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L'occhio del bello

Un “Ricordo” per rievocare la Storia. La street art per ridare dignità all’immagine di Gela 

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C’è una targa che spiega cosa si trova oltre il muro. Oltre quel muro che fino a qualche giorno fa era un rudere in bella vista nella strada principale della città, nel salotto del centro storico. E poi c’è un’altra targa, distante solo qualche metro, in cui vi è la narrazione di un’altra storia, legata ad un personaggio iconico, di quelli che appartengono a tutti. La storia di una comunità. “Ricordo”, l’opera realizzata da Roberto “Robico” Collodoro, evidenzia in maniera chiara – ancora una volta – non solo la bellezza della street art, ma anche la sua funzione sociale nella riqualificazione di aree degradate.

Lo fa in questo caso riaccendendo i fari dell’attenzione sulla chiesa di San Rocco, edificata nel Settecento e ancora presente nei suoi preziosi ruderi oltre quel muro di tufo: un bene culturale da recuperare, per intenzione stessa dell’artista e del Rotary club che ha commissione l’opera con visione lungimirante. Con la collaborazione, è bene sottolinearlo, di Comune e Soprintendenza ai beni culturali: perché è proprio la sinergia operativa fra pubblico e privato, nelle piccole e grandi cose, che determina il cambiamento.

In questo scenario c’è anche il dolcissimo ricordo di Crocifisso Morello, “Ciuneddru”, scomparso lo scorso gennaio. Si racconta anche la sua storia, rievocando quella bancarella di giocattoli che per mezzo secolo ha visto attraversare volti, emozioni, scorci di vita. Anche questa è storia, anche questa è rappresentazione dell’identità di una comunità ed è proprio ciò che Gela sta cercando di fare in questa fase, provando a ritrovarsi e a fare pace con se stessa. Con fatica certo, timidamente, ma con crescente consapevolezza. 

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Premio “Zelia Guzzo”, cultura ed emozioni nel ricordo della docente gelese

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Giornate di forti emozioni all’istituto superiore “Da Vinci” di Niscemi per la conclusione della prima edizione del premio “Zelia Guzzo”. Dopo le prove sostenute nei giorni scorsi, ecco giungere la cerimonia di premiazione di una iniziativa che mette al centro la passione per lo studio, l’amore per la cultura, la dedizione nella condivisione dei saperi.

Tutti valori che la prof. Guzzo, prematuramente e tragicamente scomparsa nel marzo 2021, perseguiva nel suo impegno come docente e donna impegnata nel territorio. Così la famiglia ne ha voluto condividere il ricordo in questa manifestazione culturale sostenuta dalla scuola niscemese, diretta dalla prof. Rosalba Marchisciana che ha abbracciato il progetto con convinzione fin dall’inizio.

Tutti i partecipanti si sono cimentati in una prova di traduzione in lingua francese. Nella sezione riservata agli alunni delle scuole secondarie di primo grado, grande successo per l’istituto comprensivo “Quasimodo” di Gela che ha conquistato il primo posto con Mattia La Ferrera (3° D) e il secondo con Sabina Fatima Alba (3° C). Al terzo posto, Aurora Di Dio dell’istituto “Don Milani” di Gela (3° A).

Nella sezione dedicata alle scuole superiori, si distingue il Liceo scientifico e linguistico “Vittorini” di Gela con Agnese Iapichello al primo posto (4° AL) e Federica Caruso al secondo posto (4° A). Giampolo Di Grazia, del Liceo “Cutelli” di Catania (5° A), ha conquistato il terzo posto. Menzione speciale, infine, per Flavio Pio Fiaccabrino dell’istituto “Russo” di Caltanissetta (5° B). A giudicare gli elaborati, la commissione composta dal prof. Andrea Nicosia, marito della prof. Guzzo, dalla prof. Flavia Salerno e dal prof. Gaetano Vicari.

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Conclusa la Settimana dello scambio, esperienza di crescita grazie ad Intercultura 

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Si è conclusa ieri la Settimana dello scambio organizzata dal locale gruppo di Intercultura insieme all’istituto d’istruzione superiore “Luigi Sturzo” e al Liceo scientifico e linguistico “Elio Vittorini”. Sette giovani provenienti da Cile, Thailandia, Argentina, Colombia e Bolivia sono stati ospitati da altrettante famiglie gelesi, conoscendo e approfondendo usi, costumi e luoghi caratteristici di Gela e dei territori limitrofi.

«È stato uno scambio culturale sotto tutti i punti di vista – spiega la docente Sabrina Buscemi, che insieme alla prof. Daniela Mallia ha coordinato le attività -. I ragazzi ci hanno fatto conoscere la loro cultura sia raccontando aneddoti legati alla loro vita quotidiana sia ad esempio cucinando piatti tipici presso le famiglie ospitanti. Noi invece abbiamo presentato il nostro territorio attraverso la visita alle Mura Timoleontee, al lago Biviere e al Castelluccio».

Spazio poi alla comunicazione con linguaggi universali, come ad esempio la musica, grazie all’esibizione del coro e dell’orchestra del Liceo “Vittorini”, oppure il digitale con la realizzazione di un podcast e il laboratorio di intelligenza artificiale presso l’istituto alberghiero “Sturzo”. Giornate proficue di studio, confronto, dialogo e condivisione che segnano i momenti di un’esperienza di crescita importante per tutti i partecipanti. 

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“Piccoli passi – Aba cup”: lo sport strumento per affrontare la realtà dell’autismo

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Il Blue day per la consapevolezza sull’autismo del 2 aprile e la Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace del 6 aprile. Due date importanti per due momenti significativi, nella settimana appena trascorsa. Un messaggio preciso: lo sport può essere uno strumento straordinario per costituire reali opportunità di inclusione per ogni diversità.

Così ieri al Riviera Village, i mini tornei di calcio e basket hanno dato vita alla “Piccoli passi – Aba cup”, ideata dallo studio Piccoli Passi Aba e sostenuta da cooperativa Bic, Lions club del golfo di Gela, associazione Ama Filippo Aps, Gela calcio, Minibasket club e Banco digitale.

Tutti in campo, grandi e piccoli, senza distinzioni, senza barriere. Solo il gioco, lo stare insieme, i sorrisi. Perché il Blue day è solo una data, ma certe sfide si affrontano tutti i giorni. E solo affrontandole insieme, in modo strutturato, si possono vincere davvero.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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