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Politica

Fdl: “Greco cerca il PD che pure attacca …”

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Il sindaco cerca il salvagente per galleggiare nel mare della politica di Gela. “È come un marinaio che ha perso la meta in balia delle correnti. I cittadini pretendono risposte, Basta con questa commedia! Il Sindaco non riesce a fare a meno del PD per governare, quello stesso PD a cui nelle sue ultime dichiarazioni, attribuisce gran parti delle responsabilità per il mancato sviluppo della città guidata da governi di centrosinistra nell’ultimo ventennio, beh che faccia pace con sé stesso e decida se farlo rientrare in maggioranza o meno, ma poi la smetta ed inizi a lavorare per la città!”

Lo sostiene Rosario Emmanuello Dirigente di Fratelli d’Italia.” Sono oramai passati 9 mesi da quel 25 giugno 2020, quando il PD uscì fuori dalla maggioranza, sbattendo la porta, attraverso le dimissioni del suo assessore Robilatte, da allora quell’assessorato cosi importante, è rimasto ad interim al Sindaco, ma nessuna soluzione è stata trovata per temi cosi complessi e delicati come Ambiente e Rifiuti. Oggi più di ieri quello stesso Assessorato diventa oggetto di contesa e dispute tra gli ex, i nuovi e gli alleati di sempre, perché la corsa al posizionamento politico in vista delle prossime competizioni elettorali è partita, ed i problemi della città passano in secondo piano.

Allora tutti pronti a tirare la giacchetta al Sindaco per ricordagli la propria fedeltà o per far riaffiorare i ricordi di quel vecchio amore colmo di passione che lo condussero al trionfo. A noi, come d’altronde ai cittadini, poco interessano queste dispute, a due anni dall’insediamento chiediamo al Sindaco di relazionare alla città degli obiettivi raggiunti, le battaglie intraprese e i programmi che intenderà realizzare da qui alla fine del suo mandato. – continua Emmanuello. Eppure i problemi da affrontare in città non mancano, affatto, • a partire dalla situazione degli agricoltori su cui non abbiamo sentito alcun intervento a difesa del nostro Sindaco, • al problema dell’acqua, che rimane sempre e solo un tema sbandierato ma nessuno di noi sa cosa si stia facendo per addivenire ad una soluzione, • per poi continuare con la sicurezza stradale, visti anche i recenti tristi accadimenti, solo per citarne alcuni. Insomma di cose di cui occuparsi ce ne sarebbero a bizzeffe, ma il Sindaco dall’alto del (suo) Palazzo di Città preferisce occuparsi di beghe e lotte all’interno della sua ex ed attuale maggioranza. È oramai palese che il Sindaco continua a muoversi solo alla ricerca spasmodica di una maggioranza che non lo abbandoni e che gli garantisca i numeri in consiglio per non finire sfiduciato,- sottolinea Emmanuello – come già evidenziato dal nostro coordinatore cittadino Salvatore Scuvera, ma se un attimo si allontanasse dalle logiche di palazzo, scoprirebbe che la città in realtà lo ha già sfiduciato; quindi Sindaco abbia un sussulto di coraggio, se è necessario azzeri la giunta e riparta con grande determinazione perché la città ha grande bisogno di risposte che ad oggi sono solo un miraggio.

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Il sindaco Lucio Greco “bacchetta” sia Pizzardi che Inferrera

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Il sindaco bacchetta l’assessore Antonio Pizzardi e l’amministratore unico della Ghelas Pietro Inferrera.

Il primo ha contestato l’operato di Inferrera che non ha rispettato i tempi per consegnare convenzione e piano industriale della Ghelas alla Giunta e ne ha chiesto le dimissioni.Inferrera ha negato e ha chiesto che Pizzardi si dimetta dato che non ha un riferimento in consiglio comunale.

“Rispetto alla polemica scoppiata tra l’assessore Pizzardi e l’amministratore della Ghelas Inferrera – dice il sindaco- voglio invitare tutti quanti a non invadere campi di stretta ed esclusiva competenza del sindaco. Non spetta all’assessore Pizzardi chiedere le dimissioni dell’ingegnere Inferrera, così come non spetta all’ingegnere Inferrera chiede le dimissioni del dottore Pizzardi. Per il bene della città, sarebbe opportuno non uscire dai limiti delle proprie competenze. Democrazia è anche questo: il rispetto delle regole”.

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La Lega non ci sta e avanza il nome di Giuseppe Spata

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La Lega prende le distanze dall’iniziativa di alcuni partiti e movimenti di centrodestra che hanno indicato al coordinatore di Fratelli d’Italia Totò Scuvera il nome dell’ing.Grazia Cosentino come candidato a sindaco fortemente aggregante.

Il commissario provinciale Loreto Ognibene contesta il metodo e dà lui il nome del candidato sindaco a Scuvera

“È Giuseppe Spata il candidato Sindaco della Lega. Il capogruppo in Consiglio Comunale ci riproverà dopo l’esperienza del 2019 anche il prossimo giugno. Per noi- ha dichiarato Loreto Ognibene Commissario Provinciale, é il nome giusto per governare la città. Diversi sono i gruppi che hanno già aderito al progetto intorno al candidato di centro destra”.

“Riteniamo-ha concluso Ognibene- che tale candidatura possa unire il resto dei partiti e movimenti civici”.

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Un gruppo di partiti e movimenti notifica a FdI il nome dell’ing. Grazia Cosentino

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C’era pure l’ing.Grazia Cosentino all’incontro che si è tenuto in uno studio legale di via Palazzi nel primo pomeriggio.

C’erano i rappresentanti di Italia viva, Dc, Tutti Insieme, Forza Italia. Mancavano il commissario provinciale della Lega, di Noi con l’Italia Angelo Fasulo e il coordinatore di Rinnova Giampaolo Alario.

Al coordinatore cittadino di FdI Totò Scuvera è stato consegnato il nome dell’ing.Cosentino come candidato che può unire il centrodestra più del candidato indicato dai meloniani cioè Vincenzo Casciana. Scuvera ha risposto che deve fare i passaggi necessari con i vertici provinciali e regionali del partito.Il nome dell’ing.Cosentino è uscito fuori ufficialmente. Un altro passo avanti. Ma l’intera operazione deve avere il si di Fratli d’Italia

A margine della riunione segnaliamo la situazione che riguarda la Lega.Alla riunione c’era Ennio Di Pietro notoriamente legato all’assessore leghista Sammartino. Ma il commissario della Lega Loreto Ognibene sostiene che la Lega non ha preso parte a quel tavolo e che Di Pietro non è tesserato e non ha avuto mandato di rappresentare la Lega nelle riunioni politiche.

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