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Gela che cambia proporrà il nome dell’area che ha curato: ‘I giardini di Demetra e Kore’

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Dopo 9 giornate ecologiche di impegnativo lavoro all’interno della macchia mediterranea sotto il bosco Littorio il 28 maggio è stato suggerito da Daniele Incorvaia di battezzare l’area del lungomare sud con un nome da scrivere nelle bandiere che si vogliono fare sventolare dal lido La Conchiglia alla foce del fiume Gela come segno di vittoria di “Gela che cambia” associazione presieduta da Renato Messina e per dare vitalità a quest’area fino al 1 aprile ridotta in un immondezzaio e oggetto di incendi che vengono appiccati sempre dal lato dell’ex lido La Conchiglia dove il passaggio sotto la scaletta era ridotto in un misero stato e rimaneva così. Tutto questo fin quando i cittadini del comitato di quartiere Ospizio Marino non hanno sollecitato gli organi competenti al fine di ripristinare il tutto. Il direttivo dell’associazione ha accolto con favore questo suggerimento ed ha chiesto ai partecipanti di proporre qualche nome. Si comincia a pensare e arrivano le prime proposte da Angelo Presti (Le Dune di Demetra, la baia dei geloi Antifemo ed Entimo, La baia dei Greci e l’Oasi del mare) da Emanuele Sacco (Sentieri di pace, Oasi azzurra, Le dune di Antifemo ed Entimo e i giardini di Demetra e Kore) da Salvatore Legname (Oasi mediterranea) da Salvino Legname (Il mediterraneo eterno mare) da Giuseppe Consales (Gela antica ricchezza mediterranea) da Giuseppe Carnevale (La baia Dorica e Lungomare dorico) da Matilde Occhipinti (Costa del mito e Virgilio) ed nfine da Giuseppe Aliotta (Terranova). Si procede alla votazione proponendo i tre nomi più votati ovvero Oasi mediterranea, La baia dei Greci e il giardino di Demetra e Kore.
Il voto si è protratto per tutta la settimana non mancando di commenti, alla fine su 49 convocati 11 si astengono e 38 votano decidendo 5 per La baia dei greci 12 per l’Oasi Mediterranea e 21 per I GIARDINI DI DEMETRA E KORE un nome che da spazio alla fantasia e non solo si addice ad un contesto importantissimo. Nell’ex area di servizio Tamoil a pochi metri il comitato Ospizio Marino ha proposto al Parco archeologico un monumento con un dipinto del pittore Occhipinti raffigurante lo sbarco dei coloni rodio cretesi nel 689 a.c. e una scritta dello storico Tucidide che afferma che Gela fu fondata da Antifemo ed Entimo. A fianco a pochi passi c’è l’emporio Greco arcaico di notevole importanza e poi il museo del mare e l’Acropoli di mulino a Vento. Questo è il nome che si spera sarà anche preso in considerazione e confermato dalle autorità competenti e sarà scritto nelle bandiere che sventoleranno presto nel nostro lungomare che si allungherà fino alla foce del fiume Gela dove perché dovremmo vedere i cestini gettacarte che serviranno ai running’s e ai pescatori che frequentano la zona. Credo che dobbiamo essere tutti contenti perché il nome ci indicherà il posto ma per quelli che verranno da fuori la cosa più importante sarà quello che noi faremo ancora per valorizzare non solo i giardini di Demetra e Kore ma tutta la nostra città e sono sicuro che presto la farà crescere e diventare sempre più importante. Noi abbiamo la responsabilità di tenere alto il nome della città dove noi viviamo. Tutti insieme uniti con Gela che cambia ce la faremo collaborando con i politici che via via si susseguiranno e ci rappresenteranno. Ricordiamoci “INSIEME” perché Gela è NOSTRA. Grazie a tutti per aver creduto in questo progetto che si realizzerà per l’onore di tutti quelli che lo hanno sostenuto.

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Pronto il piano di emergenza esterna a Bioraffineria e Ecorigen

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Prosegue spedita e nel pieno rispetto delle molteplici fasi individuate dalla normativa l’attività di consultazione della popolazione sul nuovo Piano di Emergenza Esterna per gli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante della “Bio Raffineria” e dell’ “Eco-Rigen”, propedeutica all’approvazione definitiva dello stesso.

Nel tardo pomeriggio di lunedì 25 marzo, infatti, il Prefetto di Caltanissetta ha presieduto una riunione conclusiva dei lavori dell’Organismo tecnico nominato con decreto prefettizio per l’aggiornamento di quella pianificazione.

Alla presenza dei vertici delle Forze dell’ordine, del Vice comandante dei Vigili del Fuoco, dei rappresentanti del Dipartimento regionale di Protezione civile, dei referenti del Comune di Gela e del Libero Consorzio comunale di Caltanissetta, del Direttore del SUES 118, del referente di ARPA Sicilia e dei referenti degli stabilimenti, si è proceduto a illustrare la bozza completa del Piano di emergenza esterna che, a partire dal prossimo 30 marzo e per i successivi i successivi 30 giorni, sarà resa disponibile sui siti istituzionali della Prefettura di Caltanissetta, del Comune di Gela, del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta e del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, per la consultazione da parte della popolazione.

Entro il termine di 30 giorni, la popolazione interessata potrà inoltrare alla Prefettura richieste e/o proposte integrative.

Con la pubblicazione della bozza completa, dunque, si dà avvio alla seconda parte della fase di consultazione, inaugurata lo scorso 9 marzo con la pubblicazione del Documento preconsultivo.

Il nuovo Piano di Emergenza Esterna – il cui aggiornamento si è reso necessario anche in considerazione delle modifiche di parte degli impianti di processo nel sito Bio Raffineria ed Eco-Rigen nonché del nuovo schema produttivo in atto presso la Bio Raffineria di Gela e del notevole lasso di tempo intercorso dall’approvazione della vecchia pianificazione risalente al 2008 – è il frutto di una complessa e articolata attività di studio e di analisi del Tavolo tecnico che, per più di un anno, ha lavorato con impegno per l’aggiornamento e per l’adeguamento della pianificazione alle nuove “Linee guida per la predisposizione del piano di emergenza esterna, linee guida per l’informazione alla popolazione e indirizzi per la sperimentazione dei piani di emergenza esterna” approvate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 31 del 7 febbraio 2023.

Al termine dei lavori e in vista dell’ormai imminente approvazione, che si avrà a conclusione della fase consultiva, il Prefetto ha rivolto un ringraziamento a tutte le Amministrazioni ed Enti coinvolti per la preziosa collaborazione fornita nell’attività di revisione e, nell’esprimere grande soddisfazione per l’importante risultato raggiunto dopo un lungo e delicato lavoro, ha sottolineato l’importanza che il Piano di Emergenza Esterna riveste in termini di organizzazione della risposta di protezione civile e quale imprescindibile strumento capace di pianificare le azioni da porre in essere in caso di incidente rilevante per controllarne e circoscriverne gli effetti in modo da minimizzare e limitare i danni per la salute umana, per l’ambiente e per i beni.

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“Un albero per il futuro”

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Chiaramente Gulfi – Nell’ambito del progetto nazionale di educazione ambientale “un albero per il futuro”, i Carabinieri del Reparto Biodiversità di Reggio Calabria, insieme agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Serafino Amabile Guastella” di Chiaramonte Gulfi, hanno messo a dimora, nel giardino della scuola, la talea dell’Albero Falcone.


La talea proviene dalla duplicazione del ficus che cresce davanti alla casa del giudice, divenuta simbolo di legalità e libertà. La piantumazione della gemma si è svolta alla presenza delle Autorità locali e del Comandante delle Compagnia Carabinieri di Vittoria.


L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dai ragazzi che hanno partecipato attivamente alla cerimonia con interventi sui temi della legalità e dell’ambiente.
Il progetto “un albero per il futuro” è un’iniziativa con la quale l’Arma dei Carabinieri, da sempre sensibile alla tematica ambientale e promotrice dei valori della legalità nelle scuole, intende coinvolgere attivamente i più giovani in un percorso reale di consapevolezza ecologica, finalizzato a migliorare l’ambiente, contribuire a mitigare i cambiamenti climatici, nonché accrescere la biodiversità del nostro Paese

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Pizzardi:”la governance della Ghelas va rivista”

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“Stamattina alle 11 sono arrivati piano industriale, convenzione e gli altri atti di supporto.Come se non fossero arrivati.Che te ne fai a ridosso delle feste pasquali quando nè assessori nè giunta ha la possibilità di un esame accurato e quando non ci sono più i tempi per portare la delibera in consiglio comunale?”: è il primo di una serie di rilievi posti dall’assessore Antonio Pizzardi durante la seduta di Giunta conclusasi qualche ora fa che ha portato al via libera ad un mese di proroga alla Ghelas.

Pizzardi però ha voluto che si registrasse il suo invito al sindaco a rivedere la governance della Ghelas.In altri termini ha chiesto le dimissioni dell’amministratore unico della municipalizzata Pietro Inferrera

L’amministratore aveva preso l’impegno di portare in tempo utile alla Giunta gli atto per un contratto biennale tra le parti evitando l’ennesima proroga. Ma così non è stato. “Gli atti richiesti sono arrivati solo stamattina – dice l’assessore- e l’Ad della Ghelas non ha rispettato gli impegni assunti con tutte le immaginabili conseguenze del caso.Perciò io chiedo una revisione della governance della municipalizzata”.

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