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Cronaca

Il centro storico di Gela devastato, neanche le telecamere fermano i vandali

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Attività commerciali del centro storico già in ginocchio a causa della pandemia e del lockdown. A ciò si aggiunge pure la “notte brava” di chi non chiudendo occhio devasta quelle migliorie che ogni singolo imprenditore ha apportato nel centro storico.

Nè la zona rossa nè quella arancione, né il coprifuoco, l’esercito e le telecamere di videosorveglianza puntate dritte sul Corso. Nulla, a quanto pare, riesce a fermare l’azione degli ignobili vandali che, approfittando del silenzio e della solitudine della notte, sprezzanti di ogni regola e di ogni minima forma di rispetto verso il prossimo, mettono a ferro e a fuoco il cuore della nostra città.

“Questa volta hanno messo a soqquadro tutto il centro storico, da via Marconi fino a piazza Martiri della libertà, – dice un amareggiato Sindaco Lucio Greco – distruggendo ogni cosa trovata sul loro cammino. Le fioriere, i tavoli e le sedie dei locali, gli arredi e i plexiglass. Non è tollerabile che ogni mattina i gelesi dobbiamo svegliarci con la paura di scoprire se mentre dormivamo è successo qualcosa di grave, se qualcuno ha distrutto anni di lavoro e sacrifici con i suoi gesti da invasore barbaro. Nelle prossime ore, chiederò nuovi controlli e pugno di ferro, confidando nelle forze dell’ordine e nelle loro indagini, che speriamo possano incastrare i responsabili di questi gesti e adottare i giusti provvedimenti per renderli inoffensivi. Tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza ai commercianti che stanotte hanno subito grossi danni, come se già non bastasse la crisi dovuta all’emergenza sanitaria”.

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Cronaca

Controllo del territorio con arresti, denunce e sequestri

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La Polizia ha intensificato i servizi di controllo del territorio a Gela. Gli agenti del Commissariato hanno arrestato tre persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. Nei confronti di un minore, indagato per il reato di rapina in concorso, è stata eseguita una misura cautelare custodiale. Altre due persone, indagate rispettivamente per violazione della normativa sugli stupefacenti e per maltrattamenti in famiglia, sono state condotte in carcere.

L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di denunciare alla Procura della Repubblica di Gela 9 persone per svariati reati, tra cui due per maltrattamenti in famiglia, una per furto, una per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, una per violenza privata. Nel corso dell’attività di prevenzione, svolta anche attraverso appositi posti di controllo in città, gli agenti del Commissariato hanno identificato 1276 persone, controllato 341 veicoli e segnalato alla locale Prefettura 6 soggetti per uso personale di sostanza stupefacente.

Sono state infine elevate 29 contravvenzioni al codice della strada nei confronti di automobilisti indisciplinati e sequestrato un veicolo.

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Cronaca

Incidente stradale sulla Ss 417

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Incidente stradale oggi pomeriggio sulla 417 fra un’auto Free lander ed un camioncino Iveco.

Lo scontro si è verificato nei pressi della Impianti Srr (come si vede dalla foto di copertina). A seguito dell’urto il camioncino si é ribaltato ed è finito vicino all’aiuola dello spartitraffico.

Sul posto è stato chiamato ad intervenire il servizio sanitario del 118 per il trasporto in ospedale dei feriti.

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Cronaca

Rissa fra extracomunitari

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Scicli – Un altro episodio di violenza sul territorio di Scicli ha coinvolto tre tunisini ed è stato sedato con la risposta immediata dei militari del Comando Compagnia dei Carabinieri di Modica. Grazie alla collaborazione tra i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, della locale Tenenza e della Stazione di Donnalucata, le tre persone coinvolte in quest’altro episodio di violenza sono state rintracciate e assicurate alla Giustizia.

Le tempestive indagini, che si sono protratte durante tutta la notte, hanno consentito infatti di arrestare per i reati di rissa, lesioni personali aggravate, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, minaccia e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, nonché ingresso irregolare sul territorio nazionale, un 35enne tunisino su cui pendeva un provvedimento di espulsione.

Quest’ultimo, dopo aver partecipato alla rissa, si è dileguato per le strade cittadine, ma la prontezza operativa, la conoscenza del territorio dei militari operanti e la visione delle immagini estratte dai sistemi di videosorveglianza, hanno reso possibile rintracciare il malvivente in breve tempo che, all’atto del fermo e prima di essere bloccato, oltre a minacciare verbalmente i militari, ha tentato di darsi alla fuga – forse anche per il suo stato di clandestino sul territorio nazionale – aggredendo i militari con un’ascia e cercando, tra l’altro, di procurarsi lesioni. Nonostante tale evidenza di alterazione psicofisica, i militari dell’Arma con la dovuta capacità di dialogo sono riusciti a riportare la calma e a trarlo in arresto per poi condurlo alla casa circondariale di Ragusa, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Gli altri due partecipanti alla rissa e regolari sul territorio italiano, hanno riportato lesioni lievi: uno con ferita da taglio all’addome, l’altro una ferita lacero contusa al capo. Entrambi, medicati all’ospedale di Modica, sono stati giudicati guaribili nell’arco di 15 giorni: sono stati denunciati in stato di libertà per rissa, porto di armi ed oggetti atti ad offendere e lesioni personali. L’episodio di violenza, avvenuto nella serata di ieri nella via Mentana, nei pressi di un noto bar, non è legato agli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto la città, ma è riconducibile verosimilmente a divergenze di carattere familiare. Infatti, due dei tunisini che si sono aggrediti, sono imparentati tra loro. Anche in questo caso la presenza dei militari dell’Arma, subito intervenuti sul posto, ha evitato che la situazione potesse sfociare nel coinvolgimento di più persone che avrebbe provocato problematiche di ordine e sicurezza pubblica.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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