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 “Al sud screening colorettali in calo”

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CALTANISSETTA – Il sud Italia registra un calo di screening per la prevenzione del cancro colorettale, un dato che allarma gli specialisti, per i quali serve potenziare la rete organizzativa dei servizi sul territorio per colmare il profondo divario esistente tra le regioni meridionali, l’area centrale e il nord del Paese.

È uno dei temi affrontati oggi al CEFPAS di Caltanissetta, durante i lavori del congresso sul tema “Cancro colo-rettale, screening e colonscopia di qualità: criticità nel Sud Italia”, organizzato dalla SIED (Società Italiana Endoscopia Digestiva) con il patrocinio della SIGE (Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva) e dell’AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi & Endoscopisti Digestivi Ospedalieri) e la collaborazione dell’Assessorato regionale della Salute. Numerosi gli specialisti di chirurgia, gastroenterologia, medicina interna e di medicina generale che si sono confrontati nel corso delle tre sessioni.

A portare i saluti ai partecipanti è stato il Direttore generale del CEFPAS, Roberto Sanfilippo, che ha detto: “Ancora una volta il Centro ha l’onore di essere scelto come luogo per confrontarsi sulla realtà del servizio sanitario, sui trend della medicina e su quali aree occorre migliorare l’offerta dei servizi sia in ambito clinico, sia nelle politiche di prevenzione della salute. Ciò testimonia le grandi potenzialità del CEFPAS quale polo formativo d’eccellenza nel centro Sicilia e conferma la strategicità di Caltanissetta quale polo sanitario. I migliori specialisti italiani in materia di gastroenterologia ed endoscopia discutono della corretta gestione e organizzazione degli screening nel Mezzogiorno e sul decisivo contributo dell’intelligenza artificiale nella diagnostica e nelle cure delle patologie colorettali”.

Luigi Pasquale, presidente nazionale della SIED, nel corso del suo intervento, ha evidenziato il problema della “profonda dicotomia nel coinvolgimento delle popolazioni residenti al nord e al centro-sud verso gli screening. Serve una maggiore adesione ai programmi di prevenzione e di trattamento che riduca la mobilità passiva dei pazienti, con evidenti ripercussioni sui costi del servizio sanitario che si aggira annualmente intorno ai 300 milioni di euro. Il Governo indica i Livelli Essenziali di Assistenza, ma la loro attuazione è delegata alle Regioni nelle quali riscontriamo notevoli difformità organizzative. È necessario quindi far comprendere alla componente politica che occorre un protocollo univoco e valido in ambito nazionale”.

Ad aprire la prima sessione dei lavori il professore Socrate Pallio, presidente della SIED Sicilia: “La mancata adesione allo screening colorettale in Sicilia è riconducibile fondamentalmente a un problema sociale e culturale, diversamente dalle altre regioni d’Italia dove riscontriamo un approccio civico più attento alla prevenzione della salute. Per superare questo divario, il personale medico e paramedico deve essere maggiormente persuasivo e comunicativo, investendo nella cultura della relazione. Anche la formazione è una leva determinante per colmare questo gap. La preparazione dei professionisti sanitari deve essere altamente performante e iniziare già dalla scuola di specializzazione, sia per ciò che attiene la relazione informativa con i pazienti, sia nella esecuzione delle procedure e nelle tecniche diagnostiche e terapeutiche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie che richiedono nuove abilità e competenze nella pratica clinica”.

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Zaino Sospeso: service ok per il Lions ATC

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Comincia il nuovo anno scolastico ed il Lions Ambiente territorio cultura è presente non solo per un augurio verbale ma per un supporto materiale ai bimbi che ne hanno più bisogno ed alle parrocchie di riferimento.

Il Lions Atc si è organizzato per tempo con le raccolte di materiale scolastico e anche quest’anno realizza il service Zaino Sospeso che portera’ tanti sorrisi negli occhi di tanti bimbi…. Il Lions Club Gela Ambiente Territorio e Cultura presieduto dal dott. Santo Figura dopo la raccolta solidale nei vari punti di riferimento cittadino, ha donato zaini, libri,diari, penne, matite e quanto serve per lo studio dei più piccoli alla Piccola Casa della Divina Misericordia diretta da Don Pasqualino Di Dio e alla comunita’ di Macchitella diretta da Don Giuseppe Siragusa.

“Il service è stato reso possibile dalle cartolibrerie – ha detto il presidente Figura che si sono messe a disposizione per la raccolta, senza le quali sarebbe stato difficile centrare l’obbiettivo.

Un ringraziamento al Vicepresidente Giovambattista Mauro e alla Past President Valentina Licata per l’impegno e la preparazione nelle fasi finali del Service e sopratutto ai nostri Cuccioli che hanno operato alla raccolta per i propri coetanei”

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Dopo Marghera e Gela arriverà la terza bioraffineria Eni a Livorno

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Eni conferma che è stata ottenuta l’autorizzazione da parte del
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di concerto con il Ministero della
Cultura, acquisiti i pareri dell’Istituto Superiore di Sanità e della Regione Toscana, per il quale era stata presentata l’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nel novembre 2022.

La costruzione della terza bioraffineria in Italia, confermata da Eni nel gennaio scorso, inizierà non appena il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica rilascerà, di concerto con gli enti locali, l’Autorizzazione Unica e il relativo permesso a costruire.

La raffineria è basata su tecnologia Ecofining™ e avrà una capacità di 500mila tonnellate/anno.
La realizzazione è prevista entro il 2026.
La conversione del sito industriale di Livorno, sul modello di quanto già realizzato nel 2014 a Porto Marghera e nel 2019 a Gela, conferma la strategia di decarbonizzazione di Eni volta
a traguardare la neutralità carbonica entro il 2050 e ad aumentare la capacità di
bioraffinazione di Enilive dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate/anno agli oltre 5 entro il 2030.


Le aree dove sono previsti i tre nuovi impianti per la bioraffinazione, cantierizzate dal gennaio scorso per le attività preparatorie, sono già pronte per l’apertura dei cantieri dove verranno costruiti i tre nuovi impianti che produrranno HVO diesel, HVO nafta e bio-GPL da materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva Europea sulle energie rinnovabili).

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    Cala il sipario su  ‘Barocco in tutti i sensi’

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    Ragusa – Con la rappresentazione leggera e divertente de “La serva padrona”, un intermezzo buffo di Pergolesi, si è chiusa la terza edizione del festiva ‘Barocco in tutti i sensi’, compartecipato dal comune di Ragusa, che per tre serate ha riempito di emozioni cava Gonfalone.

    Una esperienza immersiva che ha consegnato ad un pubblico, affezionato negli anni, l’offerta culturale e enogastronomica di qualità promossa da Isabella Candeloro e Marco Brugaletta.

    Artisti internazionali protagonisti delle tre serate, unite nel tema cardine del racconto dell’uomo nelle sue virtù e nelle sue debolezze, hanno dato vita a quella alchimia che anche in questa edizione si è realizzata: una vulcanica apertura. con gli Extravocalia, Giovanni Caccamo e Giovanni Robustelli, una intima e riflessiva seconda serata con il Valletta Baroque Ensemble di Malta e ‘I sonnambuli’ e la chiusura scoppiettante de ‘La serva padrona’.

    Stati d’animo diversi, nella ricerca di non replicare nulla ma di offrire di più. La grande qualità artistica del soprano Minni Diodati e del baritono Roberto Abbondanza accompagnati dal giovane attore Sergio Del Prato e le loro straordinarie doti interpretative hanno trascinato il pubblico – con la qualità della parte musicale dell’Insieme strumentale di Roma diretto dal Maestro Giorgio Sasso – nel genere operistico per la prima volta ospite di cava Gonfalone. Applausi a scena aperta hanno interrotto il recitato particolarmente frizzante e divertente.

    Un breve bilancio a fine rassegna, quello tracciato da Marco Brugaletta e Isabella Candeloro di Delicatessen in drogheria. “Non un arrivederci e non un addio. Un progetto, quello di investire nell’offerta culturale alla città, che ha potuto contare sulla partnership di molti sponsor privati che hanno affiancato e sono diventati parte integrante del festival, in dialogo non sempre semplice e non sempre fruttuoso con le istituzioni.

    Barocco in tutti i sensi, creatura nata a cava Gonfalone e cresciuta con grande amore e passione in questi tre anni – dicono Candeloro e Brugaletta – è un progetto in evoluzione e lo sguardo avanti”. Grazie alla stampa locale e regionale che ha colto il senso dell’offrire, e a quella nazionale che ha sottolineato la straordinarietà di quanto nella nostra Ragusa stava accadendo.

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