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L'occhio del bello

Lo sport per ridare entusiasmo ad una città triste

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Mentre le ombre del dissesto e le difficoltà della crisi economico-energetica hanno fatto ripiombare in una coltre di nubi oscure il presente (e il futuro) della città, lo sguardo si sposta con fatica verso ciò che di buono e di bello si potrebbe costruire nel nuovo anno. Dal mondo dello sport potrebbero arrivare quei momenti felici che la città cerca e di cui ha bisogno. Certo, il livello non è quello dei bei tempi passati, le categorie non sono di caratura nazionale e le prospettive sul futuro a medio termine non sono delle più rosee.

Ma la città ha dimostrato ancora una volta nel 2022 di avere un grande potenziale di risorse umane, sia nel talento dei suoi atleti che nella bravura dei suoi tecnici. Resistono, pur essendo davvero in pochi, anche gli imprenditori che investono nello sport. Potrebbero essere molti di più, ma lo diciamo da tempo. Sul piano delle strutture resta molto da fare, anche se il PalaLivatino ormai può spiccare il volo e il PalaCossiga dovrebbe presto tornare alla fruizione sportiva.

Dal punto di vista calcistico, con il “Presti” si è fermi all’anno zero e continuano ad esserci le mancanze di sempre anche in altri settori: la pista di atletica, una piscina comunale, il PalaPuglisi ridotto ad un vergognoso scheletro. Giusto per citare qualche esempio. Nell’anno che si è appena chiuso la maggior parte delle società sportive locali ha raggiunto i propri obiettivi di classifica, l’auspicio è che in questo 2023 lo sport locale posso fare un altro importante passo in avanti e infondere entusiasmo, in qualche modo, ad una città triste che cerca momenti e motivi per sorridere almeno un po’.

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Europei di atletica Virtus in Svezia, convocato anche Salvo Bianca

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Uno splendido riconoscimento per Salvatore Bianca. L’atleta gelese è stato infatti convocato per i Campionati europei di atletica Virtus in programma a Uppsala, in Svezia, dall’11 al 16 giugno prossimi. Il giovane asso dell’atletica disputerà diverse prove. Si tratta delle gare individuali di salto in alto, salto in lungo e 100hs e le staffette 4×100 e 4×400.

Per lui l’obiettivo ambizioso e prestigioso di portare nella sua città una medaglia dalla trasferta svedese. La convocazione rappresenta un grande traguardo per il giovane e per il suo coach, papà Massimo Bianca, che segue da sempre il figlio negli allenamenti condividendo con lui la sua esperienza nello sport e le sue conoscenze.

Una bella storia di sport, famiglia, impegno e determinazione che a giugno approderà nuovamente in un contesto di caratura internazionale, esportando la forza di un talento “made in Gela”. 

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“Ave Medea”, lo spettacolo di Amatuccio approderà alla Biennale di Venezia 

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Lo scenario è di quelli prestigiosi, la Biennale di Venezia nel suo progetto riservato al teatro: la Biennale college registi Under 35. Federica Amatuccio, giovane regista gelese, vi parteciperà dopo che il suo spettacolo è stato selezionato e potrà quindi concorrere per un premio importante: ricevere una produzione della stessa Biennale per l’opera in concorso.

Il prossimo 11 giugno, dunque, a Venezia andrà in scena l’opera “Ave Medea” che Amatuccio dirige, con le performance sul palco di Eugenia Galli ed Emilano Albor Boscato. Musiche e sound design saranno a cura di Andrea Gianessi. Nella città della laguna verrà presentato uno studio di trenta minuti di “Ave Medea”, una rilettura della tragedia classica prendendo spunto da un’altra importante opera della letteratura teatrale internazionale.

Per Amatuccio sarà un altro passo verso quel sogno chiamato “Teatro” per cui ha lasciato Gela dopo il diploma, lei come tante ragazze e tanti ragazzi di ieri a caccia di sogni da realizzare oltre i confini della Sicilia. 

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Il Centro Balù ed il Leo club del golfo di Gela insieme per “nutrire l’inclusione”

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Anche fare le pizze può diventare un’occasione importante per vivere momenti di socializzazione, che diventano grandi opportunità inclusive quando coinvolgono i più piccoli. Bambini e ragazzi con autismo che ogni giorno vengono seguiti con attenzione e amore dalle responsabili e dalle operatrici del Centro educativo Balù.

Al loro fianco, in diverse iniziative, anche i giovani del Leo club del golfo di Gela che hanno “adottato” la causa del Balù, nel lavoro in rete verso la reale inclusione. E così, ieri, circa dieci bambini che frequentano il Centro hanno imparato a fare le pizze grazie ai soci del Leo.

Un evento, intitolato “Nutriamo l’inclusione”, che si è svolto presso i locali della Piccola casa della Misericordia, dove la grande cucina ha permesso ai partecipanti di operare con piena professionalità. Una bella mattinata di condivisione, amicizia, collaborazione tra realtà impegnate nel territorio. E poi, ovviamente, gustose pizze per tutti. 

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