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Gli interventi dei deputati sull’impianto dei rifiuti

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Un intenso dibattito in aula sull’impianto di trattamento dei rifiuti .L’on.Giuseppe Arancio ha effettuato l’accesso agli atti della Regione e ha evidenziato che due terzi dell’impianto dovrebbe nascere a fianco di zone sottoposte a vincoli naturalistici.Ha poi letto il parere del direttore del Dipartimento rifiuti ing.Foti secondo cui Gela non è baricentro rispetto al territorio i cui rifiuti dovrà trattare. Tante altre criticità

L’ on Trizzino ha evidenziato che non si realizzerà l’economia circolare ed ha spiegato perché si corre il rischio che chi ospiterà questi impianti diventerà un hun dei rifiuti .

Un intervento politico quello dell’on Di Paola che ha evidenziato le defaillances del governo regionale sulla politica dei rifiuti: se questa è una tecnologia così valida perché la Regione non la propone ai territori e chiede chi vuole candidarsi ad ospitarlo?

Il senatore Pietro Lorefice ha anche lui accusato Musumeci di aver trascorso 5 anni a non programmare un bel nulla. Ha poi detto che nell’impianto entrerà pure il rifiuto indifferenziato. Dove andranno a stoccare i prodotti da inviare via mare? Nel progetto non si evince. L’impianto sarà troppo vicino alla città, in aree da smantellare e bonificare. Ci vorranno anni e ci vorranno tre anni per costruire l’impianto. Lorefice ha invitato consiglieri ed associazioni ad effettuare accesso agli atti ed avere informazioni più complete. Ha poi messo a disposizione i sui consulenti per ogni approfondimento. Ha poi parlato l’on. Ketty Damante che ha detto che la scelta di Gela come sito non l’ha fatto la Regione che non ha dato l’indirizzo politico. L’hanno fatto le aziende e la Regione non si è degnata a venire in consiglio a sostenere a Gela il suo progetto.

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Il M5s trova consensi a San Cataldo sulla candidatura alla presidenza del sindaco Terenziano Di Stefano

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Continua la campagna elettorale per la presidenza del Libero Consorzio di Caltanissetta. Mentre il centrodestra non ha ancora il candidato ufficiale, Di Stefano e alleati si muovono già da una settimana in lungo e largo nei Comuni della Provincia. Il M5s si è mosso per cercare consensi a San Cataldo città in cui è presente al governo.

Iero si è tenuta a San Cataldo la riunione provinciale del movimento 5 stelle con l’on Nuccio Paola , i senatori Ketty Damante e Pietro Lorefice , l’assessore Simone Morgana, il capogruppo Francesco Castellana e tutti i consiglieri comunali del movimento 5 stelle della provincia di Caltanissetta

“Abbiamo rinsaldato – dichiara il capogruppo Castellana – la consapevolezza di essere gruppo politico determinante per l’elezione di Terenziano alla presidenza della provincia , assieme a tutte le forze politiche progressiste e popolari che credono in questo progetto di riscatto economico sociale e politico, necessario per ridare dignità ai siciliani,partendo dalla provincia di Caltanissetta e fino alla cosciente necessità di liberare finalmente la Sicilia dalla cattiva politica delle destre.
I consiglieri comunali del Movimento 5 stelle hanno offerto la disponibilità alle candidature nella lista provinciale e per dare concretezza a tale progetto”

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L’on Di Paola:”noi siamo per l’acqua pubblica”

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La Giornata mondiale dell’acqua è un’occasione preziosa per la Sicilia per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sull’uso responsabile della risorsa idrica. In questa giornata i partiti che hanno governato l’isola e che oggi fanno proclami sui social, hanno permesso e permettono che l’acqua venga utilizzata come bene di spartizione politica, affaristica ed economica”. 

Lo dichiara il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Sicilia e deputato ARS, Nuccio Di Paola. 

“Era il 2004 – ricorda Di Paola – quando il governo regionale di Totò Cuffaro, divise l’isola in 9 Ato idrici, aprendo le porte alle aziende private. Mentre il Movimento 5 Stelle sostiene da sempre la necessità dell’acqua pubblica, dall’altro le inchieste della magistratura, cui va il nostro plauso, scoperchiano episodi di presunta corruzione, come quello di Caltaqua” – conclude Di Paola.

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Trialometani nell’acqua erogata a mezza città:il sindaco ne vieta l’uso a fini potabili e alimentari

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A seguito delle analisi effettuate dal Dipartimento Sian dell’Asp di Caltanissetta, è stata riscontrata la presenza di trialometani oltre i limiti consentiti nell’acqua distribuita in alcune zone della città. Per tutelare la salute pubblica, il Comune di Gela emette apposita ordinanza che vieta l’uso dell’acqua per il consumo umano nelle seguenti aree: Caposoprano Alto e Basso, San Giacomo Alto e Basso, Fondo Iozza, Scavone Alto e Basso, Marchitello e Macchitella e Manfria.

L’acqua potrà essere utilizzata solo per fini igienico-sanitari (lavaggio, pulizia, scarico dei servizi igienici). Le centraline idriche pubbliche di Macchitella resteranno chiuse fino a nuova comunicazione. Il gestore idrico Caltaqua è obbligato a garantire la fornitura di acqua potabile tramite autobotti a: Ospedale “Vittorio Emanuele”, Scuole pubbliche e private, Sedi delle Forze dell’Ordine. L’ordinanza ha effetto immediato e resterà in vigore fino a revoca ufficiale.

Il sindaco invita la cittadinanza a rispettare il divieto e a seguire gli aggiornamenti ufficiali.

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