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Di Cristina è quarto e si dimette da segretario provinciale del Pd

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Peppe Di Cristina, quarto dietro Michele Mancuso di Forza Italia, Enzo Catania dj FdI e Nuccio Di Paola dei Cinquestelle, si è dimesso da segretario provinciale del Pd dopo aver preso atto che ” ha vinto la destra italiana guidata da Giorgia Meloni e in Sicilia Schifani e di aver perso il seggio per un soffio”.


” Abbiamo lottato – dice – e in molti comuni abbiamo avuto un risultato unico,su tutti penso all’ affetto di Riesi”

Ma perchè ha perso il Pd?

Per molte ragioni- dice – ma sono tutte nostre così come le scelte che ci hanno portato qui, a questo risultato .Ho dato tutto me stesso come ho sempre fatto, in questa campagna elettorale ed in questi anni, con disciplina e lealtà.
Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine e sono state tante,alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato e che ci hanno creduto. Grazie ai più di 4000 elettori(i conteggi sono ancora aperti) che mi hanno dato la loro preferenza e ai quasi 12000 che hanno votato il Partito. Penso sia sbagliato dire che sia una giornata triste ; è un’affermazione che non ha rigore e conto che c’è una parte prevalente in Sicilia e in Italia che gioisce. È certamente una giornata triste per noi,noi non siamo una parte e come dimostrano le elezioni non interpretiamo le sensazioni prevalenti.
Se non affronteremo gli errori fatti sarà ancora peggio”

Di Crisrina ha perciò annunciato che per chiederà la convocazione di un’ assemblea per dare ledimissioni da segretario Provinciale e permettere al Partito di avviare un congresso vero aperto in cui si possa confrontare.

“Spero che altri prendano il mio esempio- continua – abbiamo bisogno di una fase di discussione importante per il destino di ognuno di noi. Io resto a dare il mio contributo da qualsiasi posizione e come sempre “non come chi vince sempre ma come chi non arrende mai”.

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Cucina

Lo chef Totò Catania propone: Frittata a forno di porri, pecorino e tartufo

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Questa volta vi racconto di un pranzetto coi fiocchi che ho preparato per il personale prima di un servizio domenicale. Molto spesso chi lavora in cucina consuma pasti frugali e veloci, a volte in piedi, sempre di fretta senza quelle cure che si riservano ai clienti. Ma dato che avevo in frigo una partita di porri un po’ vecchiotti che nel nuovo menù del ristorante non hanno trovato spazio, ho deciso di deliziare i miei collaboratori con un pasto sì veloce da preparare ma di una goduria degna di un piatto da re. Mi sono recato a lavoro giusto mezz’oretta prima, il tempo necessario per questa ricetta.

Mondate e lavate i porri facendo attenzione a possibili residui di terra ed affettateli grossolanamente. In una casseruola con olio e burro fate appassire i porri avendo cura di salare, pepare e rimestare di tanto in tanto, per evitare una rosolatura troppo aggressiva potete aiutarvi con un goccio d’acqua, i porri dovranno diventare morbidi e leggermente dorati. In una ciotola tuffate delle uova (io ne ho usate 10 per 4 persone, bello abbondante) e sbattete energicamente.

Aggiungete una dose generosa di pecorino romano grattugiato ed un pizzico di timo. Incorporate i porri alle uova e riponete il composto in una teglia di medie dimensioni che andrà in forno a 160 gradi per 15/20 minuti fino a quando la frittata non risulterà soffice e dorata. Il vantaggio di una cottura a forno della frittata consiste in una sofficità e morbidezza molto gradevole. Inoltre preparata in questo modo non serve girare la frittata come quando si prepara in padella.

Per completare il godimento ho messo due gocce di olio al tartufo come fosse Chanel n.5 e schiaffato il tutto dentro i panini. Voi se proprio volete esagerare concedetevi una bella grattugiata di tartufo nero. La frittata di porri e pecorino è già ottima così ma col tartufo raggiunge il livello di capolavoro. Ogni tanto ci trattiamo bene pure noi…

Chef Totò Catania

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Le proposte del segretario del laboratorio PeR per combattere la siccità

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Il segretario del laboratorio politico PeR Franco Liardo interviene sulla crisi idrica con delle proposte per fronteggiare.

“La stagione calda non è ancora arrivata dice Liardo- e stiamo già subendo una riduzione di portata da 135 litri al secondo a 100 litri al secondo, con distribuzione scaglionata e quartieri che soffrono la mancanza d’acqua.Noi di PeR siamo coscienti di quanto il problema dell’acqua sia serio e vada risolto con un approccio pragmatico e risoluto, con azioni a breve, medio e lungo termine”.

Queste le proposte: nell’immediato va aggiunto alle fonti un dissalatore mobile per integrare la portata mancante, nel medio va studiato il reinserimento delle acque depurate dall’impianto biologico, con i dovuti accorgimenti igienico sanitari da utilizzare come acque utili a riempire gli invasi, invece di scaricarle in mare, il biologico ha una portata potenziale di 100 lt al secondo e potrebbe risolvere il problema della mancanza idrica, inserendo anche un potabilizzatore. Ma sarà molto importante risolvere il problema in maniera definitiva nel lungo periodo, muovendosi su diverse direttrici come: pulizia degli invasi per recuperare capacità di stoccaggio, razionalizzazione delle fonti d’acqua destinate alla città, realizzazione di pozzi da usare in caso di necessità, rete intelligente per evitare le perdite, diffondere la cultura dell’uso consapevole e per la diminuzione dello spreco e la salvaguardia ambientale. Rapporto con caltaqua e siciliacque improntato al rispetto degli utenti.
“Per noi la sostenibilità, ambientale e sociale è punto cardine del programma e ci batteremo per avere una città finalmente normale”- conclude Liardo

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Post dell’assessore Morselli su liste inquinate e ricatti

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Pesanti ombre sulla campagna elettorale in corso per eleggere il sindaco e il consiglio comunale. Nelle liste personaggi discutibili e ricatti per costringere cittadini a candidarsi o a non farlo. A lanciare l’allarme è l’assessore ai Lavori pubblici Romina Morselli che lo fa con un post sul suo profilo pubblico usando il termine “orrore” per definire ciò che si sta verificando in questa campagna elettorale.

” Sono fortemente preoccupata, per non dire inorridita, dinanzi alla spregiudicatezza con cui, alcuni esponenti politici o pseudo tali stanno approcciando la campagna elettorale! Non si può rimanere indifferenti ne’ dinanzi a certi nominativi che iniziano a circolare (con dei curriculum vitae – latu sensu – alquanto discutibili) ne’ dinanzi a certi metodi coercitivi usati per “ reclutare personale da candidare”…..il tutto con la compiacenza di certi colletti bianchi locali!
Ma pensate davvero di muovervi passando inosservati? – ha scritto la Morselli. Ricatti e liste inquinate….

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