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Oggi la festa dedicata a San Giuseppe lavoratore

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La Chiesa di Sant’Agostino in festa per la celebrazione della liturgia dedicata a San Giuseppe lavoratore. È in quella chiesa che se ne custodisce l’effige. Lì è stato celebrato il giubileo l’anno scorso.

Ecco il programma:

È il patrono dei Papà ma anche di falegnami, ebanisti e carpentieri. Si festeggia il 19 marzo ma Pio XII nel 1955 volle ricordare il patrono degli artigiani ed operai anche il 1 maggio, nel giorno della festa dei lavoratori. Nel Vangelo Gesù è chiamato il figlio del carpentiere e ricordare il Santo lavoratore in questo giorno significa per la Chuesa riconoscere la dignità del lavoro umano come dovere dell’uomo e prolungamento dell’opera del Creato.

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91),  Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91), Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

È il patrono dei papà ma anche di falegnami, ebanisti, carpentieri, senzatetto e persino dei Monti di Pietà e relativi prestiti su pegno. L’8 dicembre 1870, papa Pio IX lo ha proclamato Patrono della Chiesa universale. La festa solenne di San Giuseppe è il 19 marzo ma è molto festeggiato in campo liturgico e sociale anche il 1° maggio, festa del lavoro, quale patrono degli artigiani e degli operai, così proclamato da papa Pio XII. Giovanni XXIII gli affidò il Concilio Vaticano II mentre è uno dei Santi preferiti da papa Francesco che ha voluto inserire il suo nome nel Canone della messa.

Il suo culto ha raggiunto grande popolarità come dimostrano  anche le dichiarazioni di moltissime chiese relative alla presenza di sue reliquie. Nella chiesa di Notre-Dame di Parigi ci sarebbero gli anelli di fidanzamento, il suo e quello di Maria; Perugia possiederebbe il suo anello nuziale; nella chiesa parigina dei Foglianti si troverebbero i frammenti di una sua cintura. Ancora: ad Aquisgrana si espongono le fasce o calzari che avrebbero avvolto le sue gambe e i camaldolesi della chiesa di S. Maria degli Angeli in Firenze dichiarano di essere in possesso del suo bastone.

Il nome Giuseppe è di origine ebraica e sta a significare “Dio aggiunga”, estensivamente si può dire “aggiunto in famiglia”. Può essere che l’inizio sia avvenuto col nome del figlio di Giacobbe e Rachele, venduto per gelosia come schiavo dai fratelli. la sua popolarità è dovuto al fatto di essere stato il padre putativo di Gesù. Venerato in Oriente dal IV secolo e in Occidente poco prima dell’XI secolo, vale a dire da quando il suo culto cominciava a diffondersi tra i cristiani. Non vi è dubbio tuttavia che la fama di quel nome si rafforzò in Europa nell’Ottocento e nel Novecento.

San Giuseppe fu lo sposo di Maria, il capo della “Sacra famiglia” nella quale nacque per opera dello Spirito Santo, Gesù. E orientando la propria vita sulla traccia di alcuni sogni, nei quali gli angeli gli recavano i messaggi del Signore, incarnò un modello di paternità esemplare. Certamente non fu un assente. È vero, fu molto silenzioso, ma fino ai trent’anni della vita del Messia, fu sempre accanto al figlio con fede, obbedienza e disponibilità ad accettare i piani di Dio. Cominciò a scaldarlo nella povera culla della stalla, lo mise in salvo in Egitto quando fu necessario, si preoccupò nel cercarlo allorché dodicenne era “sparito’’ nel tempio, lo ebbe con sé nel lavoro di falegname, lo aiutò con Maria a crescere “in sapienza, età e grazia.

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Attualità

Mazzarino, parte il progetto “Città Nido” per il sostegno al mondo dell’infanzia

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Mazzarino – Si terrà domani, martedì 7 maggio, alle ore 16 presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, a Mazzarino, la presentazione del progetto “Città Nido – Poli integrati per l’infanzia”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Quattro i comuni coinvolti: Mazzarino, Gela, Niscemi e Butera.

Con il progetto “Città Nido – Poli integrati per l’infanzia” s’intende rafforzare l’offerta territoriale dei servizi all’infanzia attraverso la realizzazione e il potenziamento, presso tutti i comuni del Distretto Socio-Sanitario D9, di nuovi spazi dedicati ai più piccoli: dei veri e proprio poli integrati, luoghi di snodo tra istituzioni educative, famiglie, associazioni, servizi sociali.

La strategia complessiva dell’intervento prevede la rifunzionalizzazione di spazi pubblici per l’attivazione di nuovi servizi all’infanzia, pensati in un’ottica di sostenibilità economica e sociale futura grazie al coinvolgimento del terzo settore.

I dettagli relativi alle associazioni partner e agli interventi che verranno eseguiti nei territori saranno resi noti nel corso della presentazione

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Gela si illumina di talento e passione: giorno indimenticabile per gli studenti dell’ICS Quasimodo

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Nella vivace cornice della Villa Comunale, stamattina la città di Gela ha assistito a uno spettacolo senza precedenti: un’intera giornata dedicata alla celebrazione dell’arte, della musica e dello sport, con protagonisti gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’IC S. Quasimodo.

Sotto la guida ispiratrice dei docenti di arte, di musica e di scienze motorie, nonché della dirigente scolastica, prof.ssa Viviana Morello, gli studenti hanno dato vita a un’esperienza straordinaria di creatività, talento e divertimento. Fin dal primo raggio di sole, la Villa Comunale è diventata il palcoscenico di un evento epico, dove i giovani hanno avuto l’opportunità di esprimere se stessi e mettere alla prova le proprie abilità in molteplici sfide.

Le classi prime hanno incantato il pubblico con esibizioni musicali coinvolgenti, mescolando melodie moderne con il fascino del dialetto locale.

Le classi seconde, invece, si sono cimentate in emozionanti competizioni sportive, dando vita a sfide avvincenti che hanno esaltato lo spirito di squadra e l’energia dei giovani atleti.

Ma non è finita qui: le classi terze
hanno trasformato il cartoncino nero in vere e proprie opere d’arte, dipingendo la città di Gela con gessetti colorati.

Mentre il sole raggiungeva il suo apice nel cielo, le giurie hanno avuto l’arduo compito di valutare le performance e le opere degli studenti, riconoscendo il talento e l’impegno di ognuno di loro. E infine, giunta l’ora della premiazione, la scalinata dell’ingresso principale della Villa Comunale si è trasformata in un palco di gloria, dove i vincitori hanno ricevuto il meritato applauso e l’ammirazione di tutti.

Ma il culmine della giornata è stato il momento del ballo collettivo sulla travolgente musica di “Jerusalema”.

Così si è conclusa questa straordinaria esperienza condivisa, che ha trasformato una giornata ordinaria in un capitolo indimenticabile nella storia della città di Gela. Grazie alla dedizione, al talento e alla passione degli studenti dell’ICS. Quasimodo, Gela si è illuminata di una luce nuova, brillante e piena di speranza per il futuro.

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Nasce “Discovering Rural Sicily” dalla collaborazione di sette GAL siciliani

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MODICA – Insieme per incrementare i futuri obiettivi del turismo sostenibile nelle aree rurali della Sicilia. Il sindaco di Modica, Maria Monisteri, ha ospitato l’incontro tecnico di confronto che ha visto riuniti i rappresentanti di sette GAL siciliani (gruppi di azione locale) autori del progetto “Discovering Rural Sicily” valutato primo nella graduatoria regionale all’interno del bando relativo alla Sottomisura 19.3 PSR Sicilia 2014-2022, dedicata a “Preparazione e realizzazione delle attività di cooperazione del Gruppo di Azione Locale”.

Il progetto è frutto del lavoro di cooperazione fra sette GAL: insieme al GAL Terre di Aci, il GAL Terre del Nisseno, il GAL Terra Barocca, il GAL Etna Sud, il GAL Taormina Peloritani, il GAL Valli del Golfo ed il GAL Valle del Belice, capofila. La finalità del progetto è sviluppare e implementare un modello cooperativo interterritoriale di turismo sostenibile nel territorio rurale, attraverso la sperimentazione e l’implementazione di un piano dell’offerta turistica rurale, lo sviluppo di strumenti comuni di gestione e comunicazione dell’offerta turistica, lo sviluppo di mezzi di accoglienza urbano-rurale.

L’incontro non è stato solo un momento di discussione formale, ma ha rappresentato un importante analisi di idee e visioni. I rappresentanti dei vari GAL hanno avuto l’opportunità di condividere obiettivi e strategie per avviare un progetto di vasta portata. Questa collaborazione ha trovato concretezza nell’assegnazione dei fondi PSR Sicilia 2014-2022, dimostrando che l’unità tra diversi attori locali può portare a risultati tangibili. Il progetto prevede un investimento pari a 1.345.000 euro. Attraverso la creazione di un piano integrato di offerta turistica rurale, lo sviluppo di strumenti comuni di gestione e comunicazione e l’implementazione di modelli di accoglienza urbano-rurale, “Discovering Rural Sicily” si propone di promuovere la sostenibilità ambientale e di favorire lo sviluppo economico delle comunità locali coinvolte. Nella sua duplice veste di sindaco e presidente del GAL Terra Barocca, la Monisteri ha sottolineato l’importanza di unire le competenze e le risorse dei diversi attori locali per perseguire obiettivi comuni di sviluppo sostenibile.

Gli ospiti hanno avuto poi modo di visitare la città barocca e le eccellenze che la connotano. L’incontro ha rappresentato un’ulteriore tappa della collaborazione e condivisione progettuale tra i vari partner pronti a fare ciascuno la propria parte.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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