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Cronaca

240 milioni per le infrastrutture idriche primarie della Sicilia

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Oggi pomeriggio in sede di Conferenza Unificata è stata approvata una importante programmazione per investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico. “Si tratta di 124 interventi per complessivi 2 miliardi di euro, di cui 900 milioni di euro assegnati dai fondi del PNRR su 39 interventi e 1 miliardo e 100 milioni di euro a valere su risorse già disposte che finanzieranno 85 progetti”, afferma Giancarlo Cancelleri, Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità SostenibiliTali risorse, il cui 40% è destinato alle regioni del Mezzogiorno del Paese, sono finalizzate a mettere in sicurezza l’approvvigionamento di almeno 25 sistemi idrici entro il 31 marzo 2026, pena la revoca dei finanziamenti, nonché a migliorare le reti idriche di importanti aree urbane e la capacità di trasporto della risorsa.“La Sicilia grazie a questa intesa potrà usufruire di risorse per complessivi 239 milioni e 621 mila euro che finanzieranno diversi progetti riguardanti lavori di completamento, adeguamento e manutenzione straordinaria di alcune importanti dighe, nonché interventi per il potenziamento del sistema idrico”, continua Cancelleri.“Ora l’Italia ha la grande opportunità di poter attingere alle risorse messe a disposizione grazie al PNRR ed è necessario che parte di questi finanziamenti siano destinati a risolvere le emergenze esistenti, attraverso una gestione equa, razionale e sostenibile dell’acqua, con particolare attenzione a quella potabile destinata al consumo umano”, conclude il Sottosegretario Cancelleri

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Cronaca

Carabinieri:”Nessun militare chiede denaro agli anziani”

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Il Reparto Operativo di Enna, su disposizione del G.I.P. presso il Tribunale di Enna, ha arrestato due soggetti responsabili di una truffa perpetrata nei confronti di un’anziana di Enna.

I militari, coordinati dalla Procura ennese, hanno infatti riscostruito quanto accaduto lo scorso mese di maggio, quando alcuni soggetti, provenienti dal napoletano, sono riusciti a carpire la buona fede della donna con l’escamotage di un presunto incidente stradale provocato dal figlio della vittima con conseguenti lesioni nei confronti di una terza persona in stato di gravidanza. L

’anziana veniva raggiunta telefonicamente sulla propria utenza dapprima da uno dei malfattori il quale, qualificatosi come “maresciallo dei Carabinieri”, le proponeva al fine di porre in libertà il figlio nel frattempo arrestato per aver provocato l’incidente, di preparare una somma di alcune migliaia di euro per rimetterlo in libertà, soluzione successivamente confermata da altri due complici presentatisi falsamente uno quale “avvocato” ed un altro quale “colonnello”.

La donna, indotta in errore e in forte stato d’ansia, consegnava a seguire ad un altro falso carabiniere presentatosi presso la propria abitazione del denaro e dei gioielli che nel frattempo aveva recuperato.

La successiva articolata e puntuale attività investigativa condotta dai veri carabinieri del Reparto Operativo attraverso l’analisi di sistemi di videosorveglianza presenti non solo centro abitato di Enna, la verifica di banche dati in uso alle forze di polizia e l’analisi del traffico telefonico permetteva l’individuazione dei due arrestati, un trentunenne di Giugliano in Campania e di quarantacinquenne di Pomigliano d’Arco. Gli stessi, dopo le formalità di rito, sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ennese per il prosieguo delle indagini.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Enna invece hanno fermato un ventottenne campano trovato in possesso di documenti falsi e di un gran quantitativo di gioielli, di cui non giustificava la provenienza. Le successive indagini, svolte con il coordinamento della Procura della Repubblica ennese, hanno permesso di accertare che lo stesso, con la complicità di altri complici, aveva truffato un’ottantenne residente ad Acireale, in provincia di Catania, inscenando anche in questo caso il cosiddetto “finto incidente stradale” con il falso carabiniere. Dopo i necessari accertamenti, i monili sono stati restituiti all’anziana acese, soddisfatta e stavolta felice che presso la propria abitazione si erano presentati dei veri carabinieri.

Da questa vicenda si trae spunto per ricordare che nessun appartenente alle forze dell’ordine chiede somme di denaro e, in casi simili, è necessario rivolgersi immediatamente alle “vere” Forze di polizia, contattando il numero unico d’emergenza 112 per segnalare l’accaduto.

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Lavoro nero: denunciato titolare

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Ragusa – I Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, hanno denunciato il titolare di un’azienda. L’indagine riguarda le violazioni delle norme in materia di lavoro irregolare, anche con l’impiego di militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” specificamente addestrati per attività di perlustrazione.

I militari della Stazione Carabinieri di Scoglitti, durante il servizio di controllo del territorio, hanno verificato la situazione di un’azienda agricola di proprietà di K.A., albanese di 39 anni.

Avuto accesso all’impresa, i militari hanno appurato la presenza di n.7 persone impegnate nell’espletamento di attività lavorativa, pertanto hanno approfondito gli accertamenti procedendo alla verifica delle rispettive posizioni lavorative. L’esito dei controlli ha fatto emergere che le 7 persone erano state impiegate in assenza di regolare contratto di lavoro, di cui 2 sono risultate essere stranieri irregolari sul territorio italiano.

I militari, terminati gli accertamenti, hanno proceduto dapprima nei confronti dei 2 stranieri irregolari secondo le procedure perviste dalla normativa sull’immigrazione e, successivamente, hanno accompagnato K.A. presso i loro uffici per gli atti di rito.Terminate le formalità, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria il proprietario dell’azienda agricola per impiego nel lavoro di stranieri irregolari, nonché elevato nei suoi confronti le previste sanzioni amministrative ed interessato l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Ragusa per le valutazioni di competenza in merito all’applicazione della sanzione della sospensione dell’attività.

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Spesa Fondi Ue, Schifani: “Obiettivo raggiunto, certificati 3,3 miliardi di euro”

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Palermo – “La Regione Siciliana ha superato l’obiettivo di spesa fissato dall’Ue al 31 ottobre per il Fesr 2014-2020. La Regione ha certificato oltre 3,3 miliardi di euro e per la chiusura finale del Programma, prevista per luglio, sono già disponibili ulteriori 300 milioni di euro di spese sostenute, che permetteranno di registrare un risultato superiore ai fondi stanziati. “Una risposta netta a tutti coloro che fino a pochi mesi fa attaccavano il mio governo, mettendo in discussione il raggiungimento del risultato”.

Lo ha annunciato soddisfatto il presidente della Regione Renato Schifani, che evidenzia il ruolo cruciale della riprogrammazione delle risorse approvata dal governo regionale nell’ottobre dell’anno scorso.

 “Questo traguardo – aggiunge Schifani – è il frutto di una gestione attenta e di una riprogrammazione strategica dei fondi, realizzata insieme alla Commissione europea e con il forte impegno dei nostri dipartimenti regionali. Ringrazio tutto il personale coinvolto e i beneficiari del Programma per il risultato raggiunto”.

Per quanto riguarda il nuovo ciclo, il Fesr 2021-2027 è già partito con 17 procedure (per 1,2 miliardi di euro), alle quali se ne aggiungeranno altre 33 entro fine anno.

“Questo significa – sottolinea Schifani – che quasi metà delle risorse disponibili, circa 2,2 miliardi di euro, saranno presto operative, con l’obiettivo di sostenere imprese e comunità locali in Sicilia, rispondendo concretamente ai bisogni del territorio”.

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