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Al via i lavori della biblioteca comunale

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Gela – Al via i lavori di ristrutturazione, ammodernamento e rifunzionalizzazione della biblioteca comunale di Gela, intitolata al filosofo e matematico greco Euclide. Gli interventi richiederanno da 6 a 8 mesi di tempo, e permetteranno di consegnare alla città una struttura all’avanguardia, capace di rispondere alle esigenze culturali della comunità.
I fondi investiti ammontano a circa 600.000 euro (derivanti dal PO FESR 2014 – 2020 asse 9 Misura 9.66 ) e, di questi, 420 mila euro saranno i soldi spesi per la ristrutturazione mentre 100.000 euro serviranno per l’acquisto dei nuovi arredi e delle attrezzature per il funzionamento.
Tutti coloro che, quando la biblioteca riaprirà le porte, vi si recheranno per le loro ricerche e i loro studi, potranno attingere ad un patrimonio di 35.000 volumi, parte dei quali inseriti nei beni bibliografici dalla Sopraintendenza di Caltanissetta. Non solo. In arrivo ci sono anche tutti i libri che saranno acquistati grazie ad un altro bando al quale l’amministrazione comunale ha riservato il massimo dell’attenzione, ottenendo oltre 9000 euro (9.204,87 euro per l’esattezza) dal Ministero della Cultura per acquisire nuovi testi universitari e opere di autori siciliani.
“Finalmente possiamo annunciare che la nostra biblioteca rivivrà e sarà nuovamente fruibile. In tanti, negli ultimi mesi, – affermano il Sindaco Lucio Greco e l’assessore alla Cultura Cristian Malluzzo – ci hanno scritto per sapere quale fosse il destino di questo importante immobile, e adesso possiamo dire loro che devono pazientare solo un altro po’, poi potranno ricominciare a consultare i volumi e a chiedere libri in prestito. Era il gennaio 2021 quando dalla Regione arrivava la notizia dell’imminente emanazione dei decreti di finanziamento. Ricordiamo, inoltre, come indica il dirigente Tonino Collura che ha seguito il procedimento, che per la biblioteca c’è in corso un altro iter, già finanziato. Si tratta del progetto “Gela Digital e – Culture”, per il quale sono stati stanziati 197.164,7 euro. La somma sarà utilizzata per la creazione della biblioteca digitale che, partendo da Largo San Biagio, approderà sul web. Come si vede, non stiamo lasciando nulla al caso, convinti come siamo che il rilancio e la rinascita di una città passino anche attraverso la formazione e il sapere. La riapertura della biblioteca era uno dei punti del nostro programma elettorale, e adesso ci siamo quasi”.
“Una volta completata l’azione di ristrutturazione e riqualificazione, – aggiunge l’assessore alle Attività Produttive Terenziano Di Stefano che ha monitorato tutto

l’iter – non sarà più una semplice biblioteca, bensì un vero Palazzo della Cultura. Sia all’interno che all’esterno ci saranno degli spazi dedicati agli eventi culturali. Il progetto, infatti, è nato proprio dall’idea di dare una seconda vita alla biblioteca, della quale poter usufruire sia in inverno, mediante le sale studio, che durante la bella stagione con gli appuntamenti all’aperto. Tutto, inoltre, sarà digitalizzato e una società fornirà libri on line, cosa che andrà ulteriormente ad arricchire il patrimonio di libri che abbiamo qui a Gela”.

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La Giunta delibera 20 stalli di sosta a pagamento in piazza Calvario

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Venti stalli di sosta a pagamento a piazza Calvario. È stabilito in una delibera di Giunta approvata all’unanimità nei giorni scorsi.

Nell’accordo scritto tra la ditta Ecoparking e il Comune erano previsti 20 stalli al Lungomare che sono stati eliminati per consegnare gli stalli sempre al Lungomare alla Capitaneria di Porto.

Il sindaco ha individuato piazza Calvario come luogo per compensare la ditta con i 20 stalli che mancano al Lungomare.

In piazza Calvario la sosta costerà come al centro storico 1 euro l’ora, 3 euro mezza giornata, 6 euro al giorno e 30 euro l’abbonamento mensile.

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Oggi la festa dedicata a San Giuseppe lavoratore

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La Chiesa di Sant’Agostino in festa per la celebrazione della liturgia dedicata a San Giuseppe lavoratore. È in quella chiesa che se ne custodisce l’effige. Lì è stato celebrato il giubileo l’anno scorso.

Ecco il programma:

È il patrono dei Papà ma anche di falegnami, ebanisti e carpentieri. Si festeggia il 19 marzo ma Pio XII nel 1955 volle ricordare il patrono degli artigiani ed operai anche il 1 maggio, nel giorno della festa dei lavoratori. Nel Vangelo Gesù è chiamato il figlio del carpentiere e ricordare il Santo lavoratore in questo giorno significa per la Chuesa riconoscere la dignità del lavoro umano come dovere dell’uomo e prolungamento dell’opera del Creato.

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91),  Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91), Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

È il patrono dei papà ma anche di falegnami, ebanisti, carpentieri, senzatetto e persino dei Monti di Pietà e relativi prestiti su pegno. L’8 dicembre 1870, papa Pio IX lo ha proclamato Patrono della Chiesa universale. La festa solenne di San Giuseppe è il 19 marzo ma è molto festeggiato in campo liturgico e sociale anche il 1° maggio, festa del lavoro, quale patrono degli artigiani e degli operai, così proclamato da papa Pio XII. Giovanni XXIII gli affidò il Concilio Vaticano II mentre è uno dei Santi preferiti da papa Francesco che ha voluto inserire il suo nome nel Canone della messa.

Il suo culto ha raggiunto grande popolarità come dimostrano  anche le dichiarazioni di moltissime chiese relative alla presenza di sue reliquie. Nella chiesa di Notre-Dame di Parigi ci sarebbero gli anelli di fidanzamento, il suo e quello di Maria; Perugia possiederebbe il suo anello nuziale; nella chiesa parigina dei Foglianti si troverebbero i frammenti di una sua cintura. Ancora: ad Aquisgrana si espongono le fasce o calzari che avrebbero avvolto le sue gambe e i camaldolesi della chiesa di S. Maria degli Angeli in Firenze dichiarano di essere in possesso del suo bastone.

Il nome Giuseppe è di origine ebraica e sta a significare “Dio aggiunga”, estensivamente si può dire “aggiunto in famiglia”. Può essere che l’inizio sia avvenuto col nome del figlio di Giacobbe e Rachele, venduto per gelosia come schiavo dai fratelli. la sua popolarità è dovuto al fatto di essere stato il padre putativo di Gesù. Venerato in Oriente dal IV secolo e in Occidente poco prima dell’XI secolo, vale a dire da quando il suo culto cominciava a diffondersi tra i cristiani. Non vi è dubbio tuttavia che la fama di quel nome si rafforzò in Europa nell’Ottocento e nel Novecento.

San Giuseppe fu lo sposo di Maria, il capo della “Sacra famiglia” nella quale nacque per opera dello Spirito Santo, Gesù. E orientando la propria vita sulla traccia di alcuni sogni, nei quali gli angeli gli recavano i messaggi del Signore, incarnò un modello di paternità esemplare. Certamente non fu un assente. È vero, fu molto silenzioso, ma fino ai trent’anni della vita del Messia, fu sempre accanto al figlio con fede, obbedienza e disponibilità ad accettare i piani di Dio. Cominciò a scaldarlo nella povera culla della stalla, lo mise in salvo in Egitto quando fu necessario, si preoccupò nel cercarlo allorché dodicenne era “sparito’’ nel tempio, lo ebbe con sé nel lavoro di falegname, lo aiutò con Maria a crescere “in sapienza, età e grazia.

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Fondi Ue, al via selezione per 16 esperti di controllo

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Palermo – Servono 16 esperti per le attività di supporto ai controlli di secondo livello nell’ambito dei Programmi Fesr, Fse, Cte ed Eni dei cicli di Programmazione 2014-2020 e 2021-2027.

L’ufficio speciale Autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea della Regione Siciliana ha avviato la procedura per selezionarli.

Queste le figure professionali ricercate: un project manager nell’area controllo, undici assistenti senior nell’area controllo di cui un esperto statistico, due middle nell’area controllo e due junior nell’area controllo.

La scadenza del bando è fissata per il 10 maggio.

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