culturale, nella quale tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono di definire una dimensione innovativa che guarda con fiducia allo sviluppo socio-economico che, con fatica ma con determinazione, la Sicilia ha già avviato». Queste alcune delle riflessioni pronunciate dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella cerimonia di apertura di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, che si è svolta questa mattina al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, del commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Giovanni Bologna e di tutte le autorità locali.

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Tredicesimo premio Difesa e Sicurezza.Tra i premiati Marcello Matrascia

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Si è svolta stamattina presso il Palazzo della Cultura a Catania, la premiazione del 13′ premio difesa e sicurezza Emilia Romagna e Sicilia sotto il coordinamento dell’Associazione Andromeda coordinamento Emilia Romagna, sotto il patrocinio di tutte le forze di polizia e le amministrazioni presenti sul territorio – a darne notizia è Mimmo Nicotra, Presidente della Confederazione Sindacati Penitenziari (CON.SI.PE.). tra i premiati per le encomiabili attività di servizio e di solidarietà rese a favore della sicurezza dei cittadini anche il Comandante di reparto della Casa Circondariale di Caltanissetta, Dirigente di Polizia Penitenziaria Marcello Matrascia impegnato in un’operazione ritenuta meritevole dagli Uffici dell’amministrazione penitenziaria.

Il dott. Matrascia ha da sempre manifestato grande senso del dovere nella gestione del proprio reparto e questo è il giusto riconoscimento per gli sforzi profusi in questi anni.  

Nell’occasione è stato premiato anche il reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza per le “attività di servizio e solidarietà volte a favore della sicurezza dei cittadini”. Un plauso va al personale dell’istituto di Piazza Lanza ed al suo Comandante la Dott.ssa Simona Verborosso per l’ottimo lavoro svolto.


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I bimbi bosniaci tornano a casa

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Enna – È iniziato il rientro della nutrita delegazione di bambini che, per oltre un mese, sono stati accolti calorosamente da numerose famiglie anche nella provincia ennese, in occasione della 60ª edizione di accoglienza promossa dall’Associazione “Luciano Lama”. Alcune famiglie ospitanti, guidate dal fondatore dell’Associazione, Giuseppe Castellano, sono in viaggio per accompagnare i bambini fino agli orfanotrofi di provenienza.

Il transito del pullman nella provincia è stato accompagnato da una pattuglia della Polizia di Stato che il Questore di Enna, Dott. Salvatore Fazzino, ha inviato in segno di vicinanza e riconoscimento per una iniziativa così meritevole.

L’Associazione ‘Luciano Lama’ infatti è attiva dal 1992 nel fornire aiuti umanitari e sostegno alle popolazioni della Bosnia – Erzegovina, duramente colpita da una guerra fratricida; è inoltre impegnata nella cooperazione per lo sviluppo di vari Paesi africani.

La 60ª edizione di questo progetto ha segnato un traguardo importante: oltre 20.000 bambini hanno beneficiato di questa iniziativa, principalmente in Sicilia (oltre il 90%), con un coinvolgimento esteso a nove ulteriori regioni italiane. Diversi progetti di cooperazione allo sviluppo, realizzati nel Paese, hanno portato alla costruzione di strutture produttive e di infrastrutture, oltre a consentire la gestione di emergenze umanitarie attraverso interventi di rilevante portata, mitigando così le sofferenze delle popolazioni colpite dai conflitti bellici.

Il Presidente dell’Associazione ha espresso un sentito ringraziamento alle famiglie ospitanti, alle forze dell’ordine, alle autorità civili, militari e religiose, al volontariato e alla società civile, per il prezioso contributo offerto alla realizzazione di progetti umanitari di eccellenza, che promuovono valori sociali e culturali in un contesto territoriale caratterizzato da significative difficoltà economiche, ma anche da una straordinaria 

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