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Timpazzo “pattumiera di Sicilia”: il Pd lancia una petizione mentre il sindaco rompe il silenzio

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Mentre il Pd lancia la petizione sul web contro Timpazzo trasformata dalla Regione in pattumiera di Sicilia, il sindaco rompe il silenzio e rende nota la sua posizione non rinunciando ad accusare alcune forze politiche di speculazione. Questo il testo integrale delle dichiarazioni del primo cittadino;

” La vicenda legata al conferimento nella discarica di Timpazzo è troppo delicata per diventare oggetto di speculazione da parte di alcune forze politiche. Siamo, infatti, di fronte ad una situazione che, se non affrontata con competenza e professionalità, rischia di far pagare alla nostra città un prezzo troppo alto.
Chi si limita solo a criticare, non dovrebbe dimenticare che le competenze per la gestione della discarica di Timpazzo sono in capo alla SRR. E non faccio questa precisazione per non assumermi le mie responsabilità, ma solo per invitare ad impostare correttamente i termini del problema.
Sappiamo tutti che la discarica di Lentini è prossima alla saturazione, e la nostra pare che sia una delle tre individuate in Sicilia dalla Regione per evitare l’emergenza. Noi non vogliamo sottrarci al compito di prestare un aiuto alle città in difficoltà, ma pretendiamo il rispetto di alcuni principi che garantiscano e tutelino il nostro territorio.
Ritengo grave che il Comune non abbia ancora ricevuto nessuna nota in merito, come ritengo inspiegabile che il sottoscritto non sia stato interpellato né dalla Regione né dai vertici della SRR. E’ chiaro che chiederò le ragioni di questa mancata comunicazione, perchè nessuno può decidere di venire a scaricare a Gela senza un’interlocuzione con gli amministratori della città in cui la discarica individuata ha sede. Non voglio minimamente pensare che i responsabili della SRR siano stati convocati e abbiano deciso tutto senza interpellarmi. Trascurare gli amministratori del comune più grosso della Società di Regolamentazione dei Rifiuti sarebbe imperdonabile.
Spero davvero di sbagliarmi, ma se ancora non rompono il silenzio sarò io a farlo e chiederò un incontro chiarificatore. Checchè ne dica chi mi accusa di non aver difeso il territorio, in realtà posso rassicurare la cittadinanza di avere già espresso la mia posizione, che è di totale disaccordo alla eventualità di portare il carico dei rifiuti da conferire a Timpazzo da 450 tonnellate a 950. Anzi, la ritengo una follia e una cosa assurda per un territorio così fortemente compromesso da essere dichiarato area ad alta crisi di incidenza ambientale.
Sono pronto a tutto pur di evitare che si concretizzi questo scenario, anche a forme di protesta eclatanti. So bene che, in passato, noi stessi abbiamo avuto l’esigenza di conferire i nostri rifiuti presso le discariche di altre città, ma abbiamo seguito un iter ben preciso e fatto tutti i passaggi opportuni.
E’ impensabile, quindi, accettare la spazzatura da molte altre città senza sapere per quanto tempo, con quali modalità e da quanti comuni. Questo non posso consentirlo. Gela ha già pagato un prezzo molto caro e non permetteremo, per nessuna ragione al mondo, che, dopo decenni di inquinamento selvaggio, diventi la discarica e l’immondezzaio di tutti. Gela va risanata, non ulteriormente devastata.

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Attualità

Dopo la petizione su Macchitella lab, il gruppo Generazione Gela lancia proposte

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Nella serata di lunedì 11 Settembre Generazione Gela ha lanciato una petizione online per chiedere il sostegno dei gelesi e di tutto il comprensorio per l’avvio del progetto Macchitella Lab.

L’obiettivo principale era far sentire la voce di questa grande comunità in vista dell’incontro fra Amministrazione Comunale e partiinteressate che si sarebbe tenuto il giorno dopo per decidere le sorti dell’ex casa albergo Eni.
La petizione è stata un grande successo: il link ha avuto una risonanza incredibile grazie alle condivisioni su Instagram, Facebook e Whatsapp, arrivando a raccogliere 5.629 visualizzazioni sul sito, 889 condivisioni e 712 firme effettive, numero che potrebbe essere potenzialmente più alto considerando chi non ha confermato la propria adesione tramite mail. Questo forte senso di partecipazione rappresenta una grande testimonianzadella volontà di Gela di vedere la struttura attiva e funzionante.
Nell’incontro del 12 Settembre in Comune si è certamente manifestata l’intenzione di trovare una quadra, manon si sono avute certezze sulle tempistiche dell’apertura. È andata anche peggio in Consiglio Comunale
quando, durante il monotematico tenutosi due giorni dopo, si è assistito ad uno scontro politico traAmministrazione e opposizione che non ha prodotto alcun risultato. Neanche dalla call tenutesi ieri sono e merse notizie certe in merito all’apertura, ma solo ulteriori problematiche economiche.
“Al di là del dibattito politico dal quale vogliamo mantenerci a debita distanza, molti punti interrogativi
rimangono irrisolti. Vorremmo pertanto chiedere all’Amministrazione Comunale, ai referenti di Eni e dell’Università Kore un programma di massima sulle tempistiche di apertura della struttura e di avvio dei
progetti. Sarebbe anche auspicabile organizzare con Eni e Fondazione Enrico Mattei una presentazione del
progetto alla città, data la loro disponibilità a fornire materiale informativo su un’analoga iniziativa, gemella
del Macchitella Lab, realizzata a Ravenna.
Noi rimaniamo comunque disponibili per un confronto costruttivo, ma al contempo sentiamo la responsabilità di portare avanti questa istanza e di dare seguito alle firme fin ora raccolte, pronti a farci promotori di altre attività di sensibilizzazione da avviare nel futuro prossimo”- si legge in un comunicato di Generazione Gela

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Attualità

Gela Brainstorming propone un tavolo tecnico sulle compensazioni Eni del 2014

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 Il Comitato Civico Gela Brainstorming interviene sul caso Macchitella Lab chiedendo l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per l’elaborazione, il coordinamento e vigilanza-controllo degli interventi da effettuare con i 32 milioni dicompensazioni del protocollo d’intesa del 6 Novembre 2014.

<Le somme del protocollodel 6 Novembre 2014 non sono di proprietà di questaAmministrazione Comunale e/o di quella Società e/o di quell’altro Ente, ma sono di proprietà della Città e che le stesse devono essere investite in asset strategici e duraturi, in grado di generare sviluppo per gli anni successivi> – si legge in una nota firmata dal  vice presidente Eugenio Catania.

<Nel recente passato – continua il Comitato – a parte la questione del “Macchitella Lab” nelGiugno 2023, vi è stata la proposta di uso delle compensazioni del 6 Novembre per finanziarie festini, baccanali nonché “paillettes”, spillette e lucine per l’anniversario dello sbarco americano. Questione che ci ha visto opporci insieme ad altre associazioni per la tutela dei fondi necessari alla Città per la riqualificazione economica ed urbana.

A tal fine, invitiamo le rappresentanze del territorio ad impegnarsi alla tutela del patrimonio del territorio, assicurando che siano impiegate in progetti mirati a innescare nella nostra Città una importante riconversione economica e sociale. La sfida è quella di passare da un’economia basata sull’industriapesante ad un’economia diversificata: dalla nautica da diporto, alla piccola e media industria di trasformazione, ad un’economia dei servizi, al turismo, all’agricoltura sostenibile, ed uno sviluppo che guardi alla sostenibilità in generale con le nuove tecnologie green e alla formazione di eccellenza (universitaria e non)>

 Riguardo a Macchitella Lab se ne auspica l’avvio   sperando che abbia un business plan in grado di garantire sostenibilità economica all’iniziativa indipendentemente dalle risorse delle compensazioni. In conclusione, il Comitato Civico Gela Brainstorming invita le autorità  preposte ed in primis l’Amministrazione Comunale ad istituire un tavolo tecnico per la spesa, l’elaborazione strategica degli investimenti, il coordinamento, la vigilanza-controllo nonché la redditività degli investimenti sulle compensazioni in modo da trasformare queste iniziative in vero investimento e non in semplice spesa (sperpero).

Il  Comitato in rappresentanza di oltre 12 mila gelesi e in continenza con gli obiettivi della sua costituzione si propone di far parte del tavolo tecnico

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Giovani della Dc al lavoro, Maria Elisa Infantino è il nuovo commissario cittadino

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La nomina è arrivata ieri sera, nel corso di un incontro ufficiale: Maria Elisa Infantino, 23 anni, è il nuovo commissario cittadino giovani della Dc. Il partito si riorganizza in vista delle prossime amministrative, puntando sul consolidamento della propria struttura con il coinvolgimento delle nuove generazioni.

A nominare Infantino sono stati il vice segretario regionale Angela Cocita e il commissario giovani del collegio di Gela, Luigi Gallenti. Il collegio gelese comprende i comuni di Niscemi, Butera, Mazzarino, Riesi, Sommatino e Delia.

Durante l’incontro sono stati affrontati diversi temi come il rapporto tra giovani, donne e politica. Prossimo obiettivo del ramo giovanile della Dc quello di lanciare una scuola di formazione politica.
(Nella foto, da sinistra: Cocita, Infantino e Gallenti)

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