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Gela nella ‘Costa del Mito’

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Prende forma l’ambizioso progetto turistico della “Costa del Mito”, l’area archeologica più estesa al mondo con i suoi 150 km di spiagge che corrono, con un carico di bellezza unico nel suo genere, da Selinunte a Gela. La presentazione è avvenuta questa mattina, ad Agrigento, nella sede del Parco archeologico, dalla DMO-Distretto Turistico Valle dei Templi.

Gela, con l’Acropoli e le Mura Timoleontee di Capo Soprano, sarà parte integrante del marchio, che si propone di offrire a turisti e visitatori un’esperienza indimenticabile legata ad archeologia e natura, storia e paesaggio, con le sue spiagge dorate e le calette deserte, tre parchi archeologici, sei riserve naturali, l’area monumentale archeologica e paesaggistica più grande al mondo e molto altro.

A presentare il progetto di marketing territoriale è stato l’amministratore del Distretto, Fabrizio La Gaipa. Le conclusioni sono state affidate al presidente del Distretto e sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè. In videocollegameto, sono intervenuti il sindaco di Gela Lucio Greco, l’assessore al Turismo Cristian Malluzzo, e il direttore del Parco di Gela Luigi Gattuso, che, la settimana scorsa, nel corso di una videoconferenza, avevano contribuito a sistemare gli ultimi tasselli prima della presentazione odierna.

Per l’amministrazione comunale gelese, che sin dal suo insediamento ha creduto in questo progetto e ha improntato la sua azione al rilancio dell’immagine della città, quello di oggi è un risultato fondamentale, che le permetterà di volare anche alla BIT di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo in programma dal 10 al 12 aprile 2022. “Saluto positivamente la nascita del marchio Costa del Mito, – afferma il Sindaco Lucio Greco – che, di certo, ci aiuterà a far decollare nuovi progetti mirati alla promozione della costa siciliana che parte da Gela e arriva oltre Agrigento, con tutte le ricchezze e le bellezze che la contraddistinguono. Finalmente, anche Gela avrà la giusta vetrina alla BIT di Milano, e siamo certi che il Distretto Turistico Valle dei Templi e il Parco Archeologico di Gela, in sinergia, sapranno valorizzare al meglio le realtà aderenti al progetto, lavorando sulla base dell’indirizzo che le pubbliche amministrazioni abbiamo indicato. Non abbiamo mai fatto mistero del fatto che questa amministrazione comunale intenda far leva sulla naturale vocazione del territorio per far tornare Gela agli antichi splendori della Magna Grecia, e riuscirci proprio nella fase post industriale, in un momento in cui la città è alla ricerca di una nuova identità, non può che essere un valore aggiunto. Dobbiamo ripartire dalle nostre radici e dalla bellezza naturale dei luoghi che Madre Natura ci ha donato, e quella della Costa del Mito, con la sua offerta di benessere intrisa di bellezza, umanità e vita, è la giusta via da percorrere per raggiungere questo obiettivo”.

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La Giunta delibera 20 stalli di sosta a pagamento in piazza Calvario

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Venti stalli di sosta a pagamento a piazza Calvario. È stabilito in una delibera di Giunta approvata all’unanimità nei giorni scorsi.

Nell’accordo scritto tra la ditta Ecoparking e il Comune erano previsti 20 stalli al Lungomare che sono stati eliminati per consegnare gli stalli sempre al Lungomare alla Capitaneria di Porto.

Il sindaco ha individuato piazza Calvario come luogo per compensare la ditta con i 20 stalli che mancano al Lungomare.

In piazza Calvario la sosta costerà come al centro storico 1 euro l’ora, 3 euro mezza giornata, 6 euro al giorno e 30 euro l’abbonamento mensile.

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Oggi la festa dedicata a San Giuseppe lavoratore

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La Chiesa di Sant’Agostino in festa per la celebrazione della liturgia dedicata a San Giuseppe lavoratore. È in quella chiesa che se ne custodisce l’effige. Lì è stato celebrato il giubileo l’anno scorso.

Ecco il programma:

È il patrono dei Papà ma anche di falegnami, ebanisti e carpentieri. Si festeggia il 19 marzo ma Pio XII nel 1955 volle ricordare il patrono degli artigiani ed operai anche il 1 maggio, nel giorno della festa dei lavoratori. Nel Vangelo Gesù è chiamato il figlio del carpentiere e ricordare il Santo lavoratore in questo giorno significa per la Chuesa riconoscere la dignità del lavoro umano come dovere dell’uomo e prolungamento dell’opera del Creato.

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91),  Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

San Giuseppe con il Bambino Gesù. Foto Ansa. In alto e in copertina: san Giuseppe lavoratore, di Modesto Faustini (1839-91), Cappella Spagnola, Loreto dal sito santuarioloreto.va

È il patrono dei papà ma anche di falegnami, ebanisti, carpentieri, senzatetto e persino dei Monti di Pietà e relativi prestiti su pegno. L’8 dicembre 1870, papa Pio IX lo ha proclamato Patrono della Chiesa universale. La festa solenne di San Giuseppe è il 19 marzo ma è molto festeggiato in campo liturgico e sociale anche il 1° maggio, festa del lavoro, quale patrono degli artigiani e degli operai, così proclamato da papa Pio XII. Giovanni XXIII gli affidò il Concilio Vaticano II mentre è uno dei Santi preferiti da papa Francesco che ha voluto inserire il suo nome nel Canone della messa.

Il suo culto ha raggiunto grande popolarità come dimostrano  anche le dichiarazioni di moltissime chiese relative alla presenza di sue reliquie. Nella chiesa di Notre-Dame di Parigi ci sarebbero gli anelli di fidanzamento, il suo e quello di Maria; Perugia possiederebbe il suo anello nuziale; nella chiesa parigina dei Foglianti si troverebbero i frammenti di una sua cintura. Ancora: ad Aquisgrana si espongono le fasce o calzari che avrebbero avvolto le sue gambe e i camaldolesi della chiesa di S. Maria degli Angeli in Firenze dichiarano di essere in possesso del suo bastone.

Il nome Giuseppe è di origine ebraica e sta a significare “Dio aggiunga”, estensivamente si può dire “aggiunto in famiglia”. Può essere che l’inizio sia avvenuto col nome del figlio di Giacobbe e Rachele, venduto per gelosia come schiavo dai fratelli. la sua popolarità è dovuto al fatto di essere stato il padre putativo di Gesù. Venerato in Oriente dal IV secolo e in Occidente poco prima dell’XI secolo, vale a dire da quando il suo culto cominciava a diffondersi tra i cristiani. Non vi è dubbio tuttavia che la fama di quel nome si rafforzò in Europa nell’Ottocento e nel Novecento.

San Giuseppe fu lo sposo di Maria, il capo della “Sacra famiglia” nella quale nacque per opera dello Spirito Santo, Gesù. E orientando la propria vita sulla traccia di alcuni sogni, nei quali gli angeli gli recavano i messaggi del Signore, incarnò un modello di paternità esemplare. Certamente non fu un assente. È vero, fu molto silenzioso, ma fino ai trent’anni della vita del Messia, fu sempre accanto al figlio con fede, obbedienza e disponibilità ad accettare i piani di Dio. Cominciò a scaldarlo nella povera culla della stalla, lo mise in salvo in Egitto quando fu necessario, si preoccupò nel cercarlo allorché dodicenne era “sparito’’ nel tempio, lo ebbe con sé nel lavoro di falegname, lo aiutò con Maria a crescere “in sapienza, età e grazia.

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Fondi Ue, al via selezione per 16 esperti di controllo

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Palermo – Servono 16 esperti per le attività di supporto ai controlli di secondo livello nell’ambito dei Programmi Fesr, Fse, Cte ed Eni dei cicli di Programmazione 2014-2020 e 2021-2027.

L’ufficio speciale Autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea della Regione Siciliana ha avviato la procedura per selezionarli.

Queste le figure professionali ricercate: un project manager nell’area controllo, undici assistenti senior nell’area controllo di cui un esperto statistico, due middle nell’area controllo e due junior nell’area controllo.

La scadenza del bando è fissata per il 10 maggio.

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